Giorno: 17 Marzo 2011

"Dalle Alpi fino allo zibibbo perché qui la vita è dolce", di Michele Serra

L´identità di un paese è fatta di gioie piccole e grandi, abitudini, parole e personaggi da non dimenticare Ci sono i caffè con i tavolini all´aperto, l´olio e la vendemmia, le canzoni di De Andrè e il solare San Francesco. Le ragioni di sofferenza, nell´essere italiani, sono arcinote e in fondo condivise. Meno dibattute, e anche meno sedimentate, sono le ragioni di gratificazione e di gioia che l´identità italiana può consegnarci. Queste sono le mie, non necessariamente paradigmatiche o condivisibili. Ognuno provi a ripassare le sue. Alpi – Cintura montuosa di impareggiabile bellezza, chiude inequivocabilmente a Nord la penisola italiana. Pochi paesi al mondo possono vantare un confine così netto. Sotto le Alpi è Italia, sopra le Alpi no, tutto il resto è pura illazione politica. Bonatti – Walter Bonatti è uno dei più grandi alpinisti-esploratori della storia. Uomo di costituzione fisica e psichica inattaccabile, ha sempre opposto i suoi princìpi ferrei ai compromessi politici e commerciali. Ha impiegato cinquant´anni per far valere la sua ricostruzione della conquista italiana del K2, molto diversa dalla verità …

Italia 150. La Lega della vergogna

Il Carroccio diserta l’anniversario, disprezza l’Unità e il tricolore. Il PD: “Troppo facile fare i leghisti con i soldi degli altri! Se la Lega non c’è, noi ci saremo due volte”. Piove in tutta Italia ma la tempesta arriva sopra alla Lega. Alla vigilia della celebrazione dei 150 anni di Unità d’Italia, il malumore leghista si sta diffondendo a dismisura e le manifestazioni di disprezzo nei confronti del tricolore diventano molto evidenti. Dal PD la risposta è immediata: è troppo facile fare i leghisti con i soldi degli altri! Dopo il caso dei consiglieri leghisti lombardi ed emiliano-romagnoli che hanno disertato le Aule del Consiglio regionale nel momento dell’Inno di Mameli, è stato il turno del capogruppo alla Camera, Marco Reguzzoni ad annunciare pubblicamente che dei festeggiamenti per l’Unità di Italia non è minimamente interessato e che passerà la giornata con i figli, visto che gli asili sono chiusi. Per il segretario del PD, Pier Luigi Bersani “sarebbe una vergogna se davvero la Lega disertasse le celebrazioni per l’Unità d’Italia. Se la Lega non c’è, …

"Fratelli d´Italia un Paese in cerca dell´età adulta", di Eugenio Scalfari

Anzitutto i personaggi e gli obiettivi che si proponevano. Mettendo in chiaro questi due elementi sapremo che cosa è stato il Risorgimento, se sia un fenomeno storico da tempo concluso e archiviato oppure ancora vitale per i sentimenti che lo suscitarono e che sono tuttora operanti. Il grosso della popolazione che abitava l´Italia di allora era composto da contadini. Dovunque, dalle Alpi alla grande pianura dove scorrono il Po e i suoi affluenti, alla dorsuta catena degli Appennini fino al tacco delle Puglie e alla punta delle Calabrie, alle isole di Sicilia e Sardegna. Contadini braccianti che lavoravano novanta giorni l´anno e si sfamavano con un tozzo di pane, cipolle, fagioli, polenta, cetrioli e peperoni. Il resto dell´anno vivevano in tuguri e borghi arrampicati, spesso malarici, dispersi nei latifondi dei padroni. Parlavano i loro dialetti, lingue incomprensibili al di fuori del loro circondario. «Una d´arme, di lingua, di altare» scrisse Manzoni, ma non era vero né per le armi (salvo il coltello) né per la lingua. Per l´altare sì, era vero, ma ogni paese aveva …

"Dobbiamo desiderare il futuro", di Mario Calabresi

Un secolo e mezzo ci appare come un tempo lunghissimo: il 1861 sembra appartenere soltanto ai libri di scuola, eppure 150 anni altro non sono che sei generazioni. Se guardo alla data di nascita di mia nonna sono già nel 1915 – alla vigilia della Prima guerra mondiale -, e se lei si voltava indietro a ricordare il suo di nonno allora era subito il tempo di Cavour. Questa storia ci appartiene, dovrebbe rassicurarci, eppure oggi prevale un senso di smarrimento e molti si chiedono cosa ci sia da festeggiare: dobbiamo forse fare i fuochi d’artificio per la speranza e i desideri che abbiamo perduto? Forse c’è da essere contenti per un Paese che anno dopo anno rallenta il suo slancio e si mangia i suoi risparmi? Un’Italia affaticata per quale motivo deve fermarsi a celebrare, perché dovrebbe mettere la bandiera alla finestra? Dovrebbe metterla per ritrovare se stessa, dovrebbe fermarsi perché potrebbe ricordare che i desideri, la realizzazione personale e gli slanci individuali sono capaci di fare la storia se navigano insieme a quelli …

Italia 150, Bersani: "Il Pd è il Partito della nazione, per una nuova Unità d'Italia"

In occasione del 150esimo anniversario dell’Unità d’Italia, una delegazione del Partito Democratico si recherà all’Altare della Patria per deporvi una corona d’alloro. “Nel 150esimo anniversario dell’Unità d’Italia desidero ricordare i giovani patrioti che per questo obiettivo hanno impegnato la propria vita, fino all’estremo sacrificio. I patrioti dell’Ottocento hanno avuto un sogno e hanno saputo realizzarlo, liberando il paese dal controllo straniero, unificandolo e, pur tra contraddizioni, consentendone il progresso sociale e civile. I patrioti del Novecento lo hanno liberato dall’invasore e dal fascismo, lasciandoci nella Costituzione i principi inalienabili di libertà, giustizia e uguaglianza tra i cittadini a fondamento della Repubblica. Questi stessi principi rappresentano ancora oggi il nostro orientamento di fondo, lì c’è il nostro presente e il nostro futuro di cittadini italiani ed europei. Anche la sfida federalista è già scritta dentro la Carta ed avrà senso se, tenendo ferme le vocazioni simboliche e le tradizioni comunitarie dei territori, riuscirà a portare il livello locale in una dimensione nazionale e globale. Non avrà alcun senso se si limitasse ad essere un semplice ripiegamento …