Ghizzoni: “Mancava solo che dicesse che gli insegnanti della scuola pubblica si mangiano i bambini e avremmo fatto filotto. Queste sono paturnie da gerontocomio che non incantano più nessuno e che si commentano da sole. Non abbiamo dubbi invece sulla sincerità dell’affermazione del premier sull’impegno del governo per ‘valorizzare il ruolo delle mamme nella famiglia’: le politiche del governo stano estromettendo le donne dal mondo del lavoro e dalle professioni per tornare alle casalinghe di littoriana memoria”. Lo dichiara la capogruppo del Pd nella commissione Cultura della Camera, Manuela Ghizzoni.
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Berlusconi attacca ancora la scuola pubblica
“Insegnanti con valori contrari alla famiglia”
Messaggio del premier alla riunione dell’Associazione delle mamme: “Ora potete scegliere liberamente quale educazione dare ai vostri figli e sottrarli ai professori di sinistra”. Silvio Berlusconi, in un messaggio inviato a Padova a una riunione dell’Associazione nazionale delle mamme, ha sottolineato che i genitori oggi possono scegliere liberamente “quale educazione dare ai loro figli e sottrarli a quegli insegnamenti di sinistra che nella scuola pubblica inculcano ideologie e valori diversi dal quelli della famiglia”.
Un attacco frontale contro la scuola pubblica che richiama quello già fatto dal premier alla fine dello scorso febbraio in un intervento al congresso dei cristiano riformisti. In quell’occasione il presidente del Consiglio, citando a sua volta il suo discorso del ’94 in occasione dell’avvio del suo impegno politico, aveva detto: “Libertà vuol dire avere la possibilità di educare i propri figli liberamente, e liberamente vuol dire non essere costretti a mandarli in una scuola di Stato, dove ci sono degli insegnanti che vogliono inculcare principi che sono il contrario di quelli dei genitori”.
Il premier oggi, parlando poi dell’azione del governo ha ricordato l’introduzione di leggi contro la violenza sessuale e il reato di stalking. Si è detto quindi convinto delle grandi capacità delle donne: “siete più brave di noi uomini, a scuola, sul lavoro, siete più puntuali , più precise e più responsabili. Anche per questo ho voluto che nel nostro governo ci fossero ministri donne e mamme che sono attivissime
e bravissime”.
“Care mamme – ha concluso – vi garantisco che il governo continuerà a lavorare con lo stesso entusiasmo e con lo stesso impegno per valorizzare il vostro ruolo nella famiglia nel mondo del lavoro e nella società”. Berlusconi nella nota si è congedato con “un bacio e un saluto affettuoso a tute voi con l’augurio che possiate realizzare tutti i progetti e i sogni che avete nella mente e nel cuore”.
da repubblica.it
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Berlusconi: «Prof di sinistra contro le famiglie»
Silvio Berlusconi rilancia la questione dell’orientamento ideologico nelle scuole pubbliche e lo fa rivendicando tra i provvedimenti di punta del suo governo il «bonus per la scuola privata, perché i genitori possano scegliere liberamente quale educazione dare ai loro figli», ma anche per consentire loro di «sottrarli a quegli insegnanti di sinistra che nella scuola pubblica inculcano ideologie e valori diversi da quelli della famiglia». È quanto il presidente del Consiglio scrive tra l’altro nel messaggio fatto pervenire al convegno ‘Per guardare al futuro’, indetto a Padova dall’Associazione nazionale delle mamme.
«Siamo stanchi di un premier che continua ad insultare la più grande istituzione democratica del nostro paese, la scuola pubblica e chi ci studia e chi ci lavora». Così la responsabile Scuola del Pd, Francesca Puglisi, commenta le parole del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. Secondo la Puglisi questo è uno «schiaffo alle famiglie italiane che hanno fiducia nella scuola pubblica. Meno male, invece, che c’è la scuola pubblica». L’esponente del Pd, poi, riferendosi alle ragazze, dice anche che non c’è bisogno di «vendersi ad un vecchio signore inceronato come il nostro premier. Purtroppo quello che insegnano i maestri a scuola viene distrutto al pomeriggio dalle tv del premier. Quello che viene insegnato a scuola sono i valori costituzionali, il presidente del Consiglio abbia rispetto del paese che è chiamato a governare».
«Le parole di Berlusconi sulla scuola pubblica sono un ignobile attacco, privo di qualsiasi giustificazione reale. Il capo del governo dovrebbe difendere e valorizzare il pilastro educativo del Paese, non additarlo come esempio negativo. Queste parole aiutano a comprendere la vera missione che il governo ha portato avanti in questi anni: tagliare i fondi alla scuola pubblica per aiutare quelle private. L’istruzione pubblica è un valore costituzionale da difendere e ampliare. Berlusconi chieda scusa a tutti gli insegnanti, che, pur in condizioni difficili, continuano a svolgere egregiamente il loro ruolo». Lo afferma il capogruppo Idv alla Camera Massimo Donadi.
da unita.it
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