"I risultati della xenofobia", di Gad Lerner
Convinta fino a ieri di veleggiare trionfalmente, in sintonia con gli umori popolari e lo spirito dei tempi, la Lega d´un colpo s´imbatte nella maledizione della politica. Vent´anni dopo, non si può permettere di tornare all´opposizione. Ma l´abuso propagandistico dello strumento legislativo, adoperato come orpello simbolico a prescindere dalla sua funzionalità, quasi che le istituzioni potessero impregnarsi di stati d´animo, ora rivela platealmente i suoi limiti. In poche settimane il popolo cui veniva promessa la salvaguardia dall´”invasione straniera” ha visto sbriciolarsi l´architrave normativo della xenofobia leghista. La partnership con il dittatore-amico Gheddafi ridotta a carta straccia; la pena detentiva per chi non ottempera al decreto di espulsione bocciata dalla Corte di Giustizia dell´Unione europea. Una sequenza inesorabile perché il vento della storia soffia in tutt´altra direzione, e la rendita parassitaria sugli effetti perduranti del terrorismo islamico non basta più a orientare la rotta, trascorso un decennio dall´11 settembre 2001. Sta inceppandosi il meccanismo di accumulazione leghista: protesta e potere sono addendi che alla lunga non si sommano neppure dietro la maschera del populismo. Né si …