Niente talk show sulle reti Rai durante il periodo di par condicio in vista delle elezioni amministrative del 15 e 16 maggio. Questo pianifica la maggioranza in commissione di Vigilanza Rai che – secondo indiscrezioni rilanciate dalle agenzie – ha presentato oggi un emendamento alla bozza di regolamento per le trasmissioni radiotelevisive predisposta dal presidente Sergio Zavoli.
I talk show verrebbero equiparati alle tribune politiche. L’emendamento porta la firma di Pdl, Lega Nord e Responsabili e sarà discusso in commissione, chiamata nel giro di pochi giorni a predisporre il regolamento definitivo. La proposta della maggioranza riproporrebbe il meccanismo dello scorso anno in occasione della tornata elettorale per le regionali, quando il regolamento della par condicio fermò i talk show sulle reti Rai.
Indiscrezioni dicono che contrariamente al testo Zavoli, che tiene conto della frammentazione del voto (si tratta di amministrative che coinvolgono meno di un quarto dell’elettorato) e dunque affida alle testate regionali Rai i programmi di comunicazione politica, la maggioranza vorrebbe ‘trasferirè in chiave nazionale l’intera materia,
«Tutti i programmi di informazione – riferisce un’agenzia citando una fonte dell’opposizione in commissione – ad eccezione dei telegiornali, per par condicio dovranno avere tutti i candidati sindaci o i candidati presidenti provinciali, e via dicendo. Significa di fatto non realizzare il programma, perché appare impensabile riuscire a mettere tutti insieme. E questo si tradurrebbe nel ‘silenziare’ i talk show, così come accaduto un anno fa».
In sostanza, il timore è che la maggioranza voglia dare una stretta ai talk show in campagna elettorale. Una norma del regolamento della Vigilanza che prevedeva di estendere le regole delle tribune politiche ai programmi di informazione fu alla base dello stop ai talk show deciso per le regionali dello scorso anno. La maggioranza avrebbe presentato poco meno di una decina di emendamenti.
da www.unita.it