"La cornice del nulla", di Luigi Spaventa
Due giorni fa il Consiglio dei ministri, pressato dalle urgenze del processo breve, ha approvato in meno di 60 minuti il Documento di economia e finanza (Def) 2011 presentato dal ministro dell´Economia. Si compone, il Documento, di tre volumi (con un´appendice): uno con il programma di stabilità, uno sulle analisi e tendenze della finanza pubblica e un Piano nazionale di riforma (Pnr), per un totale di circa 400 pagine (al netto delle comuni premesse), che occupano, elettronicamente, circa 11 Mb. Si è proceduto con troppa fretta? Non necessariamente. Per certo, la lettura del Pnr, il volume più corposo, è apparentemente ostica. Attento studio parrebbe necessario per comprendere gli incroci fra una complessa tassonomia di azioni e misure e le classificazioni comunitarie ispirate a Lisbona: fin quando ci si rende conto che quelle comunitarie sono solo cornici al nulla. Così, si apprende che, ma non si comprende come, abbiamo sinora attuato 87 (ottantasette) “azioni prioritarie discendenti dall´annual growth survey e dagli specifici impegni di policy del patto europlus”. Si voltano allora le pagine con ansia per …