"Stati generali della conoscenza. La scuola pubblica fa da sé", di Dina Galano
Insegnanti, ricercatori precari, sindacati e personale amministrativo in una due giorni di confronto e lavoro. Alla ricerca di «un modello fondato sulla qualità dell’insegnamento. «I tagli stanno mettendo seriamente in ginocchio la scuola pubblica», si sfoga un docente di Ravenna. Affaticati, sfiancati e demoralizzati per il trattamento ricevuto dal governo, gli insegnanti, i ricercatori precari, il personale amministrativo della scuola pubblica cercano soluzioni. Propongono, si confrontano e raschiano il fondo delle proprie energie per approntare qualche argine alla riforma Gelmini e ai tagli delle manovre economiche. Nel nome della «condivisione e corresponsabilità» indicate dal presidente del Gruppo Abele, don Ciotti presente al convegno, si sono dati appuntamento a Roma per la due giorni intitolata “Stati generali della conoscenza”. E, insieme ai sindacati e alle associazioni che operano nel settore della formazione e della cultura (dall’Arci a Legambeinte, passando per la Rete degli studenti e l’Auser), hanno intavolato seminari e workshop dedicati alla Costituzione, al welfare, all’apprendimento permanente e ai processi di conoscenza. Alla fine dei lavori, i circa 800 partecipanti provenienti da tutta Italia hanno …