Mese: Aprile 2011

Beni culturali, PD: "Da Galan molta fuffa e aspetti inquietanti"

Dichiarazione di Matteo Orfini, Responsabile Pd Cultura Come chiesto dal ministro Galan, cercheremo di essere franchi e corretti: nel suo discorso inaugurale, al di là dei toni sicuramente apprezzabili, della saggia apertura a una soluzione parlamentare per la vicenda dei restauratori e all’impegno a lasciare gli introiti dei musei nella piena disponibilità del ministero, c’è molta fuffa e alcuni aspetti inquietanti. Appena due parole sullo spettacolo dal vivo, poco di più sul cinema, settori che invece oggi più che mai hanno bisogno di un ministro e di politiche serie per fronteggiare la crisi e la precarizzazione del destino di tanti lavoratori. C’è poco da “chiamare a raccolta” il mondo della cultura se non si dimostra attenzione e sensibilità a una questione così rilevante che per il PD è il punto da cui deve partire ogni discorso sul settore. E non c’è alcuno scontro tra una “comunità intellettuale” e una “comunità politica”, queste cose lasciamole dire a Bondi. Lo scontro è stato tra un governo irresponsabile e centinaia di migliaia di lavoratori abbandonati in balia della …

"La ricerca non trova merito", di Marco Magrini

Antonio Scarpa ha un compito arduo, ma strategico. Ogni anno, grazie a una squadra di 500 ex professori universitari alle sue dipendenze, e grazie alla collaborazione di 30mila scienziati, deve esaminare 100mila domande di finanziamento alla ricerca medica. «Il sistema della peer review – spiega Scarpa, che dopo essersi laureato a Padova nel 1966 ha avuto una lunga carriera nella ricerca e nell’insegnamento – funziona a meraviglia: solo i progetti migliori ottengono fondi. Non ci sono concorsi, o finanziamenti fissi per università o aree geografiche: conta solo il merito. In ballo, ci sono 31 miliardi di dollari». Come avrete capito, Scarpa non lavora in Italia. È il responsabile del Center for Scientific Review del NIH, il National Institute of Health americano. La peer review – scienziati che valutano il lavoro degli scienziati – in Italia praticamente non esiste. I finanziamenti statali, circa l’1% del Pil e circa la metà dei maggiori concorrenti europei, vengono distribuiti senza il metro del merito, che pure la contestata riforma Gelmini tenta di introdurre. E fra stipendi magri, ricercatori che …

Tutti i reati che beneficiano della prescrizione breve

La prescrizione breve è un’amnistia per i più furbi: diffondi l’elenco completo dei reati interessati dal ddl e i principali processi che non arriveranno mai ad una sentenza. La prescrizione breve riduce ancora di più i tempi per l’accertamento dei colpevoli e garantisce impunità ai più furbi che hanno una fedina penale apparentemente pulita e riescono a sfuggire alla legge. Per questo il Pd alla Camera è impegnato nell’ostruzionismo in Aula contro questa legge vergogna, con i deputati che leggono gli articoli della Costituzione. Con questa legge voluta dal Governo Berlusconi le vittime saranno ancora più sole e sarà più difficile ottenere giustizia per i gravi reati quali la corruzione, la concussione, il peculato, le frodi in appalti, lo scambio elettorale politico mafioso, gli omicidi colposi, le violenze sessuali, il furto in casa, le rapine, le truffe, gli incendi dolosi, il falso in bilancio, le lesioni colpose da infortunio sul lavoro, lo smaltimento illecito di rifiuti anche speciali, la ricettazione, l’estorsione, lo stalking e tanti e tanti altri ancora. Sarà un caos che non farà …

"Misteri della fede: il prof De Mattei arriva ai vertici del Cnr", di Rino Falcone

Le dichiarazioni che il vice-presidente del Cnr ha rilasciato negli ultimi tempi hanno avuto grande eco nei media nazionali. Si tratta di affermazioni i cui tratti di fondamentalismo sono difficili da ritrovare persino nelle più estreme posizioni del clericalismo ipertradizionalista. Piuttosto che entrare nel merito delle gravi tesi sostenute, vorrei affrontare una questione metodologica. Il principio di libertà d’opinione non può esimerci da indagare con attenzione l’opportunità di certi giudizi quando espressi in sede di rappresentanza istituzionale e la loro compatibilità con incarichi di forte rilevanza simbolica. Il punto è: se le opinioni di De Mattei si fondano nella dimensione della fede perché mai dovrebbe egli assumere un incarico così rilevante nel principale Ente di ricerca nazionale? Ente che esprime nella sua essenza più profonda le ragioni del pensiero razionale. Ente che organizza una comunità di scienziati, ne disciplina le azioni e ne finalizza le strategie. Perché mai una tale comunità (quella scientifica) deve trovare rappresentanza (seppure nella funzione di “vice”) in chi ha come principale obiettivo l’affermazione del pensiero dogmatico? Altri ambiti socio-politici (o …

«Il ministro Alfano è un irresponsabile. Questa è un’amnistia», di Claudia Fusani

Il capogruppo del Pd in commissione giustizia commenta la 20esima legge salva-premier: «Perché chi è incensurato deve farla franca? Che principio è?» Legge salva premier numero 20. Parlamento avvocato difensore del premier. Cosa le fa più rabbia? «Tutto quello che non è stato fatto e che si poteva fare per i cittadini. E’ allucinante che il Parlamento sia stato occupato dall’inizio della legislatura unicamente a ricercare strumenti per intervenire a gamba tesa nei processi del Presidente del Consiglio. Hanno cominciato con il blocca processi, poi il lodo Alfano, poi il legittimo impedimento, poi il processo breve, oggi stanno forzando sulla prescrizione breve per togliere da torno definitivamente il processo Mills dove Berlusconi rischia una condanna con la pena accessoria dell’interdizione dai pubblici uffici. E che dire dei continui tentativi con cui la maggioranza ha cercato di infilare norme insidiose nei provvedimenti più vari? Ormai quando viene annunciata una nuova proposta di legge in tema di giustizia è automatico chiedersi “dov’è la fregatura?”. E non si smentiscono mai. Perché la prescrizione breve è un danno? «Perché …

"La vera faccia della Lega", di Miguel Gotor

«Bisogna respingere gli immigrati, ma non possiamo sparargli, almeno per ora». Con queste incredibili parole il leghista Castelli, ex ministro della Giustizia e attuale viceministro alle Infrastrutture, ha commentato gli ultimi episodi di Lampedusa; del resto «contro le Brigate rosse cosa abbiamo fatto?» ha concluso per puntellare il suo strampalato ragionamento. Bontà sua, «almeno per ora». C´era una volta la Lega di lotta e di governo. Una volta, perché oggi il Carroccio non lotta più come vorrebbe e non governa come potrebbe: la macchina populista si è inceppata davanti alla necessità di risolvere i problemi per davvero e non solo di alimentare continue paure e tensioni, come mostrano anche queste ultime dichiarazioni di Castelli. Le prime avvisaglie del cambiamento si sono avute nelle splendide giornate di Torino e di Milano, in occasione della visita del presidente della Repubblica per le celebrazioni dell´Unità d´Italia. Le manifestazioni sono state accompagnate da un successo popolare superiore alle più rosee aspettative e, forse per la prima volta, la Lega non ha saputo intercettare la tanto evocata «pancia del Paese». …

"Vita senza frontiere dei figli dell´Europa", di Anais Ginori e Benedetta Tobagi

«Sono francese, spagnolo, inglese, danese, sono uno ma sono anche tanti altri. Sono come l´Europa, un vero casino». La battuta di Xavier, lo studente protagonista del film L´appartamento spagnolo, è ormai la condizione mentale di milioni di giovani europei, cresciuti con la prima paghetta in euro. È una camera d´incubazione che aiuta a crescere e costringe a guardare un po´ meglio dentro se stessi: non a caso il protagonista dell´Appartamento spagnolo riesce a sfuggire a una vita preprogrammata, scoprendo la vocazione di scrittore. Maturazione sospinta dalla naturale onda d´entusiasmo che sprigiona dai primi assaggi di libertà. Impossibile sopravvalutare il peso della mobilità transnazionale degli studenti nella costruzione della cosiddetta “identità europea”. Chi vive le bizzarre mescolanze delle student house non si sente “multiculturale”, o qualunque altra etichetta vogliano usare le ricerche sociologiche. Semplicemente accade: non avverti alcuna reale distanza tra te e gli studenti francesi, austriaci, spagnoli, polacchi. È un gioco continuo: scoprirsi uguali eppure potersi regalare un mondo intero di cose sconosciute – a cominciare da musica, cibi, libri – raccontare sé e il …