"L’ultimo rogo delle donne", di Vittorio Zucconi
Era il 25 marzo 1911, un incendio divampò nella camiceria “Triangle Shirtwaist”, a New York. Dei centoquarantasei morti, centoventinove erano ragazze: siciliane, russe, ucraine Le fiamme divennero simbolo dello sfruttamento femminile e cambiarono la coscienza americana. Ma soltanto oggi gli ultimi corpi delle sarte sono stati identificati: tre erano italiane Uno storico, Michael Hirsch, ha ricostruito le identità mancanti inseguendo la sua ossessione, la “vittima numero 85”: Maria Giuseppina Lauletti, vent´anni Fu la più grande carneficina prima dell´11 settembre 2001 Le autorità inasprirono le pene sul lavoro a cottimo e vennero introdotte le famose scale esterne Fu lo spaventoso crogiolo dell´immigrazione, la fonderia umana nella quale si fusero per sempre i corpi, le identità e le nazionalità dai quali sarebbe nata la New York che conosciamo. Erano soprattutto donne, italiane e ucraine, russe e palestinesi, rumene e irlandesi, le cucitrici che furono consumate insieme un secolo fa esatto nel rogo della camiceria “Triangle Shirtwaist” del Village, negli appena diciotto minuti trascorsi fra il primo grido di «Al fuoco! Al fuoco!» e lo spegnimento. Alla fine …