Mese: Febbraio 2011

Letta a Berlusconi: “Cali il sipario su questo governo. Si vada dagli elettori”

Il terzo voto di fiducia in soli 7 giorni. Il vicesegretario del PD: “Voi alzate la tassa su rifiuti, sull’energia, mettete la tassa sul cinema e create la nuova tassa della disgrazia. I cittadini colpiti da calamità dovranno pagare più tasse per venire incontro ai costi”. “È una stagione che deve chiudersi. Una norma che da 25 commi è arrivata a 187. Per il bene del Paese, cali il sipario su questo spettacolo ormai triste e mediocre. Si vada dagli elettori con saggezza decideranno loro, per il meglio della nostra amata Italia”. Così ha concluso il suo intervenuto in Aula di Montecitorio Enrico Letta, vice segretario del PD durante la discussione sul decreto Milleproroghe. Un intervento duro, in cui Letta, ha spiegato come il Milleproroghe “mette mano nelle tasche degli italiani, nell’anno record della pressione fiscale”. “Voi alzate la tassa su rifiuti, sull’energia, mettete la tassa sul cinema e create la nuova tassa della disgrazia. I cittadini colpiti da calamità dovranno pagare più tasse per venire incontro ai costi”, ha ricordato. Eppure “noi siamo il …

"La cultura in rete braccata dalla legge", di Giuseppe Rizzo

Da che è nata, Internet oscilla tra due estremi. Il primo la vuole strumento indiscusso di divulgazione della cultura; il secondo suo aguzzino. Le domande che analisti, investitori e semplici fruitori si fanno sono più o meno sempre le stesse. È giusto che ci si scambi musica, film, prodotti culturali senza pagare? È giusto affidarsi a notizie di cui spesso non viene verificata l’autenticità? Il moltiplicarsi di blogger d’opinione e critica è un bene o solo un rumore di sottofondo che pervade la rete? Per rispondere a queste e ad altre domande si sono riuniti a Roma gli Stati generali del diritto d’autore, in una tavola rotonda dal titolo esemplificativo di “Un diritto d’autore per tutti”. Punto di partenza della discussione è stata la stesura del regolamento del decreto Romani affidata all’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni. Un provvedimento parecchio discusso fin dalla sua presentazione, nel dicembre del 2009, per via della volontà di applicare le norme che regolano l’universo televisivo a quello del web. «Il decreto Romani – ha ha spiegato il senatore Pd …

Camera dei Deputati: dichiarazione a nome del PD sul voto di fiducia

PIER PAOLO BARETTA. Signor Presidente, il Governo del nostro Paese, questo Governo, non è più in grado di governare. Gli mancano ormai la lucidità e la volontà, gli mancano la competenza e l’autorevolezza, gli mancano la forza e la compattezza, gli mancano la serenità e la serietà. Stiamo per votare la fiducia su un provvedimento che, nel giro di poche ore, ha subito le censure del Comitato per la legislazione, del servizio studi della Camera dei deputati, dei presidenti delle Commissioni bilancio ed affari costituzionali e da ultimo, ma non ultimo, del Capo dello Stato che, ancora una volta, ha offerto una dimostrazione di garanzia istituzionale della quale va ringraziato. Ma, come se non bastasse, è stato criticato addirittura dal Presidente del Consiglio che l’ha definito, appunto, un ippopotamo e che avrebbe imputato al Ministro dell’economia e delle finanze di aver combinato un pasticcio. Ed è la verità, proprio di un pasticcio si tratta. Un provvedimento sbagliato sin dall’inizio, ma che nell’iter parlamentare è stato trasformato, attraverso modifiche ampie ed eterogenee – per usare il …

"La buona educazione", di Marco Lodoli

Nel campo della pedagogia spicciola, lo slogan oggi più diffuso è senz´altro “Non autoritarismo, ma autorevolezza”, che vorrebbe spingere insegnanti e genitori a mollare lo sgabello e la frusta da domatori e a conquistare i loro tigrotti grazie alla forza dei discorsi e delle lezioni più affascinanti. Non si deve gridare, non si deve minacciare, sospendere, punire, bisogna ammansire e ammaestrare le giovani belve con le nostre parole cariche di seduzione: noi insegnanti dobbiamo essere una via di mezzo tra Umberto Eco e Roberto Benigni, colti e spiritosi, profondissimi pozzi di scienza circondati dalla meringa della simpatia. Noi genitori dobbiamo far capire la ragionevolezza kantiana dei nostri ordini, che mai devono nascere dal nervosismo, dall´impazienza, dalla sopraffazione, ma dall´armonia cosmica, da un Bene assoluto che il pargolo non può non capire. Giuro: io ci provo, sia in classe che a casa, con gli studenti e con i miei bambini. Ce la metto tutta per essere carismatico, per ottenere senza pretendere, per convincere senza imporre. Spiego e scherzo, provo a essere un buon professore ma anche …

"Intercettazioni: avanti tutta anche con la fiducia", di Claudia Fusani

A passo svelto e deciso, con schemi precisi, orizzonte largo e tempi contingentati. Ma mica per fronteggiare l’inquietante scenario nord africano. No, l’obiettivo di tanto rigore e determinazione è sempre lo stesso: salvare il presidente Silvio dal «complotto perfetto», quattro processi in 40 giorni. In due anni di vita mai come in questa settimana la Consulta della giustizia del Pdl, presieduta dall’onorevole avvocato Niccolò Ghedini, ha giustificato la sua esistenz di organo parallelo al ministero della Giustizia e alle commissioni parlamentari. L’ultima riunione, ieri mattina, ha definito mosse e pedine della partita a scacchi tra processi e udienze da una parte e norme di legge per scansarle dall’altra. Che sono tantissime, una vera e propria armata: intercettazioni, processo breve, prescrizione breve, improcedibilità, conflitto tra poteri dello stato. E poi, in un secondo tempo, lavorare su obbligatorietà dell’azione penale; separazione delle carriere; togliere la polizia giudiziaria dalla disponibilità esclusiva del pm. La annunciata, più volte a dir la verità, «complessa e organica riforma della giustizia». Con una novità, se possibile: evitare di irritare il Quirinale. «Cercheremo …

"L'acquisto delle anime", di Franco Cordero

Esistono malattie etniche e l´Italia è caso antico, nella cui storia scenari mobili, talvolta vertiginosi, mascherano un marasma organico: immobili strutture polverose sotto apparenti novità. Gli ultimi due mesi presentano in forme classiche tale quadro. La governa un vecchio dal trucco pesante: era già ricco quarant´anni fa, in affari opachi; cresce a dismisura, parassita della casta politica corrotta. Gli costano un occhio i favori, ma quanto rende il duopolio dell´etere. Persi i protettori, converte l´audience in massa elettorale qualificandosi uomo nuovo, self made, ostetrico della società aperta ai talenti. L´imbroglio era enorme, spudorato, ma attecchisce: vince tre partite elettorali e in due sfiora la vittoria, risultando dominante anche lì. Avversari fiacchi, talora condiscendenti, non tentano nemmeno d´escluderlo dal gioco politico, sebbene lo inquini attraverso mille tentacoli, accumulando colossali profitti; anzi prestano ossequio al rispettabile interlocutore (nella loro antifona «l´antiberlusconismo non conduce da nessuna parte», e così gli rendono impagabili servizi rimuovendo questioni capitali). Chi fiata più del conflitto d´interessi? Ma i fatti trapelano persino nell´Italia stupefatta dalla droga mediatica. Basta non chiudere gli occhi. Sentenze …

"L’attacco al Corriere è vicino. Salta il divieto di incrocio stampa-tv", di Natalia Lombardo

Con un blitz notturno il governo ha eliminato dal Milleproroghe il divieto per chi possiede tv di acquistare giornali. Dal 1 aprile sarà possibile, dovrà essere Berlusconi a emettere un decreto per limitare il suo impero. Dalla notte alla mattina il governo ha aperto un portone al Silvio Berlusconi proprietario di Mediaset, nonché presidente del Consiglio: dal primo aprile infatti chi possiede televisioni ed è anche in posizione dominante potrà acquistare un giornale. Con un blitz notturno è stato abolito dal decreto Milleproroghe il divieto di incroci tra tv e carta stampata, con una scadenza vicinissima: dal 31 marzo 2011. A meno che lo stesso Berlusconi, in un conclamato conflitto d’interessi, non emetta un Dpcm, un decreto della presidenza del Consiglio per prorogare i tempi del divieto a fine anno. Lo prevede la legge ma è la «toppa» con la quale ieri il sottosegretario all’Economia, il leghista Giorgetti, minimizza il blitz. E oggi alla Camera sarà votata la fiducia sul Milleproroghe in scadenza il 27 febbraio; sabato si voterà al Senato. È un via libera …