"Sacrificati i diritti dei giovani", di Elsa Fornero
Che l’Italia sia un Paese che tiene i suoi giovani in scarsa considerazione è risaputo, avendo ogni giorno di più la riprova di quanto tenaci siano le resistenze delle generazioni più anziane a rinunciare a qualche privilegio. Un ennesimo esempio viene dalle sentenze della Cassazione che, in materia di previdenza dei liberi professionisti, salvano i diritti acquisiti a danno delle esigenze di riforma e del patto intergenerazionale. Le sentenze, infatti, accolgono il ricorso di iscritti alla Cassa dei ragionieri contro la decisione di quest’ultima di liquidare la pensione non più sulla base di una media dei 15 migliori redditi degli ultimi 20 anni di contribuzione, bensì della meno cospicua media dei redditi di tutta la vita (con l’ulteriore limite di una differenza massima del 20% a sfavore della seconda modalità). Al di là degli aspetti tecnici, non vi è dubbio che si tratti di una rinnovata difesa della categoria dei “diritti acquisiti”, al cui altare molti diritti, non ancora acquisiti, delle generazioni giovani e future sono stati sacrificati, e molte disparità di trattamento, ingiustificabili sul …