La risposta di Manuela Ghizzoni – capogruppo del Pd nella commissione Cultura della Camera – alla richiesta del sen. Pittoni (Ln) di un appoggio per bloccare le nuove graduatorie.
“Stupisce e rammarica che il sen. Pittoni faccia finta di non comprendere che “la guerra tra precari”, per usare una sua espressione, dipende unicamente dai tagli agli organici voluti dal Governo, con il pieno avallo della Lega. E che, ora, Pittoni si erga vessillifero delle istanze dei precari – dopo averne mortificato da Nord a Sud le attese di immissione in ruolo come previsto dal Piano del Governo Prodi – è sintomo di una spregiudicatezza e di una disinvoltura politica degna del Premier. Il Pd conosce un solo modo per salvaguardare i posti di lavoro: mantenendoli negli organici e occupandoli con personale adeguato”.
“Che la Lega chieda l’appoggio del Pd è di per sé una notizia, e lo è ancor di più se lo fa sulla scuola, un ambito sul quale si è sempre registrata una granitica coesione tra maggioranza e governo. Ma forse la vera notizia è proprio questa: sull’aggiornamento delle graduatorie la maggioranza non c’è (evidentemente durante l’incontro al vertice avvenuto giovedì scorso, in concomitanza con la convocazione dei sindacati al Miur, il senatore non è stato in grado di convincere la ministra) e la distanza tra Lega e Gelmini non è mai stata così marcata. Che poi la frattura venga esplicitata nel giorno in cui Bossi tuona contro il Premier non è di poco conto.”
“Non sappiamo di quale decreto parli Pittoni: ad ogni buon conto, valuteremo qualsiasi testo ufficiale vorrà sottoporci il Governo (l’unico titolato a farlo) in risposta alla recente sentenza della Consulta, mentre ogni dichiarazione odierna avrebbe un carattere estemporaneo ed un mero sapore elettoralistico. Certo non possiamo non rilevare l’ondivago atteggiamento della Lega – e non il PD – sull’aggiornamento delle graduatorie, poiché votò senza colpo ferire la norma al decreto “salva precari” (ottobre 2009) che disponeva le code per il biennio 2009/10 e il pettine per quello successivo. Del mostro a due teste creato da quella norma, la Lega non ebbe a lamentarsi (a differenza del PD): oggi, chi è in difetto di coerenza? Anche per questo motivo, la richiesta del sen. Pittoni pare un guanto di sfida propagandistico piuttosto che una richiesta dal respiro “costituzionale” – come richiederebbe la situazione – di aprire un tavolo, al quale far sedere anche tutte le forze politiche e le rappresentanze delle diverse categorie interessate alla questione, per affrontare gli effetti più deleteri delle misure Tremonti-Gelmini, a cominciare dal taglio di 132.000 posti di lavoro, di cui 87.000 docenti, che ha impattato negativamente anche sul precariato oltre che sulla qualità del sistema. Il sen. Pittoni dov’era quando il decreto 112 del 2008 dispose questi tagli draconiani? E continuiamo a chiederci dove fosse ogni volta che abbiamo presentato un provvedimento per la cancellazione dei tagli e per l’immissione in ruolo, regolarmente bocciato dalla maggioranza. Forse che l’interesse del sen. Pittoni per i precari funziona a corrente alternata?”
“Non è sufficiente un fugace e generico riferimento ad un “numero adeguato di stabilizzazioni”, come fa il sen. Pittoni, per essere credibile nella lotta al precariato della scuola. Noi chiediamo che già dal prossimo anno scolastico si proceda con l’immissione di 60.000 docenti, per coprire sia le cattedre vacanti sia gli spezzoni di orario, al fine di costituire la base di un organico funzionale a l piano dell’offerta formativa delle singole scuole. A questa iniziativa si dovrebbe accompagnare la cancellazione del l’ultima tranche di tagli (ben 19.600 cattedre) e la predisposizione di un pluriennale piano di assunzioni. Queste sono le sole proposte concrete per dare risposte definitive alle istanze dei precari e al diritto alla continuità didattica dei ragazzi. Coraggio sen. Pittoni, dimostri che le sue parole pronunciate in favore dei precari non sono un flatus vocis e si impegni con noi, su queste proposte, nella imminente discussione al Documento di economia e finanza. Mai momento è stato tanto appropriato.”
“Sui superpunteggi ricordo poi al sen. Pittoni che il PD, in tempi non sospetti e in coerenza con la costante attenzione ai problemi della scuola, ha presentato interrogazioni per approfondire il problema – quale quello sul servizio prestato gratuitamente pur di ottenere il punteggio corrispondente – ma dal Governo nessuna iniziativa concreta. Non sarebbe il caso di richiamare la Gelmini (e non il PD) ad una precisa azione di contrasto a pratiche illegittime?”
Roma, 28 aprile 2011
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Il sen. Pittoni (Lega) chiede l’appoggio del Pd per bloccare le nuove graduatorie
Il senatore Mario Pittoni (Lega), capogruppo della Lega Nord in commissione Cultura del Senato, che alcuni mesi fa aveva cercato (inutilmente) con un emendamento al decreto mille proroghe di fermare per un anno l’aggiornamento delle graduatorie ad esaurimento per far decantare una situazione molto problematica conseguente anche alla sentenza della Consulta sugli inserimenti a pettine, non si dà per vinto e, temendo un’altra catastrofica situazione delle mobilità dei precari da una provincia all’altra, lancia un appello che sa di sfida all’on. Manuela Ghizzoni, responsabile Cultura del Pd alla Camera, per fermare il nuovo decreto annunciato dal Miur.
«Al di là delle stabilizzazioni, che puntiamo ovviamente a ottenere in numero adeguato, se davvero la Ghizzoni ha a cuore la sorte degli insegnanti precari con il posto a rischio – dice Pittoni – chieda al suo partito di appoggiare, o quanto meno non ostacolare, l’eventuale decreto legge per mantenere le graduatorie chiuse (in vista della riforma del reclutamento su cui si sta lavorando)”.
Il senatore leghista fa capire, dunque, che il ministro Gelmini potrebbe avere pronto un decreto legge per bloccare le graduatorie, come si era pensato di fare a suo tempo con il decreto milleproroghe, ma che, complice anche la campagna elettorale in atto, teme non trovi in Parlamento gli appoggi necessari.
Per Pittoni il via libera ad un simile provvedimento di emergenza “È l’unico segnale concreto che la Ghizzoni può offrire alle decine di migliaia di insegnanti che rischiano di essere appiedati dai superpunteggi maturati in alcune zone; questione, peraltro, tutta da approfondire. Altrimenti è solo propaganda di partito».
Il senatore leghista ne ha anche per l’Anief, l’Associazione che ha patrocinato numerosi ricorsi dei precari tra cui quelli vincenti davanti alla Corte Costituzionale. «Le invettive dell’Anief (associazione che si occupa di ricorsi a pagamento) – spiega Pittoni – con richiami alla Costituzione e alla legge che non tengono in alcun conto la “singolarità” delle proporzioni di certi punteggi, mettono in difficoltà alcuni parlamentari di maggioranza del Sud”.
Il senatore Pittoni conclude il suo appello, chiedendo l’appoggio del Pd per evitare quella che ritiene possa diventare un’altra “guerra” tra precari: “Se davvero la Ghizzoni tiene a salvaguardare il posto dei docenti a rischio, ha una cosa sola da fare: garantire l’appoggio del Pd a un’eventuale norma per bloccare la guerra da Grande fratello, che si scatenerà con la riapertura delle graduatorie creando precari all’ennesima potenza”.
da Tuttoscuola.com del 26 aprile 2011
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