Altro che misure per la crescita, l’unico aumento è quello dei posti di sottogoverno. Il Consiglio dei ministri accontenta le richieste di Responsabili ed ex Pdl provenienti da Futuro e libertà: approvate a palazzo Chigi 9 nomine alla carica di sottosegretario. I nuovi “promossi”, nominati su proposta del presidente del Consiglio, sono: Roberto Rosso che va all’Agricoltura, Luca Bellotti al Welfare, Catia Polidori e Daniela Merchiorre allo Sviluppo Economico, Dario Cesareo e Antonio Gentile all’Economia, Aurelio Misiti alle Infrastrutture, Riccardo Villari ai Beni Culturali, Giampiero Catone all’Ambiente. Nominato anche Massimo Calearo, deputato ex Pd e Api ora passato alla maggioranza, quale consigliere personale del presidente del Consiglio per il Commercio.
Con questa mossa Berlusconi si assicura il consenso di una delle minoranze che più di una volta avevano salvato l’attuale governo. La serie di “riconoscimenti” non dovrebbe però fermarsi a questa infornata di nomine. “Non è finita, allargheremo la squadra” ha aggiunto Berlusconi riferendo di altre dieci nomine a sottosegretario in cantiere. Tra i Responsabili ci sarebbero infatti degli scontenti che lamentano al governo di aver disatteso le promesse. “Stiamo facendo i conti, non possiamo non incrementare il numero dei componenti del governo. Stiamo pensando a un ddl apposito”, ha tranquillizzato il premier riferendosi al ddl per la necessaria modifica della legge Bassanini, che limita il numero dei posti di governo.
Duri i commenti dell’opposizione, che definisce “indecorosa” la vicenda. Secco il leader del Pd Pierluigi Bersani: “Si sviluppano solo i sottosegretari, non l’Italia”. Dal partito gli fa eco il coordinatore Maurizio Migliavacca: “Aumenta la disoccupazione, in particolare giovanile e delle donne. Cresce la precarietà. E qual è la risposta del governo ai problemi del paese e ai drammi di tante famiglie? L’aumento del numero dei sottosegretari”.
Stefano Fassina, responsabile Economia e Lavoro del Pd rincara la dose: “Come se non bastasse l’infornata di sottosegretari e consiglieri del principe, il governo del fare ha anche fatto le nomine per l’istituenda agenzia di regolazione dei servizi postali. L’agenzia ha di fronte compiti di straordinaria rilevanza per lo sviluppo del Paese in vista della liberalizzazione del settore. Tuttavia, il governo ha utilizzato anche queste posizioni per dare mance elettorali ed ha nominato tre figure senza alcuna competenza specifica e i cui curricula evidenziano chiarissimamente come ancora una volta non sia stato premiato il merito. I danni provocati dal governo Berlusconi sono ogni giorno più elevati”.
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