"Catalogo degli orrori da Brunetta a Bossi", di Giuseppe Civati e Ernesto Maria Ruffini
Catalogo degli orrori da Brunetta a Bossi. Gli autori del libro sugli attacchi alla Costituzione presentano alcune delle più significative perle. Dai discorsi di Berlusconi e dei suoi fedelissimi. Si fa un gran parlare della necessità e dell’urgenza di riformare la Costituzione, per aggiornarla ai tempi nuovi. La verità è che dalla destra di governo provengono da anni, più che proposte di riforma compiute e ragionevoli, attacchi violentissimi alle ragioni profonde contenute nella Carta. Partiamo da Tremonti, secondo cui «se non cambi la Costituzione si blocca tutto» (13 giugno 2010), mentre per Sandro Bondi: «rifugiarsi ancora un volta dietro l’idolatria della Costituzione e la propaganda non serve all’Italia» (9 giugno 2010). Sull’art. 1, Renato Brunetta, con il suo proverbiale equilibrio, ha affermato che «stabilire che l’Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro non significa assolutamente nulla» ( 2 gennaio 2010). Sull’art. 3, quello che ci ricorda come tutti i cittadini siano uguali davanti alla legge, l’affermazione di orwelliana memoria con cui Berlusconi ha orgogliosamente rivendicato che «la legge è uguale per tutti, ma per …