Giorno: 7 Aprile 2011

"La smettano di chiedere soldi vogliono solo screditare il governo", di Alberto Custodero

Il ministro dell´Istruzione Mariastella Gelmini: episodi simili in molti istituti per far credere che affamiamo i ragazzi. Alcuni dirigenti scolastici sanno amministrare bene, altri no e cercano di incolpare noi delle loro mancanze. «Sono contraria ai contributi chiesti ai genitori per le spese di funzionamento delle scuole. Oggi i soldi ci sono e chi se li fa dare dalle famiglie lo fa per attaccare il governo». Il ministro dell´Istruzione Mariastella Gelmini si dice «depressa e frustrata» da mesi di accuse di aver tagliato i fondi alla scuola. E ora vede nei presidi che in molte regioni d´Italia chiedono i contributi volontari ai genitori (addirittura rendendoli “obbligatori” come alla D´Azeglio di Torino), un attacco politico. Scusi ministro, ma a Torino la preside chiede il contributo alle famiglie perché è rimasta con 4 mila euro in cassa. E le famiglie appartengono alla borghesia della città, potenziali elettori del centrodestra. Come fa a vedere in tutto questo “un attacco al governo”? «Non conosco nel merito il caso di Torino, però la richiesta da parte dei presidi di contributi …

"Fare di tutto per ritrovare l'unità", di Pietro Spataro

Le divisioni tra i sindacati ci sono, è inutile nascondercelo. Ci sono a livello nazionale per quella serie di contratti separati che hanno provocato brutte ferite, e ci sono a Bologna dove gli insulti per l’accordo alla Fiera sono andati oltre ogni ragionevole misura. Insomma:le tensioni sono forti e ci vorrà tempo e pazienza per superarle. Ma nonostante tutto questo, la scelta della Cgil di festeggiare da sola il Primo Maggio ci sembra un errore. Senza entrare nel merito delle questioni, sulle quali torti e ragioni avranno modo di chiarirsi, siamo convinti che il valore dell’unità in un giorno come quello sia un bene supremo dapreservare.Nonera mai accaduto infatti, né a Bologna né altrove, che si arrivasse a tanto, anche nei momentipiù duri e difficili della vita del sindacato italiano. La Festa del Lavoro è la festa di tutti i lavoratori, è il simbolo della battaglia per la dignità e i diritti, è in qualche modo il cuore dell’articolo 1 della Costituzione: l’Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro. Decidere di festeggiarla in modo …

"Bocciate le università on line. Pochi prof, didattica scarsa", di Alessandra Migliozzi

Ricerca e laboratori non esistono. Dubbi anche sui contratti. Pagella negativa per le università telematiche italiane. Negli anni il sistema ha registrato miglioramenti, ma le ombre (pesanti) restano. E dopo lo stop voluto dall’ex ministro Mussi alla loro proliferazione (ci sono 11 strutture, oltre il 10% del totale delle università) si attende ancora il decreto che deve rimettere mano ai requisiti da imporre a queste realtà che, pur essendo numerose, raccolgono poco più dell’1% degli iscritti nazionali. A fare il punto della situazione è il Cnvsu, Comitato nazionale di valutazione del sistema universitario. L’organismo, che ora ha lasciato il posto alla nuova Agenzia nazionale di valutazione, prima di chiudere i battenti ha fatto le ultime ispezioni negli atenei on line confermando i problemi già denunciati in passato. Problemi di cui il ministro Gelmini è stato messo al corrente con una dura lettera in cui gli esperti chiedono un «intervento normativo». Molte di queste realtà, infatti (con i dovuti distinguo), si reggono su un organico di ruolo ridotto al lumicino, con le lezioni affidate prettamente a …

"Lo show rinviato", di Natalia Aspesi

Si sa che quando quegli avvocati sorridono sprezzanti dalla televisione, la realtà e la verità si disperdono nel martellamento dell´avversario con cavilli, fantasie, svillanamenti, sragionamenti. Si sa che ovunque arrivi tutto festoso e spietato l´illustre imputato in veste di premier, là la laida barzelletta imbratta la riunione di sindaci con fascia tricolore, là la favola di fare, di un´isola stremata, una opulenta Las Vegas, ne avvilisce il reale stato di disperazione e abbandono, là, cioè ovunque, dove l´ossessione per le donne lo spinge al buffetto, al sondaggino, al sorrisone, al complimento, all´offesa, al bunga bunga, si estende la cupa malinconia, la stanca consapevolezza che il primo ministro stia più al telefono con una folla di vivaci signorine che con i suoi ministri o i suoi colleghi stranieri, malgrado quel che sta succedendo qui e nel mondo. Fuori, sotto un cielo azzurro da scampagnata, c´era un intrecciarsi non aggressivo di poliziotti rassegnati con scudo antisommossa, sparuti gruppetti fintamente litigiosi per compiacere le tivu, pro o contro l´imputato, con magliette e cartelli; e tra il cafferino al …

Senato, arriva il "processo lungo" Camera, battaglia sulla prescrizione breve", di Carmelo Lo Papa

Ostruzionismo pd. La corrente di Alemanno: nostro voto a rischio. Il Pdl attacca Fini Bersani: “Guerra alla Lega” Seduta notturna a Montecitorio. Prescrizione breve alla Camera, processo lunghissimo al Senato. Il Parlamento stretto nella tenaglia delle leggi ad personam. Assalto finale della maggioranza per fermare magistrati e processi al premier, nel giorno in cui a Milano comincia quello sul Rubygate. A Montecitorio solo in serata prende il via la maratona sul ddl che più preme a Pdl e Lega: la prescrizione breve, destinata a tranciare due dei quattro processi a carico di Berlusconi. Per mezza giornata l´opposizione era riuscita a inchiodare l´aula con tre ore di ostruzionismo sul processo verbale. Ma è a Palazzo Madama che si consuma l´accelerazione inattesa. In commissione Giustizia viene approvato l´emendamento del capogruppo Pdl, Franco Mugnai, al ddl leghista sul “giudizio abbreviato” che allunga di fatto senza limiti il processo. Perché consente alla difesa di presentare elenchi di testi “infiniti”, prolungando così i procedimenti fino all´inevitabile prescrizione. Non solo. Prevede che una sentenza passata in giudicato non possa più considerarsi …

"Salta anche l'indirizzo musicale. L'aveva lanciato la Gelmini", di Paola Benedetta Manca

Era una delle poche innovazioni ma il progetto è sfumato. Motivo, manca il personale, decimato dal ministro. Ma la classe c’era già, con 34 alunni. Era una delle poche innovazioni della Riforma Gelmini che poteva consolare il mondo della scuola dei tanti tagli e disagi: stiamo parlando della possibilità di attivare indirizzi musicali, coreutici e artistici. Anche a Modena, l’apertura (a settembre) del Liceo Musicale all’Istituto Sigonio era attesa con ansia. Mail progetto è sfumato. Lo ha fatto sapere, ieri, il Ministero che non ha autorizzato l’attivazione dell’indirizzo. La ragione è la carenza di organico: mancano gli insegnanti per l’avvio delle lezioni. A Modena, però, la classe per l’indirizzo musicale era già stata formata. Gli iscritti erano 34. Anzi, visto che erano arrivate più domande rispetto ai posti disponibili, erano state fatte addirittura delle selezioni. Tutto inutilmente. Ragazzi e genitori rimarranno con un pugno di mosche. «Il Governo ha tradito le attese del territorio, chiediamo un ripensamento » commenta l’assessore provinciale all’Istruzione Elena Malaguti che aggiunge: «Riteniamo questa decisione fortemente penalizzante e lesiva di un …

"400 dollari per morire", di Adriano Sofri

I corpi degli umani annegati galleggiano presto. Anche quelli dei bambini, delle donne. Anche quelli vestiti, se hanno addosso vestiti da poco. È il modo più facile per imparare il mare, fare il morto. Alcuni sono scampati perfino al deserto così, facendo il morto. Avvistati dall´alto degli elicotteri e degli aerei, “non sollevano il braccio”, dicono i soccorritori. Non fanno il morto, sono morti, a centinaia. Si sono aggiunti alle migliaia cui il Mediterraneo dei nostri anni fa da fossa comune. Senza un segno che distingua un profugo da un clandestino, che distingua le ossa di uno dalle infinite altre che la morte semina in mare e in terra. Sono venuti da lontano, all´appuntamento con l´ultimo mare – in vista di tante isole felici, di tanti solidi bastimenti. Hanno un´intera mappa di violenze, persecuzioni, carestie, tatuata addosso: Somalia, Eritrea, Etiopia, Darfur, Ciad, Nigeria, Costa d´Avorio… Sono eroi, dell´eroismo che si misura sul numero di guerre dalle quali si è fuggiti, sulle frontiere attraversate e il dazio pagato ai predoni che le presidiano. In Libia avevano …