"Istruzione, in tre anni tagli per 8 miliardi", di Claudio Tucci
Un taglio in tre anni di 81.120 cattedre e 44.500 Ata (il personale non docente). È la sforbiciata complessiva di 125.620 posti dal 2009 al 2011 che farà risparmiare all’Erario poco più di otto miliardi di euro. Otto miliardi e 13 milioni, per la precisione, stima il Tesoro nel «Def 2011», il Documento di economia e finanza, licenziato qualche giorno fa dal consiglio dei ministri. Parte di queste risorse, il 30%, serviranno a recuperare gli scatti stipendiali bloccati a luglio scorso da Giulio Tremonti. Ma a decorrere dal 2012, le economie di spesa derivanti da queste riduzioni, sempre secondo via XX Settembre, ammonterebbero a 4 miliardi e 561 milioni di euro. Frutto di un cura dimagrante triennale e “in grande stile” per il ministero guidato da Mariastella Gelmini, prevista dalla manovra estiva 2008 e che giungerà a completamento con la pubblicazione della terza e ultima tranche di tagli relativi al personale Ata: -14.166 posti. Al 1° settembre 2011 saranno cancellate anche 19.699 cattedre. I primi due anni di tagli (già tutti effettuati) sono stati messi …