Giorno: 11 Aprile 2011

"I poteri sudditi", di Nadia Urbinati

Dalla giustizia alla costituzione: tutto deve essere a disposizione di chi vuole avere potere supremo. Le regole del gioco le fa il giocatore forte altrimenti la sua forza non può vincere. La legge della natura delle cose contro le norme della giustizia: la forza del più forte contro quella della legge. Una storia che si ripete da secoli ma che ogni volta che riappare sembra nuova, inedita e diversa. Le recentissime esternazioni del presidente del Consiglio sono un florilegio da manuale sul rischioso cammino nel quale una democrazia si immette quando consente a un cittadino che ha acquistato già troppo potere economico e mediatico di coprire incarichi di governo. Il rischio si sta dimostrando fatale, soprattutto perché viviamo nell´era della audience leadership, dove la propaganda viaggia non più attraverso partiti strutturati ma invece il fluido mondo delle immagini e delle opinioni dette e non falsificabili. Antico e moderno si uniscono tuttavia, poiché nonostante la forma mediatica e da gossip con la quale si alimenta il plebiscitarismo di oggi, la sostanza e la tentazione restano le …

Bersani accusa: «La moratoria nucleare è un inganno», di Simone Collini

A testa bassa verso le amministrative di maggio, ma senza sottovalutare l`importanza dei referendum di giugno. Pier Luigi Bersani ha avviato in questo fine settimana la campagna elettorale per le prossime chiamate alle urne. Già dalle prime tappe in Lombardia (venerdì) ed Emilia Romagna (sabato), si intuisce che il leader del Pd intende giocare la partita su un doppio binario. Anche quando andrà a sostenere un candidato sindaco (lunedì a Napoli al fianco di Mario Morcone) punterà il dito sul fallimento della destra alla prova del governo. E anche la campagna d`affissione che partirà a breve avrà come slogan comune in tutt`Italia «un voto per la tua città e per il Paese». Ma Bersani intende approfittare di questo tour elettorale anche per tenere alta l`attenzione sui referendum contro il nucleare, la privatizzazione dell`acqua, il legittimo impedimento. La vera sfida al voto di metà giugno, che non solo arriva in giornate già vacanziere ma viene anche dopo le due tornate elettorali di metà maggio e di fine maggio (per i comuni che vanno al ballottaggio), sarà …

"Il paese dei camaleonti", di Gad Lerner

Di fronte a Sarkozy e alla Merkel in camicia verde, i camaleonti della destra italiana reagiscono cambiando colore: si appellano ai principi della Ue che fino a ieri dileggiavano, nelle campagne contro la moneta unica e gli “euroburocrati” di Bruxelles. Per colmo d´ironia la circolare diramata dal ministro degli Interni francese Guéant, allo scopo di bloccare l´accesso oltralpe dei tunisini dotati di permesso di soggiorno temporaneo in Italia, sembra fotocopiata da certe “ordinanze antisbandati” frutto della creatività di vari sindaci leghisti e dello stesso Maroni. Le ultime a poterne criticare la mancanza di carità sono dunque le sbiadite camicie verdi nostrane, esposte all´insofferenza di una base che avevano illuso con la retorica dei “respingimenti” e l´ignominia del fora di ball. I tedeschi, invece, come al solito si rivelano ferrati nel conteggio delle cifre: difficile ignorare le decine di milioni di euro già oggi stanziati dalla Ue a sostegno dell´accoglienza dei disperati del mare. Vero è che i fondi comunitari non basteranno se gli sbarchi dal Nordafrica dovessero continuare al ritmo attuale. Ma intanto a Berlino …

"Cercasi politica disperatamente", di Daniele Marini

I temi per il rilancio dell’economia da troppo tempo latitano nell’agenda politica nazionale. Soprattutto in una fase, lunga, di grande incertezza, le imprese si muovono in una condizione schizofrenica. Da un lato, le economie internazionali e i mercati emergenti viaggiano a velocità crescenti. È sufficiente rinviare alle ultime previsioni dell’Fmi per ricavare un quadro complessivo: agli affermati Bric (Brasile, Russia, India e Cina) si stanno affiancando altri Paesi del Far East asiatico (Vietnam, Cambogia) caratterizzati da performance elevate. Tant’è che la Cina sta delocalizzando in Vietnam. Dall’altro lato, il nostro Paese permane fanalino di coda in un continente europeo segnato da bassa crescita. Certo, abbiamo retto meglio di altri alla bufera internazionale, grazie anche all’azione dell’esecutivo. Ma a quell’azione di difesa sono seguiti solo pochi annunci di interventi per un attacco. Nulla di più. Le imprese sono all’interno di questa morsa: la velocità (di realizzazioni, di crescita) al di fuori dei nostri confini, l’immobilismo e l’incertezza in casa. Se a questo sommiamo una domanda interna che non cresce, l’incertezza che le vicende del Nord Africa …