La notizia non farà piacere ai ragazzi che si preparano al ripassone finale degli ultimi giorni. Ma quest’anno, a sorpresa, l’esame di terza media avrà una prova scritta in più. Finora quelle obbligatorie erano quattro: italiano, inglese, matematica, più il test Invalsi, uguale per tutte le scuole. Adesso ci sarà anche lo scritto per la seconda lingua straniera, francese, spagnolo o tedesco a seconda dei casi. La novità arriva in zona Cesarini ed è contenuta nella circolare che il ministero dell’Istruzione ha appena inviato a tutti i presidi per spiegare nel dettaglio le modalità dell’esame. La seconda lingua straniera è arrivata nelle nostre scuole medie nel 2004. Ma finora sono stati i singoli consigli dei docenti a decidere cosa fare al momento dell’esame: in molti, anche per non caricare troppo gli studenti, sceglievano di non fare una prova scritta di francese, spagnolo o tedesco ma limitarsi a qualche domanda durante l’orale. Alcune scuole sceglievano uno scritto unico (e quindi un voto unico) per le due lingue mentre altre ancora, specie in caso di «consolidate esperienze di bilinguismo» , optavano per i due scritti separati. È proprio quest’ultima possibilità che adesso diventa obbligatoria per tutti. «Poiché l’insegnamento della seconda lingua è giunto ormai a sistema in modo generalizzato e consolidato — si legge nella circolare — la fase transitoria è da ritenersi superata» . Niente libertà di scelta, dunque. Per gli scritti, il ministero «ravvede l’opportunità che il collegio dei docenti preveda anche per la seconda lingua straniera un’autonoma valutazione all’interno dell’esame al fine di garantire, come nelle intenzioni originarie del legislatore, pari dignità ai due insegnamenti» . Due prove separate, due voti diversi che faranno media nel giudizio finale. Alle scuole resta da decidere solo il quando: saranno le commissioni a stabilire se mettere le due prove di lingua straniera nello stesso giorno, una dopo l’altra, oppure se farle svolgere in due giorni diversi. In ogni caso, ripete la circolare a scanso di equivoci, i due scritti si devono «svolgere separatamente ed essere oggetto di autonoma valutazione» . È vero che quello di terza media è un esame «fatto in casa» : ad eccezione del test Invalsi, le tracce non arrivano dal ministero ma sono scelte dagli stessi insegnanti che hanno seguito i ragazzi durante tutto l’anno. Saranno loro, dunque, a calibrare la difficoltà di questa nuova prova ed anche a scegliere il metro di giudizio da adottare. Ma resta il fatto che l’annuncio arriva a pochi giorni dall’ora X e aggiunge un altro scritto ad un esame accusato di essere già troppo articolato e che, anche per questo, l’anno prossimo dovrebbe cambiare. Quasi prevedendo i possibili effetti, la circolare del ministero sottolinea un altro punto. Il voto finale dell’esame viene calcolato facendo la media delle singole prove scritte, dell’orale e del giudizio di ammissione. Ma in alcune scuole si usa la cosiddetta media ponderata, dando una peso diverso ai singoli voti a seconda dell’importanza della materia. La sorpresa potrebbe essere neutralizzata attribuendo un peso più basso a questa prova sbucata all’ultimo minuto? Niente affatto: «Per media dei voti— si legge ancora nel documento — deve intendersi la media aritmetica, in quanto la volontà del legislatore è stata quella di attribuire a tutte le prove d’esame uguale peso. Si esclude pertanto ogni possibilità di ricorrere alla media ponderata» . Una prova in più, dunque, e importante come tutte le altre.
Il Corriere della Sera 29.05.11