Mese: Aprile 2011

Bersani: "Sulle riforme Tremonti racconta favole, arriva una manovra da 39 miliardi"

Confindustria boccia il Piano nazionale per le riforme del governo:”Deludente, nulla crescita e competitività” Fassina: “Berlusconi non è capace a fare riforme”. “Il Piano nazionale per le riforme (Pnr) è deludente per quanto attiene alle azioni concrete per crescita e competitività. Serve uno scatto di orgoglio per affrontare le urgenze del Paese”. Questa volta non è solo l’opposizione a bocciare la programmazione economica del governo ma la Confindustria per bocca del dg Giampaolo Galli, in audizione difronte alle Commissioni Bilancio e Finanze di Camera e Senato in seduta congiunta. Pier Luigi Bersani rilancia e denuncia la stangata che sta per arrivare: “Adesso ci stanno raccontando un’altra favola -ha detto il segretario del Pd durante una manifestazione dello Spi Cgil – nelle quattro paginette che ha presentato Tremonti ci sono due o tre tabelle che dicono che da qui al 2014 serviranno manovre per 39 miliardi di euro. Dove li andiamo a prendere questi soldi? E’ ora di fare una riforma fiscale seria. Non è possibile che l’80% dell’Irpef lo paghino lavoratori e pensionati. Allora chiamiamola …

"Mafia a due facce sulla via Emilia", di Roberto Galullo

L’economia criminale in Emilia Romagna è impressa su una moneta a due facce. Testa è quella tribale, violenta, che vessa e intimidisce. Croce è quella raffinata, nata dal matrimonio tra colletti bianchi e mafie, che blandisce e inquina. Su qualunque faccia cada questa moneta, il risultato è sempre lo stesso: la regione è diventata ormai una terra di frontiera per la criminalità organizzata che qui sverna da almeno 40 anni. Ad affermarlo alto e forte è il capo della Procura della Repubblica di Bologna, Roberto Alfonso, arrivato nel capoluogo nel 2009 dopo 15 anni trascorsi come sostituto alla Procura nazionale antimafia. Il grido d’allarme è giunto il 22 febbraio, giorno in cui nel Riminese erano state arrestate 10 persone vicine al clan dei Casalesi, che in Riviera può persino contare su un ufficiale di collegamento con le altre mafie – ‘ndrangheta in primis, ma anche Cosa nostra e perfino le mafie straniere, a partire da quella russa, che qui investe con spocchia anche se nessuno è mai riuscito ancora a dimostrarne le infiltrazioni. «Tanto c’è …

Libri di storia libri di favole e il Tar(lo) rode ancora di Franco Labella

La giovane scrittrice di favole si è pronunciata sulla proposta dell’on.Carlucci (Pdl) di istituire una commissione parlamentare d’inchiesta sul contenuto dei libri di testo di storia a suo parere troppo orientati a sinistra. “Il problema esiste” ha concordato con la Carlucci il giovane Ministro. Il 10 maggio 1933, nell’Opernplatz di Berlino, l’Associazione degli studenti nazional-socialisti organizzò “la pubblica messa al rogo delle deleterie opere ebraiche”. C’era una volta un rogo di libri a cui seguì la tragedia. Non è l’inizio di un favola, gentile e giovane ministro, fu l’inizio di un incubo. Il TARlo rode ancora Abbiamo perso il conto ma il Tar del Lazio qualche giorno fa , ancora una volta, ha dato torto al giovane Ministro accogliendo un ricorso presentato da un gruppo di genitori e dalla Flc-Cgil e relativo ai tagli degli ultimi due anni scolastici. Annullate le circolari ministeriali perché basate su un decreto non emanato all’epoca dell’invio delle stesse. Insomma un giovane Ministro che ha un record epocale. Il più alto numero di provvedimenti di giudizi amministrativi sfavorevoli. Anche per …

Carbone pulito, gas e rinnovabili ecco l´energia del dopo-Fukushima", di Maurizio Ricci

Le scelte possibili per la nuova strategia dell´Italia. I fondi risparmiati con la rinuncia al nucleare potranno essere utilizzati per la ricerca. Carbone e metano ripuliti dalla Co2, vento, sole, anche semplicemente gas. L´energia post-nucleare o, più semplicemente, del dopo Fukushima, non è semplice, ma è possibile. Per l´Italia, anzi, grazie al referendum del 1987, più facile. Proprio perchè non abbiamo centrali atomiche, non dobbiamo, come ad esempio la Germania, affannarci a sostituirne, qui e ora, la produzione: il kilowatt nucleare, nelle nostre case, non sarebbe comunque arrivato prima del 2025-2030 e non avrebbe coperto più del 12-13% dei consumi. In realtà, il governo più che rinunciare al nucleare, lo ha accantonato. In linea di principio, fra un anno, il piano energetico promesso ieri potrebbe riesumarlo. Ma, dopo la retromarcia di ieri, sembra azzardato. Quali vie potrebbe, dunque, indicare il piano energetico 2012 e quali suggerimenti possono venire dagli altri Paesi europei? La premessa da cui partire è che, nonostante la propaganda, il nucleare è una energia costosa, perchè costoso è costruire le centrali che …

"Le riforme immobili", di Tito Boeri

«Si tratta di azioni e risorse già previste». Insomma, state cercando di venderci cose già fatte (e risorse già stanziate) spacciandole per nuove. È un´affermazione ricorrente nell´audizione di Confindustria alle commissioni di Camera e Senato. Le due commissioni si sono riunite ieri per discutere i documenti preparati dal governo per il cosiddetto semestre europeo. Le 465 pagine elaborate dall´esecutivo lasciano in effetti poca speranza. L´esame rivela che l´acronimo Pnr dovrebbe essere declinato come “Proprio nessuna riforma”. Del Piano nazionale delle riforme non c´è traccia se non nel senso che si prevedono piani (sul lavoro, la conciliazione tra lavoro e famiglia, etc.), insomma piani che generano altri piani. Doveva delineare un piano d´azione per i prossimi tre anni. Ma la politica economica contemplata da qui a fine legislatura ha come obiettivo strategico il rinvio ai posteri di manovre molto pesanti senza avere nel frattempo varato alcun provvedimento favorevole alla crescita, quindi tale da ridurre l´entità dell´aggiustamento dei conti pubblici necessario dal 2013 in poi. Vediamo i numeri. Il governo in carica nella prossima legislatura dovrà immediatamente …

No, alla “BerluSchool“!, di Pippo Frisone

Che non tutti i politici conoscano la Costituzione è notorio ed è stato anche dimostrato. Che Berlusconi non conosca la scuola italiana è sotto gli occhi di tutti e non c’è neanche bisogno di dimostrarlo. Ma ormai siamo in piena campagna elettorale e il Nostro è qui che dà il meglio di sè anche se la tecnica e gli argomenti usati sono sempre gli stessi. Il pericolo comunista, le toghe rosse, il golpe giudiziario, la stampa ostile e buon per ultima, la scuola statale, inculcatrice di valori contrari alla famiglia. E lo fa , alzando sempre di più il livello dello scontro. Ora che anche la scuola sia diventata di colpo tutta comunista , credo che neanche il Nostro lo creda. Alle ultime elezioni politiche del 2008 gran parte degli insegnanti, secondo alcuni sondaggisti , pare abbiano voltato le spalle al centrosinistra! La categoria tra l’altro non è mai stata molto sindacalizzata e la CGIL, tanto per citare il sindacato confederale maggiormente collocato all’opposizione di questo governo , ha una rappresentatività tra i docenti del …

"Il Buco c'è veramente", di Osvaldo Roman

Come qualcuno forse ricorderà, la polemica sul significato da assegnare al comma 23 dell’articolo 9 della legge 122/2010, quello che ha cancellato dalla carriera di oltre un milione di dipendenti della scuola gli anni di servizio 2010, 2011 e 2012, ha riguardato il fatto che questa amputazione, recuperata economicamente con quel 30% di economie derivanti dal taglio degli organici previsto dall’art.64 della “riforma” Gelmini(v. D.M n. 3 del 14 gennaio 2011 per l’anno 2010), rimanesse invece tale sul piano della loro validità giuridica. Cioè dal 2013 in poi, nel passaggio nei successivi scaloni, quei tre anni non potranno essere valutati, perché ciò prevedeva quel comma 23 mai abrogato dalle modifiche apportate. Tali modifiche riguardavano solo la possibilità del recupero del valore economico degli scatti maturati in quel triennio utilizzando le risorse di quel famoso 30% già iscritte in bilancio con altre finalità. E’ utile al riguardo ricordare l’intervento del Sen. Giovanni Procacci(PD) nella discussione avvenuta in Senato sullo schema di decisione di finanza pubblica il 16/10/2010 come è noto discusso e approvato successivamente alla legge …