Mese: Marzo 2011

"L'inverno della democrazia", di Fabio Luppino

Per Gelmini e Berlusconi il 12 marzo è scesa in piazza la sinistra al cachemire. Quelli che mandano i figli alle paritarie e si sgolano falsamente per la scuola pubblica. Non sono italiani, né per l’una né per l’altro. Semmai gente da usare per l’opposizione. È l’ormai proverbiale disprezzo per i governati, ridotti a sudditi da una politica sterzata contro di essi. Mariastella sembra Maria Antonietta, quella dei pasticcini: si fece una rivoluzione per rovesciare il monarca autoritario e la sua regina. La democrazia non la prevede. Ma la democrazia pretende il rispetto delle regole e dei suoi valori. Gelmini e Berlusconi vivono con disagio le une e gli altri. Non credono che si possa sacrificare un sabato pomeriggio per sostenere la Costituzione e la scuola pubblica. E chi lo fa è un ipocrita, falso. Berlusconi governa per tutelare se stesso, Gelmini sta riducendo la scuola ad un cumulo di macerie culturali, sta incrementando i drammi familiari, di insegnanti, italiani, cacciati dal mondo del lavoro (ma dice che sono sempre troppi). Come Marchionne, peggio di …

"Altro che generazione mille euro, il primo impiego ne vale appena 800", di Francesca Barbieri

Dimenticate la generazione mille euro. Oggi la busta paga di un giovane al primo impiego è ben più leggera: 823 euro netti al mese. Giusti giusti per pagarsi l’affitto di un monolocale nel centro di una grande città o per vivere in qualche metro in più in periferia. Con mamma e papà che continuano a fare da sponsor per far quadrare i conti a fine mese. Il centro studi Datagiovani ha passato ai raggi x 313mila under 30 al primo impiego (e che lavorano da non più di un anno) per tratteggiare il quadro degli stipendi medi delle new entry sul mercato del lavoro. E l’immagine che ne emerge è una cartina dell’Italia con evidenti differenze sul territorio: al Nord il guadagno è di 876 euro, il 6% in più rispetto alla media, mentre nel Mezzogiorno lo stipendio non arriva a 750 euro. Il gender pay gap, poi, è ben evidente sin dall’inizio della carriera: «Mentre i maschi neoassunti sfiorano 900 euro mensili – spiega Michele Pasqualotto, ricercatore di Datagiovani – le ragazze si fermano …

"L'indignazione necessaria", di Guido Crainz

Neppure l´oppositore più prevenuto avrebbe potuto attribuire a Berlusconi le parole che ha realmente pronunciato presentando il suo progetto sulla giustizia: con questa legge – ha detto – non vi sarebbero mai state le indagini di Mani pulite. In altri termini, non sarebbe mai stato rivelato ai cittadini il degrado etico-politico che ha portato all´agonia e al tracollo della “Prima Repubblica”. Il premier ha aggiunto: desidero questa legge dal 1994. Cioè dal momento in cui il suo populismo antipolitico ha potuto affermarsi sulle macerie di un sistema partitico minato dalla corruzione e incapace di rinnovarsi. Perché Berlusconi ha voluto e potuto proclamare ad altissima voce opinioni e propositi che anni fa sarebbero stati vissuti dal sentire comune del Paese come un vero e indecente vulnus? Perché, anche, ha fatto una dichiarazione di guerra così aperta alla magistratura e alla Costituzione proprio alla vigilia di processi che ha tentato di evitare in tutti i modi e con tutti i lodi possibili, entrando in ripetuto conflitto con la Corte Costituzionale e con la Presidenza della Repubblica (con …

"Giappone esempio di etica pubblica", di Lorenzo Mondo

L’immane tragedia che si è abbattuta sul Giappone rischia di cancellare come insignificante, almeno dal nostro punto di vista, una notizia pervenuta pochi giorni prima da Tokyo. Il ministro degli Esteri Seiji Maheara si è dimesso percuotendosi il petto, dichiarando di avere mancato la promessa fatta agli elettori di impegnarsi in una «politica pulita». Per la caduta di un uomo politico tra i più promettenti si è portati a immaginare una condotta particolarmente scandalosa, come intrecci affaristici, frequentazioni malavitose, imbarazzanti festini erotici. Macché. Maheara era accusato di avere ottenuto un finanziamento elettorale da uno straniero, cosa vietata dalla legge. Lo straniero era in realtà una sudcoreana, titolare di un ristorante, che, per quanto nata in Giappone, non può essere naturalizzata. Deploriamo le disposizioni severamente restrittive di Tokyo contro gli immigrati da Seul, ma ci preme al momento quantificare il contributo versato al ministro degli Esteri: scopriamo allora che non equivale a una tangente miliardaria ma, udite udite, a 450 euro! C’è da restare sbalorditi. Dalle nostre parti un’analoga presa di coscienza dovrebbe indurre decine di …

«I nostri primi 150», di Maurizio Tiriticco

“È segno di maturità che un adulto sappia ripensare la sua giovinezza per meglio comprendere come e perché è giunto a quel punto e come e perché debba procedere oltre. È un atteggiamento che vale per il singolo come per i popoli”. Spunti di riflessione per un’analisi celebrativa dell’Unità d’Italia. Nel lontano 10 gennaio 1859, alla vigilia della Seconda guerra di indipendenza, Vittorio Emanuele II, Re del Regno sardo, nel Discorso della Corona pronunciò la celebre frase: “Nel mentre rispettiamo i trattati, non siamo insensibili al grido di dolore che da tanta parte d’Italia si leva verso di noi. Forti per la concordia, fidenti nel nostro buon diritto, aspettiamo prudenti e decisi i decreti della Divina Provvidenza”. Com’è noto, fu un discorso forte sul quale gli stessi suoi ministri e perfino il Conte di Cavour non erano totalmente d’accordo e avrebbero suggerito una maggiore prudenza. Il fatto è che la storia, vista con l’occhio del poi, sembra scorrere come un fiume nel suo alveo certo, ma, vista con l’occhio del prima, è un fiume che …

Scuola: Puglisi (PD), con Gelmini diluvia sulla scuola pubblica

“Gli insegnanti non sono troppi rispetto al fabbisogno. Il rapporto alunni/insegnati era perfettamente allineato alla media europea, se togliamo dal conto gli insegnanti di religione e gli insegnanti di sostegno, che in altri Paesi europei sono pagati direttamente dai ministeri del welfare e della sanita”: cosi’ Francesca Puglisi, responsabile scuola del Pd, replica alle affermazioni del ministro dell’istruzione, Mariastella Gelmini, ospite oggi della trasmissione televisiva “Che tempo che fa”. “Il ministro, ora – continua Puglisi – forse pensa di blandire gli insegnanti dopo averli sterminati, promettendo stipendi migliori. Ma e’ stata lei a bloccare gli scatti di anzianita’, per poi dire oggi che li restituisce, grazie alle risorse risparmiate licenziando i precari. Riducendo il numero di insegnanti, ha trasformato le aule in carri bestiame dove si vive ammassati in violazione ad ogni norma di sicurezza”. “Il milione di persone per bene che sono scese in piazza ieri per difendere la scuola pubblica e la Costituzione – dice ancora l’esponente democratica – sono stanche di un ministro cinico e baro. Stanche di sentire denigrare insegnanti e …