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Scuola, Pd, Commissione d'inchiesta? Da Carlucci proposta vergognosa, è revisionismo di Stato

Ghizzoni: sarebbe come Minculpop. “La richiesta avanza dal Pdl per bocca della deputata Carlucci è vergognosa e da rispedire al mittente”. Così la deputata democratica, capogruppo nella commissione Cultura della Camera, Manuela Ghizzoni commenta la proposta di alcuni deputati del Pdl, capitanati dall’onorevole Carlucci, che chiede una commissione d’inchiesta su testi scolastici ritenuti troppo ostili al premier, con frasi da ‘indottrinamento’ usate per ‘plagiare le menti’ si commenta da sola. “Con l’intenzione presunta di rendere la storia neutra – prosegue Ghizzoni – si vuole, di fatto istituire, una commissione d’inchiesta che nulla avrebbe da invidiare al Minculpop. Siamo all’uso della storia come clava nell’agone politico e al tentativo politico di imporre una verità storica compiacente. Per questo si arriva addirittura alla lista di proscrizione dei testi di autorevoli storici che hanno la ‘colpa’ di definire De Gasepri ‘uno statista formatosi nel clima della tradizione politica cattolica’ o Togliatti un ‘uomo politico intelligente, duttile e capace di ampie visioni generali’. Cosa ci sia da indignarsi per queste definizione resta tutto da capire. Mentre resta chiaro l’intento politico revisionista e l’azione intimidatoria nei confronti della libertà di ricerca storica e di insegnamento”.

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Il comunicato stampa di Manuela Ghizzoni risponde a queste Agenzie

SCUOLA. “TROPPI LIBRI COMUNISTI”, PDL VUOLE COMMISSIONE INCHIESTA
‘ALL’INDICE’ I TESTI DI STORIA: “GETTANO FANGO SU BERLUSCONI”

(DIRE) Roma, 12 apr. – Dopo i giudici, anche i libri di testo contro Silvio Berlusconi. Secondo 19 deputati del Pdl, capitanati da Gabriella Carlucci, i testi scolastici di storia, su cui studiano migliaia di ragazzi, nesconderebbero “tentativi subdoli di indottrinamento” per “plagiare” le giovani generazioni “a fini elettorali” dando “una visione ufficiale della storia e dell’attualita’ asservita a una parte politica”, il centrosinistra, “contro la parte politica che ne e’ antagonista”, ossia il centrodestra. Di fronte a questa situazione definita “vergognosa”, secondo i parlamentari del Pdl, il parlamento “non puo’ far finta di non vedere” e per questo chiedono, attraverso una proposta di legge, l’istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta “sull’imparzialita’ dei libri di testo scolastici”.
Il progetto di legge e’ stato depositato alla Camera da Carlucci il 18 febbraio scorso e assegnato alla commissione Cultura il 14 marzo. In attesa dell’avvio dell’esame, in questi giorni la proposta e’ stata sottoscritta da altri colleghi di partito (ieri si sono aggiunte nuove firme e altre ancora ne stanno arrivando), tra cui il capogruppo Pdl in commissione Cultura, Emerenzio Barbieri.
Nella premessa, gli esponenti di maggioranza si chiedono: “Puo’ la scuola di Stato, quella che paghiamo con i nostri soldi, trasformarsi in una fabbrica di pensiero partigiano?” E la “battaglia partigiana”, secondo il firmatari, viene messa in atto “osannando l’attuale schieramento di sinistra” e “gettando fango sui loro avversari”. Per “capire la gravita’ del problema”, sostengono i 19 deputati, “basta sfogliare la maggior parte dei libri che oggi troviamo nelle scuole, sui banchi dei nostri figli”.
Scopo della Commissione d’inchiesta? “Verificare quali sono i libri faziosi- spiega Barbieri interpellato dalla ‘Dire’- e dargli il tempo di adeguarsi prima di farli ritirare dal mercato, mica mandarli al macero…”.

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Gli altri firmatari della proposta di legge Carlucci, che mette ‘all’indice’ i libri di testo definiti “partigiani”, sono: Barani, Botta, Lisi, Scandroglio, Bergamini, Biasotti, Castiello, Di Cagno Abbrescia, Di Virgilio, Dima, Girlanda, Holzmann, Giulio Marini, Nastri, Sbai, Simeoni e Zacchera.
Nella premessa, si fanno alcuni esempi dei testi ‘incriminati’, specificando che “in Italia, negli ultimi cinquant’anni, lo studio della storia e’ stato spesso sostituito da un puro e semplice tentativo di indottrinamento ideologico” retaggio “dell’idea gramsciana della conquista delle ‘casematte del potere'” che “si e’ propagato attraverso l’insegnamento della storia e della filosofia nelle scuole”. Si cita ‘La storia’ di Della Peruta-Chittolini-Capra, edito da Le Monnier, che descrive “tre personaggi storici: Palmiro Togliatti ‘un uomo politico intelligente, duttile e capace di ampie visioni generali’; Enrico Berlinguer, ‘un uomo di profonda onesta’ morale e intellettuale, misurato e alieno alla retorica’; Alcide De Gasperi ‘uno statista formatosi nel clima della tradizione politica cattolica’”.
Ma anche ‘Elementi di storia’ di Camera-Fabietti, edito da Zanichelli, ‘reo’, ad avviso del Pdl, di sostenere che “l’ignominia dei gulag sovietici non e’ dipesa da questo sacrosanto ideale (il comunismo), ma dal tentativo utopico di tradurlo immediatamente in atto o peggio dalla conversione di Stalin al tradizionale imperialismo”.
E ancora, la ‘Storia’, volume III, di De Bernardi-Guarracino, edito da Bruno Mondadori, per il quale dal 1948 “l’attuazione della Costituzione sarebbe diventato uno degli obiettivi dell’azione politica delle forze di sinistra e democratiche”.
E si arriva ai tempi piu’ recenti. “Con la caduta del Muro di Berlino e con la fine dell’ideologia comunista in Italia- si precisa nella premessa alla proposta- i tentativi subdoli di indottrinamento restano tali” e anzi “si rafforzano e si scagliano” contro “la parte politica che oggi e’ antagonista della sinistra”, quella guidata da Berlusconi.

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Nella proposta di legge Carlucci, sottoscritta alla Camera da altri 18 deputati Pdl per istituire una Commissione d’inchiesta per verificare “l’imparzialita’ dei libri di testo scolastici”, la messa ‘all’indice’ viene supportata infine dai ‘passaggi’ che descrivono gli ultimi 15/20 anni di storia politica italiana, ossia l’era berlusconiana.
Uno degli esempi che, secondo i firmatari, “osanna” agli occhi degli studenti i partiti di centrosinistra lo si ritrova ne ‘La storia’ di Della Peruta-Chittolini-Capra, edito da Le Monnier, a proposito del Partito democratico della sinistra: “Il Pds- e’ scritto- intende proporsi come il polo di aggregazione delle forze democratiche e progressiste italiane” con “un programma di riforme politico sociali miranti a rendere piu’ governabile il Paese”.
Si tira poi in ballo la descrizione che ‘L’eta’ contemporanea’ di Ortoleva-Revelli, edito da Bruno Mondadori, fa di Oscar Luigi Sca’lfaro: “Dopo aver abbandonato l’esercizio della magistratura per passare all’attivita’ politica nel partito democristiano” si e’ segnalato “per il rigore morale e la valorizzazione delle istituzioni parlamentari”.
Ma il testo che piu’ si distingue “per la quantita’ di notizie partigiane e propagandistiche” e’, secondo i 19 deputati Pdl, quello di Camera e Fabietti. In ‘Elementi di storia’, citano, viene descritta l’attuale presidente del Pd, Rosy Bindi, come la “combattiva europarlamentare” che, ai tempi della militanza nella Democrazia cristiana, sollecitava ad “allontanare dalle cariche di partito” tutti “i propri esponenti inquisiti”.
E come viene descritto ‘l’antagonista’ Berlusconi? Nel 1994, citano ancora i parlamentari dalle pagine del libro di testo, “con Berlusconi presidente del Consiglio, la democrazia italiana arriva a un passo dal disastro”. Secondo gli autori, “l’uso sistematicamente aggressivo dei media, i ripetuti attacchi alla magistratura, alla Direzione generale antimafia, alla Banca d’Italia, alla Corte costituzionale e soprattutto al presidente della Repubblica condotti da Berlusconi e dai suoi portavoce esasperarono le tensioni politiche nel Paese”.
L’elenco dei libri “naturalmente potrebbe continuare ancora per molto- conclude il Pdl- ma bastano questi esempi per capire la gravita’ della questione”.
(Agenzia Dire)

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