Giorno: 27 Aprile 2011

"Missili in cambio di parole", di Lucia Annunziata

Non fosse stato per i soliti spiriti animali del mercato, l’atmosfera sarebbe stata decisamente euforica. Ma anche così, anche con l’Opa di Lactalis lanciata su Parmalat proprio nel giorno della pace franco-italiana, a Palazzo Madama si è ascoltato ieri mattina un grande respiro di sollievo. Testimoni gli imperturbabili amorini degli affreschi e le eterne edere del giardino italiano, Silvio Berlusconi e Nicolas Sarkozy hanno riportato la serenità nelle relazioni fa i loro Paesi, intorno a un accordo dopo tutto semplice: bombe italiane sulla Libia in cambio di una mano francese con gli immigrati. Naturalmente, l’equazione non è stata esposta esattamente in questi termini, ma, occorre dire, non fa una piega. La maggiore difficoltà che il premier italiano ha incontrato è stata quella di spiegare il nostro lato del patto, cioè far capire come si può contemporaneamente bombardare ma negare di farlo. La frase che ha usato è la seguente: «Ho detto e ripeto che non bombarderemo, nel senso che non useremo le bombe cluster, a grappolo, quelle cioè che colpiscono anche i civili. Faremo solo …

"Sull'imbroglio decida la consulta", di Stefano Rodotà

Sia lode al presidente del Consiglio. Con la disinvoltura istituzionale che lo contraddistingue ha svelato le vere carte del governo sul nucleare, carte peraltro niente affatto coperte. La frode legislativa, già evidente, diviene ora conclamata. Berlusconi è stato chiaro. Un tema tanto importante come il nucleare non può essere affidato a cittadini “spaventati” da quanto è avvenuto in Giappone, che debbono “tranquillizzarsi”. Meglio, dunque, non far votare un popolo emotivo, disinformato. Gli abbiamo scippato con uno stratagemma un referendum che avrebbe reso impossibile per anni il nucleare, e ora abbiamo le mani libere per tornare in pista già tra dodici mesi. Gabbati i cittadini, ma rassicurati gli imprenditori, poiché il presidente del Consiglio si è premurato di dire che i rapporti tra Enel e Electricité de France andranno comunque avanti. Un governo e una maggioranza senza dignità accantonano uno dopo l´altro gli strumenti della democrazia, non hanno neppure il pudore della reticenza, teorizzano il silenzio dei cittadini. Ma si può davvero restare passivi davanti a questo gioco delle tre carte istituzionali? Il famigerato emendamento approvato …

Nucleare: smascherato il bluff di Berlusconi. Bersani: "Governo a tappetino con i francesi"

Il premier ammette che la moratoria sul ritorno all’atomo è solo uno stratagemma per evitare la sconfitta al referendum dopo il disastro di Fukushima. Bianchi: “Dopo parole Berlusconi referendum resta valido”. Cari italiani, vi abbiamo bluffato. La moratoria sul nucleare è solo un gioco per permetterci di mandare in aria il referendum del 12/13 giugno e per poter ripresentare il progetto di ritorno all’atomo quando il disastro giapponese sarà un lontano ricordo. Questa è la sintesi delle parole di Berlusconi con cui, senza nessun giro di parole, ha ammesso le intenzioni del suo governo durante la conferenza italo-francese a Villa Madama: “La gente era contraria, fare il referendum adesso avrebbe significato eliminare per sempre la scelta del nucleare”. L’ammissione del raggiro pubblico continua nella spiegazione del premier: “L’accadimento giapponese (le esplosioni dei reattori della centrale di Fukushima) ha spaventato ulteriormente i nostri cittadini. Se fossimo andati oggi al referendum, non avremmo avuto il nucleare in Italia per tanti anni. Per questo abbiamo deciso di adottare la moratoria, per chiarire la situazione giapponese e tornare tra …

Bombardamenti in Libia: il governo delle giravolte. Bossi dice no, poi sì e dopo l'attacco del PD fa retromarcia

Ora Berlusconi ammette la partecipazione italiana ai bombardamenti in Libia. La Lega prima sbraita urlando no, poi, dice sì e a sera di nuovo no. Napolitano: “L’impegno dell’Italia in Libia costituisce il naturale sviluppo della scelta compiuta dall’Italia a metà marzo, secondo la linea fissata nel Consiglio supremo di Difesa da me presieduto e quindi confortata da ampio consenso in Parlamento”. Franceschini: “In politica estera non c’è più maggioranza, non bastano le comunicazioni dei ministri al parlamento” pubblicato il 26 aprile 2011 , 554 letture Berlusconi balla Sempre uguale. Stesso copione, stesse parole. In uno solo mese, Berlusconi è riuscito a dichiarare la non belligeranza italiana contro la Libia, a perdere il controllo su tutte le operazioni logistiche nel mediterraneo e a fare un clamoroso dietro front per confermare a Obama che anche l’Italia parteciperà ai bombardamenti contro le milizie di Gheddafi. la lega in un solo girono ha detto no ai bombardamenti, sì e dopo gli attacchi del PD è tornata di nuovo sul no. Almeno fino a giovedì quando si vedranno Bossi e …