Giorno: 2 Marzo 2011

Opposizione, movimenti e docenti. Tante iniziative contro l’affronto del premier

La protesta contro le parole di Berlusconi si allarga sul web: c’è chi raccoglie adesioni, di comuni cittadini ed intellettuali, chi ricorda lo spessore di Calamandrei. Il tam tam passa anche via sms: a Roma i prof si danno appuntamento per un minuto di silenzio. Si scenderà anche in piazza: il Pd lo ha già fatto il 1° marzo con un bagnato sit-in sotto palazzo Chigi, ma la vera mobilitazione è per il 12 marzo. Stanno provocando un crescendo di reazioni ed iniziative di protesta le parole pronunciate nei giorni scorsi dal presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, secondo cui è giunto il momento di respingere “l’influenza deleteria che nella scuola pubblica hanno avuto e hanno ancora oggi culture politiche, ideologie e interpretazioni della storia che non rispettano la verità”. Dopo le risposte piccate dei sindacati di comparto, l’indignazione è salita anche sui portali nazionali, come Repubblica.it, che ha allestito lo speciale ‘Io difendo la scuola pubblica’, a cui nelle ultime ore hanno dato il loro sostegno migliaia di cittadini. Tra loro anche diversi intellettuali ed …

Giovani disoccupati,è nuovo record. Anche gli inattivi sono sempre di più", di Laura Matteucci

La disoccupazione continua a macinare record. A gennaio gli occupati sono 83mila in meno rispetto a dicembre (-0,4%, il dato peggiore da settembre 2009), 110mila in meno rispetto a un anno fa, e la disoccupazione giovanile (tra i 15 e i 24 anni) vola al 29,4%, il dato più alto dal 2004, anno di inizio delle serie storiche dell’Istat. Siamo alle solite, come dice il segretario Pd Pierluigi Bersani, che indica nel governo il primo responsabile: «Non ci stiamo occupando del paese, non abbiamo un governo: si procede col pilota automatico e non si mette mano a nulla. Se non si sblocca la situazione i mesi che perderemo oggi li pagheremo duramente domani». Susanna Camusso, segretaria Cgil, richiama l’attenzione sul rischio che la già scarsa ripresa sia «senza occupazione».A preoccupare è soprattutto la «moltiplicazione» delle forme precarie di lavoro, che fanno sì che i giovani restino senza prospettive. Una situazione che spinge anche Raffaele Bonanni, segretario Cisl, a tirare il governo per la giacca, chiedendo «un’economia più solida, una strategia economica più opportuna», «ci vuole …

"Quegli incroci pericolosi tra stampa e TV", di Sergio Rizzo

Bene ha fatto Giorgio Napolitano a imporre di correggere la piega indecente che aveva preso il decreto Milleproroghe. Bene ha fatto, anche se non era difficile immaginare quanto la sua iniziativa sarebbe stata mal digerita dal presidente del Consiglio, indispettito dal fatto che «quando il governo decide di fare una legge» , parole sue, «lo staff» del presidente della Repubblica «intervenga puntigliosamente su tutto» . Così «puntigliosamente» , in questa circostanza, da avere però determinato forse involontariamente un risultato paradossale, del quale proprio l’editore Silvio Berlusconi non potrebbe non rallegrarsi. Alludiamo alla norma che consentirà a chi possiede più di una rete televisiva di sbarcare nella carta stampata a partire dal prossimo primo aprile. Le cose sono andate nel modo seguente. La legge Gasparri prevede il divieto di incrocio fra televisioni e stampa quotidiana fino al 31 dicembre 2010. Due giorni prima della scadenza, con il decreto Milleproroghe, viene deciso uno slittamento di quel termine che non piaceva alle opposizioni: ma fino al 31 marzo 2011. Perché soltanto tre mesi? Il governo dice che vuole …

Scuola, Gelmini dovrà riferire su inaccettabili parole di Berlusconi. I Democratici presentano question time

Non ci sarà per ‘colpa’ della fiducia il question time di domani con cui i democratici chiedevano al ministro Gelmini di riferire sulle parole del Presidente del consiglio che, dal palco dei Cattolici riformisti ha detto ‘libertà vuol dire anche non essere costretti a mandare i nostri figli in una scuola di Stato dove ci sono insegnanti che vogliono inculcare principi che sono il contrario di quelli delle famiglie’. “Si tratta di giudizi inaccettabili che discreditano la scuola statale e l’operato del personale scolastico su cui il ministro Gelmini dovrà al più presto riferire in parlamento”. Il primo firmatario del question time è il presidente dei deputati del Pd, Dario Franceschini, a seguire la capogruppo nella commissione Cultura Manuela Ghizzoni, l’intero ufficio di presidenza del gruppo e tutti i componenti democratici della commissione Cultura.

"I "suggeritori" che Silvio si vanta di non conoscere", di Marcello Sorgi

Chi sono gli uomini di Napolitano e perchè non piacciono al premier. Quando parla di Quirinale, l’incubo di Silvio Berlusconi ha ancora il volto e il sorriso suadente di Gaetano Gifuni, l’indimenticabile braccio destro di due Capi dello Stato come Scalfaro e Ciampi, uscito dalla prima linea e divenuto oggi, con Napolitano, segretario generale onorario. Un ruolo più appartato, anche se solo apparentemente, dato che il suo compito è anche quello di fornire consigli nei momenti più delicati: e per come vanno le cose in Italia di questi tempi ciò vuol dire intervenire ogni giorno che Dio manda in terra. Adesso che il suo ufficio è nel palazzo di fronte alla Presidenza della Repubblica, don Gaetano, l’indimenticabile «Prudenziano» (questo il suo nome di battaglia), con chiunque glielo chieda minimizza, accenna alla scrivania sgombra di pratiche e dossier, divaga su certe ricerche storiche a cui il maggior tempo a disposizione gli consente di dedicarsi, e si guarda bene dal commentare in qualsiasi modo la gran confusione politica che non trova pace e la guerra istituzionale che …

"Adesso basta, meritiamo rispetto", di Sofia Toselli

C’è una classe politica che offende e mortifica continuamente la scuola italiana. Contro la democrazia, contro la Costituzione. Adesso basta, basta insulti. La fatica di insegnare e apprendere, la fatica di crescere, merita rispetto, attenzione e cura. E una classe politica che non è capace di capire questa verità elementare offende e mortifica continuamente la scuola italiana,con ogni atto e con ogni parola da quasi tre anni, fa al Paese l’offesa più grande. Qui non si tratta solo di non investire sul futuro dei nostri figli, questo purtroppo gran parte dell’Italia lo ha capito da tempo, qui si tratta, se possibile, di vero e proprio disprezzo. Tutti i giorni gli insegnanti sono impegnati, attraverso il confronto delle idee, nello sforzo di istruire e educare cittadini liberi, colti, capaci di pensiero autonomo. Questo è il compito prioritario della scuola pubblica. Come si fa perciò a dire che gli insegnanti vanno contro l’interesse dei genitori? In realtà si vuole attaccare la scuola pubblica per imporre omologazione, aggredire la Costituzione e in sostanza il futuro democratico del nostro …