"Il fallimento di Bruxelles è figlio di un'assenza di leadership", di Stefano Folli
La giornata di ieri è a suo modo memorabile, ma non in senso positivo. Da un lato, l’Italia ha conosciuto un grave smacco politico-diplomatico e si è trovata del tutto isolata in Europa sulla questione immigrazione. Dall’altro, il presidente del Consiglio ha scelto il piazzale antistante il tribunale di Milano per arringare i suoi sostenitori ivi convenuti e attaccare con asprezza i magistrati. Berlusconi ha anche reso nota una nuova versione del «caso Ruby»: le ho dato dei soldi, ha detto il premier riferendosi alla giovane, per dissuaderla dalla prostituzione. Così, nell’arco di poche ore, abbiamo assistito ai due estremi entro cui si sta avvitando la politica nazionale. Nell’assenza di una vera «leadership» di governo, il ministro dell’Interno Maroni ha dovuto sbrigarsela da solo a Bruxelles e il suo fallimento era annunciato. Fanno impressione i suoi commenti dopo il vertice dell’Unione. Soprattutto una frase («meglio soli che male accompagnati») che ricorda il motto attribuito a certi vecchi inglesi: «nebbia sulla Manica, il continente è isolato». Purtroppo in questo caso la nebbia di Bruxelles danneggia l’Italia. …