Mese: Marzo 2011

"Fratelli d´Italia un Paese in cerca dell´età adulta", di Eugenio Scalfari

Anzitutto i personaggi e gli obiettivi che si proponevano. Mettendo in chiaro questi due elementi sapremo che cosa è stato il Risorgimento, se sia un fenomeno storico da tempo concluso e archiviato oppure ancora vitale per i sentimenti che lo suscitarono e che sono tuttora operanti. Il grosso della popolazione che abitava l´Italia di allora era composto da contadini. Dovunque, dalle Alpi alla grande pianura dove scorrono il Po e i suoi affluenti, alla dorsuta catena degli Appennini fino al tacco delle Puglie e alla punta delle Calabrie, alle isole di Sicilia e Sardegna. Contadini braccianti che lavoravano novanta giorni l´anno e si sfamavano con un tozzo di pane, cipolle, fagioli, polenta, cetrioli e peperoni. Il resto dell´anno vivevano in tuguri e borghi arrampicati, spesso malarici, dispersi nei latifondi dei padroni. Parlavano i loro dialetti, lingue incomprensibili al di fuori del loro circondario. «Una d´arme, di lingua, di altare» scrisse Manzoni, ma non era vero né per le armi (salvo il coltello) né per la lingua. Per l´altare sì, era vero, ma ogni paese aveva …

"Dobbiamo desiderare il futuro", di Mario Calabresi

Un secolo e mezzo ci appare come un tempo lunghissimo: il 1861 sembra appartenere soltanto ai libri di scuola, eppure 150 anni altro non sono che sei generazioni. Se guardo alla data di nascita di mia nonna sono già nel 1915 – alla vigilia della Prima guerra mondiale -, e se lei si voltava indietro a ricordare il suo di nonno allora era subito il tempo di Cavour. Questa storia ci appartiene, dovrebbe rassicurarci, eppure oggi prevale un senso di smarrimento e molti si chiedono cosa ci sia da festeggiare: dobbiamo forse fare i fuochi d’artificio per la speranza e i desideri che abbiamo perduto? Forse c’è da essere contenti per un Paese che anno dopo anno rallenta il suo slancio e si mangia i suoi risparmi? Un’Italia affaticata per quale motivo deve fermarsi a celebrare, perché dovrebbe mettere la bandiera alla finestra? Dovrebbe metterla per ritrovare se stessa, dovrebbe fermarsi perché potrebbe ricordare che i desideri, la realizzazione personale e gli slanci individuali sono capaci di fare la storia se navigano insieme a quelli …

Italia 150, Bersani: "Il Pd è il Partito della nazione, per una nuova Unità d'Italia"

In occasione del 150esimo anniversario dell’Unità d’Italia, una delegazione del Partito Democratico si recherà all’Altare della Patria per deporvi una corona d’alloro. “Nel 150esimo anniversario dell’Unità d’Italia desidero ricordare i giovani patrioti che per questo obiettivo hanno impegnato la propria vita, fino all’estremo sacrificio. I patrioti dell’Ottocento hanno avuto un sogno e hanno saputo realizzarlo, liberando il paese dal controllo straniero, unificandolo e, pur tra contraddizioni, consentendone il progresso sociale e civile. I patrioti del Novecento lo hanno liberato dall’invasore e dal fascismo, lasciandoci nella Costituzione i principi inalienabili di libertà, giustizia e uguaglianza tra i cittadini a fondamento della Repubblica. Questi stessi principi rappresentano ancora oggi il nostro orientamento di fondo, lì c’è il nostro presente e il nostro futuro di cittadini italiani ed europei. Anche la sfida federalista è già scritta dentro la Carta ed avrà senso se, tenendo ferme le vocazioni simboliche e le tradizioni comunitarie dei territori, riuscirà a portare il livello locale in una dimensione nazionale e globale. Non avrà alcun senso se si limitasse ad essere un semplice ripiegamento …

"L’Unità d’Italia? Oggi è un appello per salvare la nostra cultura", di Valentina Grazzini

Ma qual è, a maggior ragione oggi, il collante di un paese? La cultura: ecco perché stanotte Anna Bonaiuto ed Elisabetta Pozzi leggeranno in contemporanea, a Firenze e a Roma, un appello contro i tagli. Per ironico gioco di retorica le due parole che più ricorrono in questi giorni sono unità e tagli. Mentre viene celebrato il 150esimo della nascita dell’Italia, se ne distrugge a uno dei fondamenti su cui fu costruita, la cultura. Ma forse proprio su questo ossimoro può misurarsi il senso di appartenenza degli italiani. Tante sono le occasioni di pensare all’Unità: a Roma l’evento sarà celebrato con la Notte tricolore che offrirà concerti, spettacoli teatrali, animazioni di strada, mostre, letture, illuminazioni, proiezioni, fuochi pirotecnici e lectio magistralis. E quasi tutte le iniziative saranno gratuite (programma completo su www.italiaunita.it). La fitta agenda romana del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano partirà con la visita all’Altare della Patria, proseguirà al Pantheon per deporre una corona d’alloro sulla tomba di Vittorio Emanuele II di Savoia, primo Re d’Italia, per poi toccare il Gianicolo, il complesso …

"Sondaggio Ipr, Berlusconi in calo testa a testa tra le coalizioni", di Matteo Tonelli

La rilevazione mensile vede una costante discesa della fiducia del premier che si ferma al 33%. Tra i ministri bene Maroni e Alfano. Se si votasse oggi sarebbe una gara all’ultimo voto tra centrodestra e centrosinistra. Nonostante le continue manovre di allargamento della maggioranza parlamentare, nonostante l’ottimismo sparso a piene mani sulla tenuta dell’esecutivo, la fiducia in Silvio Berliusconi continua a calare. E a nulla è servito il varo della riforma della giustizia, tema che il Cavaliere ritiene essere prioritario negli interessi del Paese. Paese che però, a giudicare dall’ultimo sondaggio Ipr Marketing per Repubblica.it, sembra poco sensibile all’attivismo in materia del governo. I dati della fiducia sono chiari. Quella di Berlusconi è in calo. Rispetto allo scorso mese sono due i punti percentuali in meno. Un 33% lontanissimo non solo dal 60% del settembre 2008 (punto di massimo gradimento), ma anche dal 40% del gennaio 2011. In tre mesi, insomma, la discesa è stata costante. Otto punti in meno a testimonianza delle difficoltà che vive il Cavaliere. Per quanto riguarda l’esecutivo, la percentuale di …

"I tempi nuovi di Aldo Moro", di Pio Cerocchi

Le date del rapimento e dell’uccisione di Aldo Moro e degli uomini della sua scorta, sono incise nella storia dell’Italia. Anzi ne segnano una svolta: in quella primavera, infatti, finì la politica democristiana ed ebbe inizio il cammino che attraverso fasi diverse e apparentemente anche contraddittorie, si è poi compiuto nella forzatura della democrazia in favore del potere personale, oggi giunto al suo apice (e tanto vale per la sua evidenza, non parlarne affatto). Per questo fondamentalmente il ricordo di Aldo Moro non può essere rituale, ma storico e politico. Cominciando dalla discussione sulla periodizzazione della storia italiana recente. Con molti buoni argomenti Roberto Fontolan e Antonio Socci fissarono con un celebre (e per certi aspetti impietoso) saggio, il termine nel quale la storia italiana sarebbe finita e, quindi, ripartita. Quella data era il 1974, l’altra primavera nella quale con il referendum sul divorzio si bruciò la convinzione (un po’ ottusa) di un’Italia a maggioranza “cattolica”. Con la vittoria dei divorzisti l’idea di una cristianità capace di costituire il principale orientamento culturale del paese venne …

Garante per l'infanzia governo battuto due volte

La maggioranza va sotto su emendamenti del Pd alla legge che istituisce il Garante. Decisive le assenze fra i banchi della maggioranza. Il Pd: “Sono 69 volte che battiamo la maggioranza”. Governo battuto due volte nell’Aula della Camera su emendamenti del Pd alla legge che istituisce il Garante per l’Infanzia su cui l’esecutivo aveva espresso parere contrario. In entrambi i casi sono state decisive le assenze nei banchi della maggioranza. Il primo emendamento è passato con 262 no e 271 sì e un astenuto. Il secondo con 268 sì, 262 no e due astenuti. Poco prima il governo ha rischiato di essere battuto su un altro emendamento, questa volta dell’Idv, su cui c’era il parere contrario. In quel caso, però, l’emendamento era risultato bocciato in quanto c’era stata parità tra i favorevoli e i contrari (260 a 260). L’emendamento del Pd conferisce al Garante per l’infanzia il potere di segnalare, in caso di emergenza, alle autorità giudiziarie competenti, la presenza di minori in stato di abbandono al fine di una loro presa in carico. Il …