Mese: Marzo 2011

A Lampedusa 1200 migranti in 24 ore

Lite sulla “dote” per chi rimpatria Sono 1.227 i migranti sbarcati nelle ultime 24 ore a Lampedusa. Tra questi sono compresi i 284 profughi eritrei ed etiopi, tra cui 80 donne e 12 minori, che si trovavano su un barcone proveniente dalla Libia e che sono arrivati attorno alle 4 della scorsa notte a Linosa. Fa discutere, intanto, la proposta di Frattini sul bonus anti-immigrati. Duemilacinquecento dollari per chi decide, volontariamente, di rimpatriare. Una “dote”, che nelle intenzioni del ministro Frattini sarebbe rimborsata con i fondi europei, che permetterebbe di snellire i flussi verso l’Italia, ma che gli alleati di governo, in primis la Lega, sembrano intenzionati a bocciare. «L’Oim, l’organizzazione delle migrazioni, dà una dote di 1.500 dollari. Noi possiamo superare questo importo, fino a 2.000 o magari 2.500 dollari, dando così la possibilità di creare le condizioni per un rientro di migliaia di persone» è la proposta di Frattini, di ritorno dalla missione tunisina con il collega Maroni. «Il modo migliore per favorire le transizioni democratiche è sostenerne il rilancio economico», dice il …

"Berlusconi testimonial al negativo per la TV pubblica tedesca. E da noi?", di Gianni Rossi

E’ ancora lontano il Primo di Aprile, eppure in Germania hanno preparato un bello scherzetto al nostro presidente del consiglio Berlusconi (quello che faceva “Buh alla Merkel da dietro una colonna o che la faceva aspettare, perché impegnato al telefonino), alla vigilia delle importantissime elezioni regionali di questa settimana nel Baden-Würtenberg, Renania Palatinato e Sassonia- Anhalt. Si tratta della campagna promozionale, organizzata dalla Serviceplan di Berlino, per conto delle due reti pubbliche radiotelevisive ARD e ZDF, a favore del canone di abbonamento (circa 216 euro l’anno, tra i più alti in Europa, il doppio della RAI), che, utilizzando la foto di un Berlusconi sorridente senza mezzi termini proclama: “Una democrazia è tanto forte come i suoi media”. E poi spiega che: “La Germania ha un panorama televisivo tra i più ricchi e variegati al mondo. Siamo noi tutti che lo rendiamo possibile grazie al canone che paghiamo. Una democrazia funziona non solo quando ci sono elezioni libere, ma anche quando i media non sono sottomessi al potere politico”. Altro che l’Italia, dove il presidente del …

«Scuola: rischio ricorsi a valanga», di Gianni Trovati

Sull’organizzazione della scuola rischia di abbattersi un nuovo diluvio di ricorsi. A scatenarlo è la sentenza del Tribunale di Genova, che ha riconosciuto un risarcimento pari a 15 mesi di stipendio più gli interessi a un gruppo di precari con incarichi annuali per tre anni consecutivi. La pronuncia apre un varco nella disciplina speciale della scuola (legge 124/1999), che per le «particolari esigenze» del settore consente queste reiterazioni degli incarichi a tempo determinato, ma sul tavolo dei giudici genovesi pende la partita con la direttiva Ue che non le permette; e il varco va sfruttato subito, dal momento che a fine anno l’introduzione dei termini brevi per le impugnazioni prevista dal collegato lavoro farebbe crollare le chance dei ricorrenti. Proprio per questo, alcune organizzazioni sindacali stanno spingendo per contenziosi seriali, e in coda si potrebbero affollare i 150mila insegnanti precari che ogni anno ricevono incarichi di questo tipo. Il pericolo è concreto perché la sentenza di Genova ha un precedente, ancora più pesante: il Tribunale di Siena (sentenza 699/2009 del 27 settembre 2010) non si …

"Il ministro e la battuta sui Bronzi La Calabria contro il «leghista» Galan", di Gian Antonio Stella

Giù le mani dai bronzi di Riace!» . È bastato che buttasse lì il dubbio se sia sempre opportuno lasciare lì sul posto i tesori ritrovati, scegliendo c o m e esempio (ahi…) le statue elleniche, e il neoministro alla Cultura Giancarlo Galan è stato investito da un fitto lancio di missili terra-aria calabresi. L’accusa più infida: leghista! A lui, che coi leghisti ci litiga da sempre. La polemica anti-padana, in realtà, non tocca solo le splendide sculture quasi certamente appartenenti all’arte greca del V secolo a. C. Bastava leggere ieri mattina sul Tempo l’acido commento alle parole con cui Galan aveva sostenuto che «solo l’Italia ha due Festival del Cinema. In Francia c’è Cannes, in Germania quello di Berlino, in Svizzera soltanto Locarno. Venezia è il Festival del cinema più antico del mondo, è e sarà l’unico in Italia» . Non l’avesse mai detto! «Donchischiotte che va alla guerra con lo spadone tagliateste» . «Generale che fa bum col cannone ma sbaglia mira e sventra tutti» . «Nerboruto» . «P a d a n …

"Gran confusione nei cieli d'Europa", di Eugenio Scalfari

I giornali di tutto il mondo, i nostri compresi, scrivono da giorni che c´è grande confusione. Lo dicono anche i governi, gli stati maggiori delle varie forze armate, i politici e le persone interrogate per strada. C´è grande confusione sulla guerra di Libia, sulle sollevazioni africane e mediorientali (alle quali proprio in queste ore si sono aggiunte la Siria e la Giordania), sull´uso del nucleare, sui debiti sovrani, sugli schieramenti internazionali, sui flussi migratori. I grandi paesi emergenti, Cina India Brasile Russia Sudafrica, cominciano ad elaborare una posizione politica comune che sia alternativa a quella dell´occidente, cioè del Nord- America. L´Europa, come sempre, è divisa in due, forse in tre se non addirittura in quattro pezzi. Divisa su tutto: sul caso Gheddafi, sull´immigrazione, sull´energia atomica, sull´economia. Ma c´è grande confusione anche sui concetti che sembravano chiari, sul significato di parole che sembravano univoche, su valori che sembravano condivisi: il fondamento della morale, il pacifismo, la democrazia, la dignità della donna. Perfino la libertà. Perfino l´eguaglianza. Perfino i diritti e i doveri. Si direbbe che, quasi …

Roma, in 400mila contro il nucleare e per l'acqua

In piazza per l’acqua pubblica, contro il nucleare. Per «il diritto alla vita, che passerà anche per i referendum del 12 e 13 giugno». Oggi a Roma è sfilato il popolo dei ‘beni comuni’. Trecentomila, secondo gli organizzatori, i partecipanti al corteo promosso dal Comitato referendario ‘Due sì per l’acqua pubblica’ in favore della gestione pubblica del settore idrico. Una manifestazione dal volto civico con in prima linea associazioni, movimenti e cittadini e in cui le istanze pacifiste hanno trovato larga eco nello slogan «No alla nuova guerra del petrolio». Oltre 200 gli autobus arrivati per l’occasione da tutta Italia. «I cittadini – spiega Ciro Pesacane, del Comitato – si sono autotassati e li hanno affittati a loro spese. Vogliono l’acqua e il sole, mica la luna». In testa al corteo spiccano i gonfaloni di diversi comuni e provincie d’Italia, da Capannori, in provincia di Lucca, a Cagliari, passando per Aprilia vicino Latina. E le bandiere azzurre del comitato si alternano a quelle arcobaleno, di Legambiente, Arci, Emergency, Wwf e di diversi sindacati. «Siamo qui …

Greenpeace: «A Fukushima radioattività pari a Chernobyl»

Uno studio commissionato dalla sezione tedesca di Greenpeace a Helmut Hirsch, esperto di sicurezza nucleare, sostiene che l’incidente alla centrale giapponese di Fukushima «ha già rilasciato un tale livello di radioattività da essere classificato di livello 7, secondo l’International Nuclear Event Scale (Ines)». È il livello massimo di gravità per gli incidenti nucleari, raggiunto in precedenza solo durante l’incidente a Chernobyl del 1986. Lo comunica Greenpeace, secondo cui «lo studio del Dr. Hirsch, che si basa sui dati pubblicati dall’Agenzia Governativa Francese per la Protezione da Radiazioni (Irsn) e dall’Istituto Centrale di Meteorologia Austriaco (Zamg), ha rilevato che la quantità totale di radionuclidi di iodio-131 e cesio-137, rilasciata a Fukushima tra l’11 e il 13 marzo 2011, equivale al triplo del valore minimo per classificare un incidente come livello 7 nella scala Ines». Greenpeace ha inviato in Giappone un gruppo di esperti che da oggi inizieranno a monitorare i livelli di contaminazione radioattiva intorno alla zona di evacuazione per valutare la reale portata di rischio per la popolazione locale. «Fin dall’inizio della crisi nucleare a …