Giorno: 6 Maggio 2011

"Scuola, per le assunzioni non si sa nè quanto nè quando", di G.V. da L'Unità

Decreto più elettorale che mai. Non si scrivono cifre, paletti ai trasferimenti. A parole si parla di 67mila stabilizzazioni tra prof e Ata. Ma servirà un altro decreto. Il piano assunzioni dei precari della scuola annunciato dal governo è predisposto dall’articolo9 del decreto sviluppo. Il piano, si legge, dovrà «garantire continuità nell’erogazione del servizio scolastico» e «conferire il maggiore possibile grado di certezza nella pianificazione degli organici della scuola» e dovrà essere compatibile «con la stabilità dei conti pubblici».Maper vararlo definitivamente servirà un «decreto del ministro dell’Istruzione, dell’università e della ricerca, di concerto con il ministro dell’Economia e delle finanze e con il ministro per la Pubblica amministrazione e l’innovazione ». Insomma, ieri è stato fatto solo un annuncio fumosissimo perché non è chiaro il quando né il quanto delle eventuali stabilizzazioni, così come spiegato ieri sull’Unità, anche se il segretario della Cisl esulta. Il governo Berlusconi non si sbilancia sulle cifre. A voce si parla di 67mila posti tra prof e personale Ata. Nel decreto si legge che il piano coprirà «gli anni 2011-2013» …

"Acqua, un´Authority contro il referendum", di Silvio Buzzanca

Nuova mossa del governo per “isolare” il quesito sul legittimo impedimento. L´esecutivo spiega la sua iniziativa: “Un regolatore indipendente sulla gestione ai privati”. Il governo, dopo quello sul nucleare, tenta di “depotenziare” anche i due referendum sull´acqua e rendere inoffensivo quello sul legittimo impedimento. La mossa di Palazzo Chigi passa attraverso una norma inserita nel “decreto sviluppo economico”, approvato ieri, che crea l´Autorità per l´acqua. Una novità che i comitati promotori dei quesiti hanno subito denunciato come «una farsa ideata al solo scopo di delegittimare il voto popolare». Con Angelo Bonelli, presidente dei Verdi, sicuro che «i referendum si faranno lo stesso nonostante i ladri di democrazia siano tornati in azione». La nascita dell´Autorità per l´acqua è stata annunciata da Giulio Tremonti, ma è toccato a Stefania Prestigiacomo chiarire gli scopi del nuovo organismo. «Era necessario completare la riforma creando un organismo di controllo forte. Ci saranno più garanzie per cittadini e per l´ambiente, più poteri regolatori sulle tariffe e sanzionatori per perseguire ogni possibile abuso», ha spiegato il ministro dell´Ambiente. Il senso vero dell´operazione …

"Quale sviluppo? Tremonti regala le spiaggie ai privati", di Bianca Di Giovanni

In 10 articoli scatta la deregulation che Tremonti ha promesso a imprese e commercianti. Diritti di occupazione delle coste, più facile noleggiare yacht e costruire posti barca. Parte il saccheggio italiano. Non costa nulla alle casse pubbliche e libera tutti da vincoli e controlli. Un Bengodi che «aiuta le imprese» (lo dice Giampaolo Galli), le banche, i costruttori, ristoratori, albergatori, baristi delle zone costiere finalmente liberi di ampliare le attività su spiagge ed arenili. Di più: potranno anche allestire senza troppi permessi pontili galleggianti, posti barca, parcheggi per gli yacht, una vera priorità per l’Italia dopo la crisi. Altrimenti chi ci pensa ai più ricchi durante la crisi? Comunque «la spiaggia resta pubblica e accessibile a tutti» assicura Giulio Tremonti. È specifica: «Non vendo le coste». Meno male che lo specifica. Il ministro non fa neanche quello che gli operatori turistici chiedono, cioè abbassare l’Iva, come osserva Enrico Gasbarra (Pd). Ma questo costerebbe. Questa in estrema sintesi la presentazione a Palazzo Chigi dell’ultima trovata pre-elettorale del governo: il decreto cosiddetto per lo sviluppo. Incastonato tra …

"Avanti c'è posto", di Massimo Giannini

È nato il “governo dei disponibili”. Pronti a tutto, pur di lucrare una poltrona ministeriale. L´infornata dei nove sottosegretari promossi dal gruppo di Iniziativa Responsabile dà la misura dell´abiezione etica della maggioranza, costretta a pagare la cambiale in bianco firmata a un drappello di scissionisti-opportunisti fuoriusciti da Futuro e Libertà. Ma dà anche la misura della disperazione politica del presidente del Consiglio, costretto a imbarcare chiunque, a prescindere dal curriculum personale e persino della fedina penale, pur di sopravvivere al suo declino. «Su queste nomine ci saranno delle ironie», dice Silvio Berlusconi con il consueto sprezzo del ridicolo. Si sbaglia.L´ironia si può usare di fronte a un episodio che stona, infastidisce, ma in fondo fa sorridere. Qui non c´è niente da sorridere. Anche se lo spettacolo indecente a cui stiamo assistendo è sospeso a metà tra “Aggiungi un posto a tavola” e “Ok il prezzo è giusto”. La cooptazione dei “disponibili” è un altro passo verso una “democrazia dei miserabili” dove tutto si può negoziare, tutto si può vendere e tutto si può comprare. Ben …

Rimpasto di governo con 9 sottosegretari per Berlusconi. Bersani: "Una vergogna"

Altro che misure per la crescita, l’unico aumento è quello dei posti di sottogoverno. Il Consiglio dei ministri accontenta le richieste di Responsabili ed ex Pdl provenienti da Futuro e libertà: approvate a palazzo Chigi 9 nomine alla carica di sottosegretario. I nuovi “promossi”, nominati su proposta del presidente del Consiglio, sono: Roberto Rosso che va all’Agricoltura, Luca Bellotti al Welfare, Catia Polidori e Daniela Merchiorre allo Sviluppo Economico, Dario Cesareo e Antonio Gentile all’Economia, Aurelio Misiti alle Infrastrutture, Riccardo Villari ai Beni Culturali, Giampiero Catone all’Ambiente. Nominato anche Massimo Calearo, deputato ex Pd e Api ora passato alla maggioranza, quale consigliere personale del presidente del Consiglio per il Commercio. Con questa mossa Berlusconi si assicura il consenso di una delle minoranze che più di una volta avevano salvato l’attuale governo. La serie di “riconoscimenti” non dovrebbe però fermarsi a questa infornata di nomine. “Non è finita, allargheremo la squadra” ha aggiunto Berlusconi riferendo di altre dieci nomine a sottosegretario in cantiere. Tra i Responsabili ci sarebbero infatti degli scontenti che lamentano al governo di …

"Se in politica vince l'infedeltà", di Michele Brambilla

Nell’annunciare il rimpasto di governo, Berlusconi ha avuto perlomeno il pregio della sincerità: «Siccome la politica è anche concretezza – ha detto – non è il caso di fare gli schizzinosi». In pratica, ha voluto comunicare questo concetto: so benissimo che i nuovi sottosegretari non sono dei geni, ma le loro promozioni sono funzionali al proseguimento dell’attività di governo, e vorrei che nessuno facesse la verginella perché in politica s’è sempre fatto così. Su questo, il premier non ha torto. Non è la prima volta che le nomine vengono fatte non per merito o per competenza specifica, ma perché è utile premiare qualcuno che rende un servigio. Non è bello, ma sarebbe ingiusto dire che succede solo ora con il governo Berlusconi. La politica è stata tante volte il regno del «todos caballeros», l’onorificenza collettiva che Carlo V, da un balcone, concesse agli algheresi per ricompensarli della loro fedeltà. Ma il «todos caballeros» è sempre stato – se non un premio alla qualità – un premio, appunto, alla fedeltà. Tanto che, da che la politica …