La deputata del Pd insultata per strada a Roma mentre camminava con la compagna. Bersani: “Urgente la legge contro l’omofobia e ogni forma di discriminazione”.
“Lesbiche da bruciare nei forni, che fanno schifo”. Insulti deliranti, urlati oggi da un uomo contro la deputata del Pd, Anna Paola Concia, Responsabile nazionale sport del Partito Democratico e la sua compagna. L’episodio gravissimo, segnale di razzismo e omofobia che sono sempre presenti, è avvenuto a Roma in pieno centro, vicino alla Camera dei deputati. Il trentenne, non soddisfatto ha continuato indisturbato l’aggressione alla deputata rivolgendole altre minacce: “Ti ho riconosciuto. A me non me ne frega niente che sei parlamentare. Vi dovrebbero mettere ai forni”.
Paola Concia non si è lasciata intimorire ed ha cercato di difendersi verbalmente. Più tardi ha dichiarato ai giornalisti che ‘non ha avuto paura ma che anzi ha sentito un dovere preciso nel replicare e reagire a questo tipo di aggressione. Deve essere un diritto mio e di tutte le persone omosessuali, il poter camminare mano nella mano, in strada, col proprio compagno o compagna – ha ribadito Concia – E’ un fatto grave che avvengano ancora cose del genere. Ho dovuto reagire. Se non lo faccio io, che ho le spalle grosse, chi può farlo? E se quell’uomo avesse fatto lo stesso con due ragazze, in una strada di periferia? Come avrebbero reagito loro? Cosa sarebbe arrivato a fare? Penso a queste cose, e provo rabbia”.
La deputata democratica ha colto l’occasione per sottolineare ciò per cui si è sempre battuta dentro e fuori l’Aula parlamentare. “Se ci fosse una legge contro l’omofobia, sarebbe assai più facile evitare il ripetersi di episodi di questo tipo”. Poi purtroppo Concia ha denunciato con grande rammarico e delusione, l’atteggiamento di scarsa solidarietà e di indifferenza della gente che ha assistito al fatto: “Mi ha colpito che tutta quella gente sia rimasta là a guardare. Alcuni mi hanno anche rimproveravano perché secondo loro gli avevo risposto male. Mentre qualcuno ha cercato di minimizzare – ha detto -. Evidentemente siamo diventati un popolo di spettatori”.
Il segretario del PD Pier Luigi Bersani, esprimendo tutta la solidarietà alla deputata e alla compagna, ha purtroppo evidenziato come questo sia l’ennesimo episodio di inqualificabile intolleranza che si sia verificato negli ultimi tempi. Bersani ha poi lanciato un importante messaggio: “Questa brutta vicenda conferma la necessità di una battaglia culturale nel Paese e dell’approvazione della legge contro l’omofobia”. E proprio l’assenza di una legge contro l’omofobia renderà difficile perseguire atti del genere, anche nel caso in cui Concia dovesse denunciare il trentenne. Legge che tutto il Partito Democratico invoca compatto.
“Mentre rinnoviamo la nostra ferma condanna per ogni forma di intolleranza e di violazione della dignità e della libertà delle persone ribadiamo l’impegno del Pd per una pronta approvazione della legge contro l’omofobia”, ha aggiunto Rosy Bindi, Presidente Assemblea nazionale del Partito Democratico.
La solidarietà dal mondo politico e istituzionale è stata molto ampia, anche nella bacheca Facebook della deputata, si susseguono messaggi di solidarietà da parte di amici e compagni di Partito.
Il Responsabile diritti del Partito Democratico Ettore Martinelli, a nome in particolare della segreteria nazionale del PD ha espresso a Paola tutta la solidarietà e amicizia. “Non è un Paese civile quello in cui si rischia di essere aggrediti passeggiando per strada in compagnia del proprio partner. Non possiamo rischiare che la libertà di ciascuno possa essere messa in discussione o limitata dalla paura”.
“Non bisogna assolutamente sottovalutare intimidazioni di questo tipo che vanno condannate con forza”,
ha sottolineato il vice presidente del Senato e commissario del Pd Lazio, Vannino Chiti. ”La dignità della persona non può essere violata, qualunque sia il suo orientamento sessuale, la sua etnia, la sua cultura, la sua religione. Purtroppo Roma registra un aumento di episodi di violenza, di omofobia e razzismo, intollerabili e vergognosi ai quali la nostra capitale deve rispondere unita e con fermezza”.
E sul “clima di decadenza civica e culturale, seminato dalla destra più regressiva nel corso di questi anni”, si sono soffermate, come Chiti, anche la presidente del gruppo del Pd del Senato, Anna Finocchiaro e la deputata PD Barbara Pollastrini. Che hanno tacciato come “inqualificabili, ignoranti e incivili, i comportamenti che a Roma si ripetono sempre più, che denotano un clima di intolleranza, che non è più sopportabile e che bisogna continuare sempre più a combattere per evitare che si insinui nelle nuove generazioni”.
Anche Rosa Villecco Calipari, Vice Presidente dei deputati PD, ha dichiarato interdetta: “Preoccupa apprendere l’indifferenza dei passanti verso l’aggressione di cui è stata vittima insieme alla sua compagna l’amica e collega Paola Concia. L’Italia, e la Capitale in particolare, sono colpite da un evidente degrado culturale ed umano che è sintomo di una omofobia diffusa che va contrastata in primis con le armi della cultura e della scuola, oltre che colmando urgentemente una gravissima lacuna normativa”.
“Come Paola e migliaia di persone in Italia, anche io so cosa significa vivere un amore non riconosciuto e la sensazione che potrebbe esserci un vigliacco che si sente autorizzato a farsi giudice di chissà quale verità – ha dichiarato Ivan Scalfarotto,vicepresidente del Partito Democratico -. Ma questo, sono certo, non fermerà il percorso di affermazione che vede protagonista non solo Paola, ma migliaia di cittadine e cittadini”.
“Un atteggiamento incommentabile e gravissimo”. Così Ignazio Marino, senatore del Partito Democratico ha espresso la sua vicinanza ad Anna Paola Concia. “Non si capisce come persone che evocano le tragedie dei forni crematori e la persecuzione degli omosessuali possano girare a piede libero in un Paese civile”. Marino ha poi lanciato un appello al presidente della Camera Gianfranco Fini affinché, si adoperi per la calendarizzazione del disegno di legge contro l’omofobia presentato proprio da Paola Concia e ancora fermo in Commissione Giustizia. Testo che Marino, ha assicurato, presenterà martedì al Senato.
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