Giorno: 6 Marzo 2011

"Tanti, giovani e arrabbiati. Parlano gli studenti", di Giuseppe Rizzo

Tanti, giovani e arrabbiati. I ragazzi dell’Unione degli Studenti medi si sono dati appuntamento a Roma per rinnovare i vertici del proprio sindacato e ne hanno approfittato per ribadire le loro critiche a Berlusconi e al governo. Due giorni, tra ieri e oggi, in cui mettere sul tavolo le proprie proposte in vista della manifestazione in difesa della Costituzione e della scuola del 12 marzo e definire le linee per le prossime iniziative. Sono più di trecento e tutti censurano l’attacco del premier agli “insegnanti che inculcano principi diversi da quelli dei genitori”. «Quelle di Berlusconi», dice Mariano Di Palma, coordinatore nazionale dell’Uds, «sono frasi che confermano ancora una volta l’azione di distruzione della nostra cultura, per questo scenderemo in piazza il 12 e nei prossimi mesi, ribadiremo che la scuola è un valore e non un feticcio, e lo faremo con le nostre proposte e senza farci strumentalizzare ». La paura maggiore è quella che tutto si riduca all’ennesimo polverone sollevato dal premier. «Non vogliamo che la nostra lotta – aggiunge Di Palma – …

"La crescita è possibile ma Tremonti non la vuole", di Eugenio Scalfari

La parola “stagflation” è un neologismo inglese da tempo entrato nel lessico economico. Indica una perversa combinazione di inflazione e recessione che, quando si verifica, penalizza pesantemente i “fondamentali” dell’economia, deprime i consumi e gli investimenti, falcidia i redditi, il commercio, l’occupazione, il credito e la tenuta dei conti pubblici. Avevo accennato a questo rischio nelle ultime righe del mio articolo di domenica scorsa prendendo spunto dalle cifre diffuse dalla Commissione di Bruxelles, ma non immaginavo che a distanza di poche ore la Banca centrale europea e il suo presidente l’avrebbero definita come un fenomeno incombente. Trichet è persona molto prudente; il suo timore sull’incombenza d’una “stagflation” su tutta l’area europea e la necessità che la politica monetaria della Bce si preparasse a fronteggiare quel fenomeno, ha messo in allarme i mercati producendone le immediate reazioni a cominciare dal tasso di cambio tra l’euro e il dollaro: la moneta europea è schizzata a 1,40 scontando la previsione di un aumento del tasso di interesse. Nei giorni seguenti e fino a ieri il tema della “stagflation” …

"8 marzo, le donne crescono", di Irene Tinagli

Per quest’anno si prevede un 8 Marzo meno stucchevole e più pragmatico del solito. Un otto marzo che vede rianimato un dibattito sul ruolo della donna nella società che si era un po’ affievolito negli anni scorsi, e che comincia a ragionare in termini di azioni concrete, in Italia e altrove. Per una serie di coincidenze, infatti, nelle ultime settimane il dibattito sull’emancipazione femminile si è riacceso non solo a casa nostra (a seguito della manifestazione del 13 Febbraio e delle legge sulle quote rosa nei consigli di amministrazione che sta per essere approvata in Parlamento), ma anche in molti Paesi esteri. Negli Stati Uniti, grazie anche ad un rapporto commissionato dall’amministrazione Obama da cui emerge un consistente divario salariale tra donne e uomini, si è riaperto il dibattito sul Paycheck Fairness Act, una legge che potenzierebbe gli strumenti per combattere il gap salariale e che, approvata da tempo dalla House of Representatives, attende ora l’approvazione al Senato. In Inghilterra Lord Davies, ex banchiere ed ex ministro per il Commercio e gli Investimenti, ha recentemente …

"Stipendi degli insegnanti inadeguati" . Il premier: mai attaccato la scuola pubblica. Cgil: solito gioco delle tre carte"", di C.L.

Aveva detto: Non si può essere costretti a mandare i figli in una scuola di Stato in cui gli insegnanti inculcano valori diversi da quelli delle famiglie. Alla vigilia della campagna elettorale per le amministrative e con gli 800 mila insegnanti italiani sul piede di guerra dopo l´exploit di una settimana fa, il presidente del Consiglio torna sui suoi passi, rettifica, corregge – ma solo in parte – la linea sulla scuola pubblica. Anche perché torna a ripetere che la scuola pubblica insegna valori «diversi» da quelli cattolici. Stavolta però ammette che la categoria è bistrattata e economicamente penalizzata. Il Pd passa al contrattacco: allora aumenti gli stipendi. I sindacati pretendono adesso impegni concreti. Ma con il ministro Tremonti che tre giorni fa ha fatto orecchie da mercante coi colleghi La Russa e Maroni che battevano cassa per gli stipendi del comparto sicurezza, sarà difficile che i cordoni della borsa si aprano per i docenti. Il premier interviene in collegamento telefonico con la convention di “Noi Riformatori” di Avezzano. «Io non ho mai attaccato la …

"Abbracciati al Colosseo per riprenderci la cultura", di Luca Del Frà

«La difesa della cultura è una battaglia per la libertà», taglia corto dal palcomontato davanti l’arco di Costantino il segretario della Cgil Susanna Camusso. Di fronte a lei, al centro del Foro romano ci sono oltre un migliaio di persone che ieri nella capitale hanno sfidato la pioggia per partecipare all’iniziativa «Abbracciamo la cultura». Una distesa di ombrelli e giustacuori arancioni con sopra stampato il simbolo della manifestazione che ha poi «abbracciato » il Colosseo con una lunga catena umana. Una manifestazione di affetto per la cultura e di rabbia per lo sfacelo che le politiche culturali del Governo Berlusconi, un mix di tagli e demagogia, stanno portando auno dei beni più importanti del nostro paese. «Non ci ferma nessuno», aveva esordito poco prima aprendo gli interventi dal palco Concita DeGregorio, di fronte alle centinaia di persone intervenute malgrado il maltempo: al direttore de l’Unità il compito di tessere la tela degli interventi tra loro all’apparenza molto eterogenei perché «Abbracciamo la cultura» nasce dall’iniziativa di una coalizione che ha visto in prima fila la Cgil, …

"Suona il de produndis per le politiche assistenziali", di Elena Granaglia, Angelo Marano

Nell’ultimo trentennio, le politiche assistenziali non sono mai entrate fra le priorità dell’agenda politica della nostra Repubblica, con l’esclusione del periodo a cavallo del secolo, caratterizzato dalla sperimentazione del reddito minimo di inserimento e dall’introduzione della Legge 328/2000, e del biennio di governo del centro-sinistra della scorsa legislatura. Paradigmatiche sono l’assenza in Italia di uno schema generale di reddito minimo (condivisa, nella UE, con la sola Ungheria) e la mancata definizione a livello nazionale, nel settore dell’assistenza, dei livelli essenziali delle prestazioni, delle figure professionali, di un sistema informativo, mancanze che hanno provocato una elevata frammentazione, con alcune regioni che hanno cercato di inventarsi qualcosa e altre nelle quali la rete dei servizi sociali, di fatto, non è mai partita (cfr. www.nelmerito.com , 4 febbraio 2011). Da quest’anno, però, la situazione è destinata a peggiorare ulteriormente. Vittima collaterale della crisi e del federalismo, vaso di coccio fra i vasi di ferro della sanità, della previdenza, degli interventi sulla cassa integrazione, il sistema assistenziale rischia nei prossimi anni di essere cancellato in buona parte del paese, …