"Padani senza bussola", di Marcello Sorgi
Accompagnata dai lazzi e dallo scherno di tutti gli altri partiti, scettici già da martedì sull’eventualità che Bossi sulla Libia facesse sul serio, la crisi della Lega è esplosa tutta insieme ieri con un rincorrersi di dichiarazioni che prima sembravano ammorbidire la rottura sui bombardamenti e poi via via l’hanno confermata. Il paradosso è che il capogruppo alla Camera Reguzzoni nel giro di un paio d’ore ha offerto al governo un ramoscello d’ulivo e subito dopo, smentendo se stesso, ha confermato la linea dura ufficializzata dalla Padania, che per l’intera notte, a quanto ha raccontato il direttore Boriani a Paola Saluzzi su Sky, ha potuto usufruire di un collaboratore d’eccezione: il Senatùr in persona, rimasto in redazione a smaltire i fumi di rabbia che la conclusione del vertice italo-francese e la completa acquiescenza di Berlusconi a Sarkozy gli avevano provocato. Ma il sarcasmo di partiti e osservatori non fa purtroppo il conto con le conseguenze del travaglio del Carroccio, in cui si mescolano chiaramente elementi personali oltre che politici. Bossi è ormai un leader più …