"Un cavallo di Troia per l’ultima spallata a Corso d’Italia", di Bruno Ugolini
È probabile che qualcuno nel governo di centro destra (Maurizio Sacconi), abbia pensato, nelle scorse settimane di dare una specie di spallata definitiva alla Cgil.E per giungere a questo risultato da tempo inseguito ha pensato bene di far leva su una categoria considerata sindacalmente “debole”, quella del terziario e del commercio. Un pezzo imponente del mondo del lavoro, con i suoi tre milioni di donne e uomini comprendenti le mansioni più diverse: dagli agenti immobiliari alle commesse dei supermarket, ai camerieri degli alberghi, ai bagnini, ai parrucchieri, ai portieri. Ovverosia il mondo del terziario, del turismo, dei servizi. L’industria del tempo libero e del sostegno alle persone. Con dentro, spesso, una marea di atipici e precari. L’occasione è stata data dal rinnovo del contratto di lavoro. Ad un certo punto della faticosa trattativa il ministro Sacconi ha chiesto d’inserire nell’intesa un paio di elementi scatenanti ovverosia il recepimento integrale dei contenuti dell’Accordo confederale e separato firmato da Cisl, Uil nel 2009, nonché i contenuti del “collegato lavoro” approvato dal governo di centrodestra e fortemente criticato …