Mese: Marzo 2011

"Nessuna legge su come morire", di Pierluigi Castagnetti

Nessuna legge è sempre meglio di una cattiva legge. Il dibattito sviluppatosi sui giornali in questi giorni, in attesa di quello che sta per aprirsi alla camera sul cosiddetto testamento biologico, mi ha confermato nella convinzione, che ho sempre avuto, che sul come morire sia bene non legiferare. Un mio fraterno amico, medico insigne e credente, mi disse un giorno: il mio testamento biologico è di una sola riga, ”Signore, sia fatta la tua volontà”. Ma non si può pretendere che tutti ragionino in tale modo. E, allora, si cerchi un terreno “laico”, accettabile da tutti e in linea con i principi costituzionali, affermando semplicemente un chiaro “no alla eutanasia e no all’accanimento terapeutico”. Di più non serve. La proposta di legge che arriva in aula alla camera invece finisce per ridurre allo spessore di una lamina sia il confine con l’eutanasia che quello con l’accanimento terapeutico. Al di là delle intenzioni che personalmente assumo come buone, il testo è la dimostrazione che più si cerca di combinare normativamente il valore della vita con quello …

"Sì al federalismo, Berlusconi con fazzoletto Lega", di Andrea Carugati

La fiducia numero 40, la più inutile di tutta la legislatura, passa a ora di cena. I leghisti sventolano le bandiere dei “popoli del Nord”, Berlusconi si mette addirittura un fazzoletto verde al taschino per suggellare l’intesa con l’alleato. 314 i sì, 291 i no, la maggioranza conferma di essere ancora in vita, ma di concreto non c’è nulla. Si votava solo una risoluzione della maggioranza, che approva la relazione di Calderoli sul federalismo municipale.Unpassaggio dovuto ma senza alcun effetto concreto. Già oggi il Consiglio dei ministri potrà dare l’ok definitivo al decreto sui Comuni,maavrebbe potuto farlo anche senza la fiducia, e addirittura senza alcun voto dell’aula. Bastava solo che il governo relazionasse alle Camere, dopo che il decreto era stato bocciato dalla Bicamerale per il federalismo il 3 febbraio. Tanto rumore per nulla, dunque. Ma la Lega ha imposto la prova di forza, ammaccata dal voto della Bicamerale, timorosa che la crisi di Berlusconi possa trascinare a fondo anche il federalismo. «Un giro di mattoni in più, siamo quasi al tetto», commenta soddisfatto Bossi, …

"Se la scuola decide di non bocciare più", di Lorenzo Salvia

L’annuncio in Austria per le superiori. I presidi italiani: buona idea, ma costa. Scena dal film «Notte prima degli esami» , due studenti ci scherzano sopra: «Hai tre possibilità per evitare la bocciatura. Uno, il buco dell’ozono si allarga e ci stermina tutti. Due, un meteorite gigante si schianta contro la casa di Martinelli (il professore di italiano detto carogna). Tre, studia che è meglio» . Dal prossimo anno a queste tre possibilità se ne potrebbe aggiungere un’altra: trasferirsi a Vienna. Il ministro austriaco dell’Istruzione ha annunciato l’intenzione di abolire le bocciature a partire dal 2012 per le scuole superiori. Il che non vuol dire tutti promossi e una bella estate di relax in regime di par condicio per secchioni e somari. Il ministro— la socialdemocratica Claudia Schmied — ha spiegato che la bocciatura andrebbe sostituita da corsi di recupero nelle materie in cui i ragazzi non hanno raggiunto la sufficienza. Ma a settembre nessuna notte prima degli esami: in ogni caso si passa all’anno successivo. Perché una proposta del genere? Il ministro dice che …

"In piazza il popolo tricolore per Scuola e Costituzione", di Mariagrazia Gerina

Stavolta il popolo che scende in piazza, a Roma e in tutta Italia, indosserà semplicemente il tricolore. «Verde, bianco e rosso, a tre bande verticali di eguali dimensioni», come recita l’articolo 12 della Costituzione. Sarà lei, che già campeggiava nei cortei viola del No-B Day, la protagonista, solenne e popolare, del 12 marzo, proclamato «C-Day», giornata della Costituzione. Da leggere, da portare in piazza, da regalare, da declamare. Da difendere dalle «randellate» del presidente del Consiglio. Perché a sessantaquattro anni dalla sua promulgazione è ancora lei la difesa più forte di tutto ciò che, essenziale per la democrazia, finisce sotto attacco. A cominciare dalla scuola pubblica. E per questo sarà una ventenne, Sofia Sabatino, della Rete degli studenti, a salire per prima sul palco di piazza del Popolo. In nome dei milioni di studenti, insegnanti, assistenti scolastici, offesi, in una sola battuta, dal premier. Quale migliore riparo anche per loro della Costituzione? «Difendere la scuola pubblica e difendere la Carta costituzionale è una sola battaglia», spiega Sofia, rilanciando a tutto il popolo del 12 marzo …

"Bondi si dimette. Forse. Chissà", di Il Polemista

Il ministro per i Beni culturali dichiara sulle pagine del Giornale la voglia di mollare. Silvio sa tutto, ci penserà lui . Il ministro della Cultura, Sandro Bondi, rassegnerà “presto” le dimissioni dal governo. “Caro Silvio, tempo per tornar indietro non v’è ne più…addio ministero, addio. Addio. Ora voglio dedicarmi al ruolo di senatore e alla poesia….va bene, va bene, come vuoi tu. Domani torno al ministero!” Dichiarando l’intenzione di dimettersi da ministro, Bondi ha davvero ha preso un abbaglio se pensava che fosse uno shock per i suoi colleghi e i suoi amici. Le dimissioni per ragioni personali e con le lacrimucce negli occhi per non essere stato consolato dalla maggioranza “puzzano di bruciato”. Anche perché è passato poco tempo dall’altro pianto ministeriale di Mara Carfagna che annunciava l’abbandono del dicastero prima di una telefonata del boss che rimetteva a posto tutto. Cosa farà Silvio per far cambiare idea al suo poeta romantico? Si strapperà i capelli o proporrà Apicella ai Beni Culturali? O molto più semplicemente gli dirà: tu da lì non ti …

"Il Pd denuncia la stretta sulle onlus", di Marco Mobili

Una semplificazione che vale una stangata per onlus, imprese edili ed enti pubblici. Con il via libera al federalismo municipale il governo modifica profondamente l’intero impianto dell’imposta di registro, prevedendo a partire dal 2014 due sole aliquote: 9% per i trasferimenti degli immobili in genere e 2% per quelli adibiti a prima casa. Ma nel riscrivere le regole, spiega Massimo Vannucci (Pd) e componente della commissione Bilancio della Camera, il decreto, con un semplice colpo di penna cancella «tutte le esenzioni e le agevolazioni tributarie anche se previste in leggi speciali», con il risultato che il peso dell’imposta di registro, in molti casi, scende dell’8 per cento. Basta scorrere il decreto istitutivo dell’imposta di registro (Dpr 131/86) per rendersi presto conto che, ad esempio, nel caso in cui le onlus (organizzazioni non lucrative di utilità sociale) dovessero acquistare beni per lo svolgimento della propria attività si vedranno applicare un imposta di registro del 9% sul valore del bene, rispetto all’attuale versamento in misura di 168 euro. Stesso trattamento, con stessa tariffa, per i trasferimenti di …

"Se l´istruzione per tutti diventa un bersaglio", di Stefano Rodotà

In pubblico, con toni veementi (esagitati?), il Presidente del Consiglio è andato all´attacco della scuola pubblica come luogo di cattivi maestri, dalla quale a buon diritto genitori liberi e pensosi vogliono tenere lontani i figli. Non è una novità. Per raccattare voti, Berlusconi non va mai troppo per il sottile. Ma una scuola allo stremo avrebbe meritato ben altra attenzione da parte del Presidente del Consiglio e della sua sempre fedele ministra dell´Istruzione (così ne avrebbe scritto Damon Runyon). Se una parola doveva venire, questa doveva essere di riconoscenza e rispetto per chi, in condizioni personali e ambientali sempre più difficili, svolge l´essenziale funzione della trasmissione del sapere e della formazione dei giovani. E anche di rispetto per gli studenti, ridotti nelle sue parole ad oggetti docilmente manipolabili, e che invece hanno mostrato di essere tutt´altro che inclini all´indottrinamento, di possedere sapere critico. Ma è proprio il sapere critico che inquieta, che turba il disegno di una scuola tutta e solo votata alla “formazione al settore produttivo”(queste le larghe vedute del Governo). La scuola pubblica …