Ghizzoni: “Classi sovraffollate e l’impossibilità per gli studenti di procedere nell’indirizzo prescelto: diretta conseguenza del draconiano taglio agli organici imposto dal ministro”. L’on. Manuela Ghizzoni punta il dito contro i tagli alla scuola pubblica che mettono a rischio l’indirizzo di biotecnologie all’Istituto Leonardo Da Vinci di Carpi. Ecco la sua dichiarazione
«Non può non essere accolta la richiesta proveniente dal consiglio d’istituto del Leonardo Da Vinci di Carpi se si hanno a cuore le esigenze formative dei nostri ragazzi e la crescita sociale ed economica del territorio.
Purtroppo i nodi vengono al pettine: riforme cosiddette “epocali” senza le adeguate risorse non se ne sono mai viste, a meno che l’Esecutivo non sia in grado di fare miracoli, cosa di cui ci permettiamo di dubitare.
Quanto accadrà al Da Vinci di Carpi – classi prime sovraffollate e l’impossibilità per gli studenti di procedere nell’indirizzo prescelto – é un tratto distintivo del destino di molti istituti superiori ed é diretta conseguenza del draconiano taglio agli organici imposto dal ministro Gelmini nella manovra estiva del 2008: 87 mila posti di docente a livello nazionale, da cancellare in tre anni. Di quel piano di tagli – quello sí epocale – resta da attuare la terza tranche, di ben 19400 posti. L’effetto é che sull’organico di diritto del prossimo anno la regione Emilia-Romagna perde 881 docenti, di cui 137 nella provincia di Modena.
Di questi, 70 cattedre sono nelle scuole superiori, a fronte però di un sensibile aumento della popolazione studentesca (382 studenti in più nelle prime classi). Ecco spiegati i motivi del diniego dell’ufficio scolastico provinciale alle richieste di buon senso proveniente dal consiglio dell’Istituto Leonardo, tutte tese al miglioramento della didattica e alle esigenze di apprendimento dei ragazzi: fare cassa ai danni della scuola pubblica e del diritto allo studio dei nostri giovani».