"Sviluppo verde? L'Italia non ci crede", di Marzio Galeotti
Molti paesi hanno risposto alla crisi del 2008 varando i pacchetti verdi, misure di promozione dell’efficienza energetica e delle fonti rinnovabili. Tre anni dopo l’Italia discute di riforme che dovrebbero ridare slancio alla crescita. Dai documenti ufficiali si apprende che l’energia e l’ambiente non figurano tra le priorità del governo, mentre lo sono l’edilizia privata e il turismo. I pochi provvedimenti inseriti derivano da direttive europee. La scarsa sensibilità verso il tema della sostenibilità fa trascurare anche i potenziali vantaggi rispetto al ciclo economico. Era il 2007. Nel marzo il Consiglio europeo varava la nuova politica integrata per l’energia e il clima che avrebbe portato, nel 2009, alle direttive del noto pacchetto “20-20-20” su riduzione delle emissioni e aumento delle fonti rinnovabili. Gli stessi obiettivi – lotta ai cambiamenti climatici e riduzione della dipendenza energetica dall’estero – costituivano uno dei capisaldi del programma che in quell’anno Barack Obama divulgava e che lo avrebbe portato all’elezione a presidente degli Stati Uniti il 4 novembre 2008. PACCHETTI VERDI CONTRO LA CRISI Era il 2008 quando il prezzo …