Giorno: 16 Aprile 2011

"Bankitalia: l’occupazione non riparte", di Luca Cifoni

Ripresa «a ritmi contenuti» occupazione che «non riparte». Così la Banca d’Italia sintetizza nel suo Bollettino economico la situazione del nostro Paese, in un contesto internazionale di crescita «che resta sostenuta» ma con sensibili differenze tra le varie aree geografiche. Quanto ai conti pubblici, Via Nazionale rileva il miglioramento del 2010 e prende atto dell’impegno del governo a conseguire un sostanziale pareggio nel 2014, con una correzione biennale pari a 2,3 punti di Pil. Dopo il brusco rallentamento nell’ultimo trimestre dello scorso anno, l’economia italiana ha proseguito la crescita nei primi tre mesi del 2011; in particolare si è riportata in positivo – seppur di poco – la produzione industriale, meno dinamica rispetto agli altri Paesi dell’area euro. La spinta viene soprattutto dall’estero mentre, fa notare la Banca d’Italia, «le famiglie restano caute nei loro comportamenti di spesa, risentendo della contrazione del reddito disponibile reale e della debolezza delle condizioni nel mercato del lavoro». Questo numero del Bollettino non riporta una previsione di crescita per l’anno in corso, ma cita quella di analisti e centri …

"Quei vergognosi manifesti sui brigatisti in Procura", di Curzio Maltese

La scritta “Via le Br dalle procure” appesa davanti al Palazzo di Giustizia di Milano evoca alla memoria immagini che hanno segnato una generazione. Il corpo del giudice Emilio Alessandrini, massacrato dai proiettili di Prima Linea nel centro di Milano, dopo aver accompagnato il figlio a scuola. Il sangue di Vittorio Bachelet, assassinato dalle Br, sparso sulle scalinate della Sapienza di Roma. Lo sguardo delle mogli, dei figli, dei genitori ai funerali dei tanti magistrati uccisi dal terrorismo. Il presidente del Consiglio, teorico dell´equazione fra magistrati e brigatisti, ha di sicuro l´età, ma non la decenza, per ricordare quei fatti. Per quanto, certo, all´epoca fosse già molto distratto dai propri affari. Mentre i suoi coetanei magistrati rischiavano e a volte sacrificavano la vita nella lotta per la democrazia, contro la mafia e il terrorismo, Berlusconi infatti si portava in casa un boss mafioso e trafficava con l´assistenza del fido Marcello Dell´Utri a caccia di capitali. Ma perfino un personaggio così, che la stampa estera definisce «tragico clown», potrebbe ogni tanto fare appello alla propria natura …

"PNR: proprio nessuna riforma", di Tito Boeri

Sono quattordici le misure programmatiche elencate nel Piano nazionale delle riforme, presentato questa settimana dal Consiglio dei ministri. Alcune sono semplici piani, altre sono titoli vuoti, come la promozione delle energie rinnovabili. Oppure sono già in vigore, peraltro senza dimostrarsi risolutive. Altre ancora prevedono un iter lunghissimo. In realtà il governo potrebbe benissimo procedere subito su molti terreni, anche perché verso la fine della legislatura non avrà più la forza per varare alcuna riforma. L’eccezione, naturalmente, è la riforma della giustizia. Le oltre 160 pagine del Piano nazionale delle riforme (PNR) potrebbero essere condensate nelle due che riproduciamo in allegato. Sono le misure programmatiche del Governo da qui alla fine della legislatura, estratte dalle schede predisposte per l’esame di Bruxelles. Basta leggerle per accorgersi che l’acronimo Pnr sta per “Proprio nessuna riforma”. COSA C’È NEL PIANO Delle quattordici misure elencate come programmatiche, cioè ancora da realizzare da qui alla fine della legislatura, alcune sono semplici piani (il piano triennale del lavoro, il programma di inclusione delle donne, etc.). In altre parole il programma è … …

Ucciso Vittorio Arrigoni, attivista pacifista italiano a Gaza City

Il PD lo ricorda con le parole che erano diventate il simbolo del suo agire: “restiamo umani”. Bersani: “Esprimo anche a nome del Partito Democratico la vicinanza alla famiglia di Vittorio Arrigoni e il rispetto per l’impegno che questo giovane italiano aveva assunto per portare aiuto da volontario in una regione così difficile”. Vittorio Arrigoni aveva 36 anni, da anni era impegnato in operazioni di pace e di soccorso. Un cooperante, un ragazzo semplice, pieno di idee strane. Come quella di far smettere le guerre. Era un attivista per i diritti umani dell’International Solidarity Movement e nella giornata del 14 aprile è stato rapito da un gruppo salafita. È stato ritrovato in una casa abbandonata a Gaza City poco dopo il rapimento. I sequestratori chiedevano al governo di Hamas di liberare alcuni detenuti entro 30 ore ma non hanno rispettato la scadenza e stanotte è stato ritrovato impiccato in una casa abbandonata di Gaza City. I rapitori lo ritenevano un infiltrato dei servizi segreti occidentali che raccoglieva informazioni sul loro conto. E’ l’ipotesi che avanza …