Giorno: 12 Aprile 2011

"Il fallimento di Bruxelles è figlio di un'assenza di leadership", di Stefano Folli

La giornata di ieri è a suo modo memorabile, ma non in senso positivo. Da un lato, l’Italia ha conosciuto un grave smacco politico-diplomatico e si è trovata del tutto isolata in Europa sulla questione immigrazione. Dall’altro, il presidente del Consiglio ha scelto il piazzale antistante il tribunale di Milano per arringare i suoi sostenitori ivi convenuti e attaccare con asprezza i magistrati. Berlusconi ha anche reso nota una nuova versione del «caso Ruby»: le ho dato dei soldi, ha detto il premier riferendosi alla giovane, per dissuaderla dalla prostituzione. Così, nell’arco di poche ore, abbiamo assistito ai due estremi entro cui si sta avvitando la politica nazionale. Nell’assenza di una vera «leadership» di governo, il ministro dell’Interno Maroni ha dovuto sbrigarsela da solo a Bruxelles e il suo fallimento era annunciato. Fanno impressione i suoi commenti dopo il vertice dell’Unione. Soprattutto una frase («meglio soli che male accompagnati») che ricorda il motto attribuito a certi vecchi inglesi: «nebbia sulla Manica, il continente è isolato». Purtroppo in questo caso la nebbia di Bruxelles danneggia l’Italia. …

"Non servono colpi di testa", di Gian Enrico Rusconi

Bastano 22 mila profughi indesiderati per rovinare nel giro di quarantotto ore il lavoro di decenni di costruzione europea? La frase di Roberto Maroni che si chiede «se ha senso rimanere nell’Unione europea. Meglio soli che male accompagnati» – è molto grave. Sproporzionata. In realtà rivela di colpo l’incultura europea di parte della nostra classe politica. Governo compreso. Aspettiamo adesso una chiara responsabile dichiarazione del presidente del Consiglio. Quella del ministro dell’Interno infatti non è la solita «battuta leghista» da non prendere troppo sul serio. Ma intanto – comunque vada – da oggi l’Europa non sarà più quella di prima. E non solo per colpa degli italiani che erano attesi al varco della crisi finanziaria (con la litania sempre ripetuta che dopo l’Irlanda, la Grecia, il Portogallo sarebbe stata la volta dell’Italia). Gli italiani invece hanno turbato l’Europa con una decisione apparentemente meno drammatica, che di colpo però ha mostrato le nuove ansie profonde dell’Europa dei governi. Si ha l’impressione infatti che crei più preoccupazione la prospettiva di dover forzatamente accogliere profughi indesiderati che non …

"L'omelia del bugiardo", di Giuseppe D'Avanzo

L´homme d´Etat entra in aula dalla porticina laterale. Ha gli occhi bui, la faccia contratta. Seminascosto, si trattiene sulla soglia quasi in apnea, prima di affrontare l´emiciclo della grande aula. Silvio Berlusconi s´acconcia la cravatta; sistema la giacca sul ventre; distende il viso raggrinzato in un sorriso stereotipato Dicono che sia il massetere a fare quel repentino prodigio. Chiedo che cosa è il massetere. Mi rispondono che è un muscolo della faccia, corto e solido, a ridosso della mandibola. Chiedo: bene, ma che cosa c´entra il massetere con il sorrisone che il premier esibisce ora che attraversa trasversalmente l´aula da sinistra verso destra? Mi rispondono che il segreto del suo sorriso inalterabile, di pronto impiego è in quel muscolo, il massetere. Lo controlla come il dito di una mano. Lo irrigidisce a comando, dicono, sollevando appena e senza sforzo il lato destro della bocca e il gioco è fatto perché il volto e gli occhi «si dinamizzano», coinvolgendo tutto il viso. Sarà il massetere allora a mostrare del Cavaliere la finzione di una fisionomia spensierata, …

La scuola e i 100 mila precari che vengono ancora sfruttati", di Giovanni Bachelet*

Assorbire i precari e non farne più: bel programma, non c’è che dire. Era il programma di Fioroni: un piano di emergenza per sistemare i precari ereditati dalla Moratti (ultimo concorso: Berlinguer, 1999) in vista di un nuovo e più razionale reclutamento per il futuro. Purtroppo il centrosinistra è caduto e la Gelmini, appena arrivata, se l’è rimangiato: ha bloccato sul nascere le 150 mila assunzioni previste in tre anni e la scuola continua anche oggi a sfruttare più di 100 mila precari (parliamo solo dei docenti) non solo per supplenze, ma, soprattutto, per posti vacanti che meriterebbero, per il bene degli alunni, insegnanti stabili. La Gelmini ha cancellato più di 80 mila insegnanti dall’organico attraverso riduzioni dell’orario scolastico ammantate del nome di riforme. Ma non ha bandito vecchi concorsi, non ha definito nuove classi di concorso né ha varato nuove modalità di reclutamento; la formazione iniziale non è partita e non si sa quando partirà. Nel frattempo, con buona pace del ministro la cui riforma fornirebbe le figure richieste dalle imprese, sono crollate le …

"Maturità, il ritorno dei diplomifici boom di privatisti in scuole non statali", di Salvo Intravaia

I dati non definitivi: su 100 candidati agli esami presentati dalle paritarie, 11 saranno “esterni”. L’anno scorso erano poco più di 1 su 100. Guadagni da cinquemila euro a candidato. I diplomifici non mollano. Il numero di privatisti che anche nel 2011 hanno scelto di sostenere gli esami di maturità in una scuola non statale sarà ancora alto. I dati non sono definitivi, ma abbastanza consolidati per descrivere un fenomeno che è risultato negli anni difficile da combattere. Ed è boom rispetto a tre anni fa, quando sulla poltrona più importante di viale Trastevere sedeva Giuseppe Fioroni. Nelle statali, invece, coloro che decidono di presentarsi agli esami di stato del secondo grado senza avere seguito neppure un giorno di lezione è in calo. A giugno, su 100 candidati alla maturità presentati dalle paritarie, 11 saranno “esterni”: si presenteranno davanti alla commissione con una preparazione “fai da te”. L’anno scorso erano poco più di 10 su 100. Nelle statali, invece, il trend è esattamente opposto: in calo rispetto all’anno scorso e anche al 2008, quando a …