Mese: Marzo 2011

Elezioni, no a talk show Rai: censura maggioranza

Niente talk show sulle reti Rai durante il periodo di par condicio in vista delle elezioni amministrative del 15 e 16 maggio. Questo pianifica la maggioranza in commissione di Vigilanza Rai che – secondo indiscrezioni rilanciate dalle agenzie – ha presentato oggi un emendamento alla bozza di regolamento per le trasmissioni radiotelevisive predisposta dal presidente Sergio Zavoli. I talk show verrebbero equiparati alle tribune politiche. L’emendamento porta la firma di Pdl, Lega Nord e Responsabili e sarà discusso in commissione, chiamata nel giro di pochi giorni a predisporre il regolamento definitivo. La proposta della maggioranza riproporrebbe il meccanismo dello scorso anno in occasione della tornata elettorale per le regionali, quando il regolamento della par condicio fermò i talk show sulle reti Rai. Indiscrezioni dicono che contrariamente al testo Zavoli, che tiene conto della frammentazione del voto (si tratta di amministrative che coinvolgono meno di un quarto dell’elettorato) e dunque affida alle testate regionali Rai i programmi di comunicazione politica, la maggioranza vorrebbe ‘trasferirè in chiave nazionale l’intera materia, «Tutti i programmi di informazione – riferisce …

ll PD a Lampedusa: "Qui è una polveriera"

Livia Turco, presidente Forum Immigrazione e Politiche sociali visita l’isola: “Le immagini ritrasmesse dalle televisioni non danno minimamente l’idea di quello che sta realmente accadendo sull’isola. La presenza dello Stato consiste in due medici, due infermieri, tre bagni ed un pasto fatto di una bottiglia d’acqua da dividersi in tre, un panino vuoto e un po’ di riso!” Bersani accusa: “Governo contraddittorio, dica cosa fare” “E’ una massa umana completamente abbandonata, persone trattate come cani. Le immagini ritrasmesse dalle televisioni non danno minimamente l’idea di quello che sta realmente accadendo sull’isola. La presenza dello Stato consiste in due medici, due infermieri, tre bagni ed un pasto fatto di una bottiglia d’acqua da dividersi in tre, un panino vuoto e un po’ di riso. Solo due i centri sull’isola per le identificazioni. Lampedusa è paralizzata e gli abitanti in grave difficoltà. Per fortuna ci sono i lampedusani e la Chiesa che si sono fatti carico della situazione e stanno affrontando con tanto coraggio questa vicenda, divenuta emergenziale per colpa di questo governo. E’ vergognoso. Lampedusa è …

«L'ateneo fa i conti con il blocco assunzioni», di Gianni Trovati

Il peggioramento dei bilanci porta a quota 16 il numero delle università condannate alla tagliola La priorità è far ripartire il reclutamento, ma chi potrà partecipare davvero al debutto delle nuove regole? Il peggioramento dei conti accademici e l`evoluzione della disciplina sulle assunzioni escludono sempre più atenei dalla partita. La spada di Damocle più minacciosa è quella del tetto alle spese di personale, che bloccano qualsiasi nuovo ingresso (di docenti o amministrativi) nelle università che dedicano alle buste paga più del 90% del fondo ordinario. Finora il problema è stato marginale, nel 2009 sono stati in sette gli atenei fuori regola, ma il peggioramento dei conti accademici e la dinamica “naturale” dei costi del personale complicano la questione: un rapido censimento fra le università mostra che nel 2010 le sedi condannate al blocca-assunzioni sono balzate a 16, in un gruppo che abbraccia anche università di primo piano come Roma Tor Vergata, Modena-Reggio Emilia, Bari e Trieste. Uno sforamento di massa, nonostante la fuga dalle cattedre partita per evitare la tagliola della liquidazione a rate, che …

Il PD pilastro per la riscossa del Paese. Sintesi relazione di Bersani alla Direzione nazionale PD

Il Pd propone una nuova riforma repubblicana e un nuovo patto sociale: un programma che ricostruisca il Paese dopo il fallimento del berlusconismo . L’Italia e la sua immagine nel mondo. Stiamo assistendo in questi giorni all’ennesimo alibi mediatico del governo Berlusconi incapace di affrontare i problemi reali per il Paese. Berlusconi partecipa ai vertici internazionali e lì sta in silenzio proprio perché non può dire nulla! Sugli sbarchi dei profughi a Lampedusa stiamo assistendo ad una nuova umiliazione dell’immagine del Paese. Esigiamo solidarietà e nello stesso tempo Maroni lancia precoci allarmi non reali. Altre volte l’Italia ha affrontato emergenze beh più grandi senza tutti questi allarmismi. Questa volta si è voluto enfatizzare il problema e non affrontarlo“Noi non minimizziamo – ha dichiarato Bersani – né sottovalutiamo le difficoltà ma non possiamo accettare la posizione di un governo che oscilla tra chi vuole dare soldi ai profughi per il rimpatrio e chi vorrebbe prenderli a sberle. O ci mettono la faccia e si assumono le responsabilità o non otteranno la nostra collaborazione. Questo governo usa …

""Terremoto, ricostruzione perfetta" finta aquilana in tv, bufera su Forum", di Giuseppe Caporale

Mediaset manda in onda una finta terremotata pagata 300 euro. Pagata per leggere un copione scritto dagli autori del programma Forum, condotto da Rita Dalla Chiesa su Canale 5. “L’Aquila è ricostruita”; “Ci sono case con giardini e garage”; “La vita è ricominciata”; chi si lamenta “lo fa per mangiare e dormire gratis”. Per questo “ringraziamo il presidente…” . “Il governo… “, precisa la conduttrice. Marina Villa, 50 anni, nella trasmissione di venerdì si dichiara “terremotata aquilana e commerciante di abiti da sposa” in separazione dal marito Gualtiero. Ed è lì in tv con il coniuge a discutere della separazione davanti al giudice del tribunale televisivo. Ma è tutto finto: lei non è dell’Aquila, non è commerciante, il vero marito è a casa a Popoli, il paesino abruzzese nel quale la coppia vive: si chiama Antonio Di Prata e con lei gestisce un’agenzia funebre. L’assessore alla Cultura dell’Aquila, Stefania Pezzopane, ha scritto una lettera a Rita Dalla Chiesa: “Nella sua trasmissione, persone che, mi risulta, non hanno nulla a che vedere con L’Aquila, hanno fatto …

"Franceschini lancia il patto delle opposizioni", di Giovanna Casadio

“Il Pd chiami i mille talenti italiani”. «Il Pd deve aprirsi, perché è sotto i nostri occhi che la fascia dei cosiddetti “aggiunti” si è ristretta, rischiamo di tornare alla vecchia somma di Ds e Margherita». Dario Franceschini lo dice a margine del seminario di Cortona. Lì, quarto appuntamento di Areadem – quella che una volta era la minoranza e che oggi fa asse con Bersani – il cattolico democratico Franceschini pone il problema. Offre un paio di proposte. La prima è quella di «un´assemblea dei mille talenti italiani», ovvero “una chiamata” della società civile, di intellettuali, insegnanti, ricercatori, economisti, imprenditori, sindacalisti, artisti, terzo settore: «Per ottenere idee e suggerimenti». I Democratici siano insomma in ascolto: aprano porte e finestre. Solo così «l´alleanza per la ricostruzione» davanti «alle macerie anche istituzionali che lascerà il berlusconismo» sarà davvero possibile. Un´alleanza che comincia – e questo è l´altra idea lanciata da Franceschini – con un «patto tra tutte le opposizioni anche in Parlamento». Sono due questioni che porrà sul tavolo della direzione, oggi. «È vero che Vendola, …

"Appalto ricco mi ci ficco. Scatole cinesi e parenti l’ultimo assalto alla Rai", di Natalia Lombardo

Operatori tv pagati in nero o sottopagati, offerte al ribasso che corrodono dove è più facile, sul costo del lavoro, con lavoratori iscritti all’Enpals e cancellati il giorno dopo. Sfruttamento e concorrenza sleale, persino con montatori pagati alla «cinese» a 4 euro l’ora, la metà di una baby sitter. Esiste un sottobosco nel quale i diritti dei lavoratori, i compensi dovuti e la legalità, a quanto lamentano con angoscia dall’interno di questo mondo, sono ormai argomenti cancellati. Si tratta della rete di società di produzione alla quale la Rai appalta circa l’80 per cento riprese televisive con troupes attrezzate, impianti luce, montaggio, trasporti. È su questi meccanismi che la Cgil-Slc, in un’alleanza con le imprese virtuose, i lavoratori, i sindacati e l’Enpals, cerca faticosamente di vigilare sulla correttezza delle procedure di appalto e come freno alle gare al ribasso, sollecitando anche la Rai a controllare con maggiore attenzione. Una battaglia portata avanti anche dal «Coordinamento lavoratori Broadcast», Clb: operatori di riprese, montatori, tecnici video-audio, che cercano di sensibilizzare chi deve promuovere i controlli. La tv …