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"I precari: Non siamo fenomeni da baraccone, no al reality di Canale 5", di A.G. da Tecnica della Scuola

Mentre Gelmini dice che verranno in estate assunte 20-30.000 persone, sono diverse le critiche a Mediaset per aver avviato la selezione di supplenti disoccupati, cui assegnargli l’ingrato ruolo in tv di insegnanti ad ex concorrenti televisivi poco acculturati. E ai prof più bravi andranno 10 anni di stipendio. Per le associazioni di categoria si vuole sacrificare la categoria sull’altare del peggiore dei format televisivi.
Mentre il ministro Gelmini annuncia “l’immissione in ruolo di circa 20-30 mila persone”, i precari della scuola tornano a farsi sentire per l’ennesima iniziativa che, a loro dire, li penalizza: si tratta della selezione che i responsabili delle reti Mediaset hanno avviato da qualche giorno per organizzare un reality show, da trasmettere su Canale 5 e con protagonisti degli ex concorrenti televisivi, poco acculturati, a cui i supplenti (disoccupati) della scuola avrebbero il compito di insegnare delle nozioni per non sfigurare in una futura gara di quiz: i diretti interessati, attraverso i forum di categoria, hanno già bollato l’iniziativa come ‘scandalosa’, dietro la quale vi sarebbe solo la squallida volontà di ‘spettacolarizzare un vero dramma’. Il riferimento è al taglio triennale di circa 85.000 cattedre deciso dal Governo. A rimanere senza lavoro sono e saranno un po’ meno, grazie ai pensionamenti. Ma ciò non toglie che la situazione rimane molto difficile, legata alle’esito delle sentenze dei giudici a cui, di volta in volta, risponde il Miur tramite atti legislativi approvati dalla maggioranza. Senza contare che masticheranno amaro anche quelli di ruolo quando scopriranno che i supplenti meglio classificati si aggiudicheranno, sembra, un premio in denaro equivalente a 10 anni di stipendio (quindi almeno 250.000 euro!).
Furioso il commento del Coordinamento precari scuola: “prima la politica riduce alla fame i precari della scuola, poi arriva il reality show che ha l’unico scopo di sfruttare la disperazione per denigrare i precari della scuola rendendoli fenomeni da baraccone. A noi non interessa chi sia l’ideatore di un simile contenitore, vorremmo solo ricordare a lui (o loro) che la dignità del personale docente precario della scuola, tanto più se disoccupato, non è in vendita e non verrà sacrificato – conclude il Cps – sull’altare del peggiore dei format televisivi”.
Parole simili vengono pronunciate da Maria Cristina Rossi, docente precaria intervistata da Rai3, che svela anche un retroscena: lo staff di Canale 5 avrebbe già “contattato la presidente del Comitati insegnanti precari chiedendogli nominativi per fare di provini: riteniamo questa decisione una vera mancanza di rispetto verso lavoratori che svolgono la professione di insegnante con dignità e forte senso del dovere”.
Ad alimentare la polemica c’è anche la Flc-Cgil, secondo cui il reality è “una vera, autentica, clamorosa vergogna, mentre il Governo declina ogni responsabilità nei confronti dei precari inseriti nelle graduatorie ad esaurimento, mentre Tremonti finge di non vedere la nostra ‘Operazione centomila’, con cui abbiamo dimostrato che ci sono i posti per assumere e che lo Stato addirittura risparmierebbe. E mentre la Gelmini continua la sua opera di distruzione dell’istruzione pubblica, contribuendo a scippare democrazia al nostro Paese”.

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Mediaset recluta docenti precari per un reality show: è polemica

Roma – E’ bufera su Mediaset: Canale 5 starebbe reclutando docenti precari rimasti senza lavoro dopo i tagli della Gelmini per un reality show in cui dovrebbero tenere a bada una classe di vip un po’ ignoranti da sottoporre a test in stile Invalsi. In palio dieci anni di stipendio. “Uno schiaffo morale”, alzano la voce i docenti. Orizzonte scuola denuncia: in questi giorni appare sempre piu’ spesso sui canali Mediaset una striscia pubblicitaria con la quale il casting comunica di essere alla ricerca di docenti precari.

Di che si tratta? “Siamo andati ad indagare ed abbiamo scoperto che sarebbe intenzione delle reti Mediaset la messa in onda di un reality show nel quale vengano coinvolti anche i docenti precari. Ci sono gia’ indiscrezioni sui conduttori: Nicola Savino e Barbara d’Urso, quest’ultima, addirittura, nei panni della preside”. In cosa consisterebbe questo programma? “Il cast sarebbe formato da ex concorrenti tra i piu’ somari della storia dei reality nei panni di studenti e docenti precari nei panni di insegnanti che avranno il compito di preparare i vip ad affrontare una gara di quiz”. I precari dovranno essere disoccupati (di questi tempi non ci pare una rarita’) e, se selezionati, avranno 10 anni di stipendio. E c’e’ chi urla allo scandalo come la Flc Cgil: “E’ una vera, autentica, clamorosa vergogna”.

“Dopo le offese da parte del premier- continua la Cgil- alla scuola statale, l’offesa da parte delle sue reti a lavoratrici e lavoratori precari, che hanno contribuito finora ad assicurare il diritto all’istruzione, sotto costante attacco da parte di quelle istituzioni che dovrebbero invece garantirlo”. I precari del Cps (Coordinamento precari scuola) hanno cominciato a far girare una mail per “boicottare” il programma.

“Sul momento, siamo stati favorevolmente colpiti dall’idea che si volesse fare una trasmissione che desse voce ai precari della scuola- spiegano gli insegnanti- Finalmente! E, invece, l’amara sorpresa: apprendiamo con rabbia e sgomento che l’idea e’ quella di mandare in onda un reality show nel quale saranno coinvolti anche i docenti precari. Insomma prima la politica riduce alla fame i precari della scuola, poi arriva il reality show che ha l’unico scopo di sfruttare la disperazione per denigrare i precari della scuola rendendoli fenomeni da baraccone. A noi non interessa chi sia l’ideatore di un simile contenitore, vorremmo solo ricordare a lui (o loro) che la dignita’ del personale docente precario della scuola, tanto piu’ se disoccupato, non e’ in vendita e non verra’ sacrificato sull’altare del peggiore dei format televisivi”. (DIRE)

Da Redattore sociale

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“Il reality con i precari diventa un caso”, di Lorenzo Salvia

ROMA— «Sei un insegnante precario della scuola? Sei disoccupato? Vuoi rimetterti in gioco e fare qualcosa di diverso? Contattaci, puoi vincere dieci anni di stipendio» . Lo spot gira sulle reti Mediaset, fascia oraria del mattino quando davanti alla tv ci sono tanti disoccupati. Ed è l’invito ai provini di «Non è mai troppo tardi» , il nuovo reality che andrà in onda su Canale 5. Il titolo (ancora provvisorio) è proprio lo stesso del vecchio programma del maestro Manzi che negli anni 60, con il sostegno del ministero della Pubblica istruzione, insegnò l’italiano a tante persone che non erano andate a scuola. Ma quella era un’altra Italia e questa è tutta un’altra storia. I nomi dei conduttori non sono ancora ufficiali ma dovrebbero essere Alfonso Signorini, direttore di Chi, e Federica Panicucci, dopo la rinuncia di Nicola Savino e Barbara D’Urso. A partecipare saranno i concorrenti dei vecchi reality Mediaset, scelti fra i più somari, quelli che con i loro strafalcioni hanno fatto la fortuna della Gialappa’s. E se qui c’è l’imbarazzo della scelta lo stesso problema ci potrebbe essere per i precari della scuola che in Italia sono quasi mezzo milione. Gli «insegnanti che si vogliono rimettere in gioco» dovranno preparare le vecchie glorie ad un quiz. Ma mentre per i vip l’obiettivo è arrivare primi per gli insegnanti l’importante è partecipare: chi viene selezionato incassa in un colpo solo 150 mila euro, dieci anni di stipendio come ricorda crudelmente lo spot. Naturalmente i precari non l’hanno presa bene. Questi sono giorni difficili per loro, dopo la grande manifestazione di sabato scorso e la valanga di ricorsi degli ultimi mesi che il governo sta cercando di arginare. La rabbia circolava da qualche giorno su internet dopo l’appello di Brunello Arborio, fondatore del Forum precari scuola: «Prima il governo mette gli insegnanti in mezzo alla strada con i tagli agli organici poi le televisioni della famiglia del premier sfruttano la loro disperazione con la solita lotteria della fortuna» . È lo stesso ragionamento di Francesca Puglisi, responsabile scuola del Pd: «Il governo ignora i precari e loro diventano persino fenomeni da baraccone degli show, una vergogna» . Critiche anche dall’Italia dei valori con Felice Belisario: «Il berlusconismo taglia i fondi a scuola, università e cultura per ridurre gli operatori di questi settori a prostituirsi moralmente per un tozzo di pane» . Mentre il segretario della Flc Ggil, Domenico Pantaleo, giudica «incomprensibile che mentre Tremonti e Gelmini licenziano i precari si realizzi un programma che spettacolarizza il loro dramma» . Esploso il caso, Mediaset valuta il da farsi, ed è possibile che il programma venga rinviato. Solo a fine giornata il gruppo prende una posizione ufficiale (e prudente) con il direttore di Canale 5 Massimo Donelli: «Trovo quantomeno singolare che si faccia il processo a un programma non ancora andato in onda e che fin qui è solo uno fra i tanti progetti sperimentali ai quali stiamo lavorando» . Donelli dice che l’obiettivo è proprio «valorizzare una professione che è troppo spesso sottovalutata» . Il tutto coinvolgendo «insegnanti preparati e disposti a colmare, in una dimensione insieme seria e ludica, le lacune degli alunni— star» . Frenata e mano tesa, dunque. Ma i precari non si fidano. Dice ancora Arborio, il professore che ha lanciato l’allarme: «Magari faranno come a Forum» . E cioè? «Finti insegnanti figuranti che parleranno bene della riforma Gelmini, oppure che infilano un errore dopo l’altro per dipingerci come una massa di ignoranti e preparare il terreno ad altri tagli» .

Il Corriere della Sera 12.04.11