Franceschini: "grave il silenzio del premier", intervista di Nino Bertoloni Meli
«Il silenzio di Berlusconi sui manifesti contro i giudici milanesi si commenta da solo». Dario Franceschini punta il dito all`indirizzo del premier. Anche se il reo confesso Lassini, pressato da più parti, ha annunciato di volersi ritirare, cosa che in serata ha poi fatto, il capogruppo del Pd alla Camera non intende far cadere la questione. «Il tutto è avvenuto all`intemo di un clima ostile contro la magistratura, inutile girarci attorno». Il capogruppo del Pd alla Camera ha parole di apprezzamento per Giorgio Napolitano, «le sue frasi nette e inequivocabili hanno consentito una riscossa e hanno impedito che si archiviasse subito la faccenda di quei manifesti ignobili di Milano derubricandola a colpo di testa di un candidato qualsiasi»; e ricorda, Franceschini, di aver voluto leggere in aula la lettera di Galli, figlio di un giudice ucciso dalle Br, prima che venisse resa pubblica la nota ufficiale del Quirinale, «anche per evitare strumentalizzazioni che dal Pdl in materia non difettano mai». Franceschini ha terminato la sua ultima fatica letteraria, il suo terzo romanzo dal titolo ‘Daccapo’ …