Giorno: 26 Maggio 2011

"Indignados di Milano", di Federico Orlando

A Milano il comune dovrebbe preoccuparsi, insieme allo stato, di 111mila giovani disoccupati: tre anni fa erano 70mila. A Napoli di 146mila disoccupati, erano 123mila (Istat 2011). Ogni anno diecimila matricole universitarie chiamano Milano “la città proibita”. Lo dice il rettore del Politecnico, Giulio Ballio, 70 anni, docente in Costruzioni d’acciaio, che dal Corriere della Sera chiede a Pisapia e Moratti: cosa fareste per renderla “città amica”. Altri “grandi vecchi” che di Milano sanno tutto, l’architetto Bellini, l’economista d’impresa Vitale, e la più giovane docente in marketing Annamaria Testa, pongono la stessa ed altre domande ai due candidati. Tutte girano intorno a cinque superproblemi: Expo, casa, giovani, lavoro, integrazione. Giovani, casa, lavoro spesso sono tutt’uno. Incredibile, ma nelle risposte – fornite lunedì – della Moratti, il soggetto “giovani” non ricorre mai, salvo nell’aggettivo “giovani coppie” (per le case da assegnare, di cui Pisapia lamenta lo scandalo che ce ne siano 5.000 tuttora vuote). Al contrario, l’obiettivo del “ringiovanimento di Milano” e il connesso programma in funzione dei giovani occupano tutta la prima parte della risposta …

"Il salotto di Vespa non salva il Cavaliere", di Curzio Maltese

Chi vota a sinistra è «senza cervello». Non ce l´ha fatta a moderarsi, a sfoderare all´ultimo minuto una strategia alternativa e vincente. o almeno un colpo di teatro per rimontare la china, come altre volte nel salotto di Porta a Porta. Berlusconi ha provato, si è sforzato, ha mimato un avvio da moderato, come forse gli avevano suggerito i sondaggisti. Ma poi ha prevalso l´istinto del Caimano. L´ingiuria come unica arma della politica. Fino a consegnarsi al più logoro dei cliché storici. Il populista che alla fine della parabola, perso il consenso, insulta il popolo. L´ultimo assalto del Caimano è andato a vuoto. L´attesa per la trasmissione di ieri sera era grande nei quartieri generali della politica. Porta a Porta è il luogo totemico del berlusconismo, la tribuna prediletta dai tempi della discesa in campo, il set del «contratto con gli italiani», il teatro di due spettacolari rinascite del Cavaliere, nel 2001 e nel 2006. Ci si aspettava il colpo del maestro, l´invenzione destinata a rovesciare le sorti dei ballottaggi di Milano e Napoli. Ma …

"Insegnanti di sostegno? In mano ai privati", di Salvo Intravaia

Docenti di sostegno gestiti da privati? È quello che potrebbe accadere tra qualche anno nella scuola italiana se passasse il disegno di legge proposto da due senatori del Pdl e discusso qualche giorno fa in commissione Cultura al Senato. La proposta avanzata da Francesco Bevilacqua e Antonio Gentile apre ai privati il delicato mondo dei disabili a scuola. «I dirigenti degli istituti scolastici e delle scuole di ogni ordine e grado sono autorizzati – si legge nell´unico articolo che compone il disegno di legge – a definire progetti, con la collaborazione di privati, per il sostegno di alunni con disabilità». I motivi della proposta dei due parlamentari sono illustrati nella relazione che accompagna il testo. «L´inclusione degli alunni con disabilità – spiegano i due senatori – deve ormai collocarsi nella nuova logica dell´autonomia scolastica. In tale ottica, per superare le carenze e le disfunzioni dovute al difficile coordinamento dei diversi servizi di enti locali e Asl, che debbono sostenere gli interventi scolastici, va facendosi strada l´idea che siano le istituzioni scolastiche autonome a dover coordinare …

Bersani: sulla crisi il governo nega la realtà

Conferenza stampa del segretario PD sui ballottaggi, i referendum su acqua e nucleare, la crisi economica negata da Tremonti e Berlusconi: “Dopo le elezioni si torni a parlare di lavoro”. E annuncia: “Disposti a discutere con chiunque per cambiare legge elettorale, basta nominati, si ridia lo scettro ai cittadini” “Nessun italiano presta più fede alle parole del presidente del Consiglio, questo è un guaio per un paese perché se uno perde completamente la credibilità, il paese è fermo, bloccato. Non si può andare avanti a governare in questo modo, siamo ormai alla frutta di un’esperienza di governo che per il proprio fallimento sta, lacerando le componenti del centrodestra”. Già il governo litiga e così, come Bersani ribadisce anche in conferenza stampa l’Italia va con il pilota automatico. Nonostante la crisi sempre più pesante, come rilevato dall’Istat, e sempre più assurdamente negata: “Le smentite di Tremonti lasciano il tempo che trovano, ormai l’hanno visto tutti e noi lo dicevamo da tanto tempo, noi abbiamo perso il doppio degli altri nella crisi in termini di Pil e …