Mese: Febbraio 2011

Scuola, cade la norma che congela le graduatorie dei precari

Dal maxiemendamento al Milleproroghe, che ha ottenuto la fiducia alla Camera, è stata infatti stralciata la norma congela graduatorie. I precari della scuola possono tirare un sospiro di sollievo. Dal maxiemendamento al Milleproroghe, che oggi ha ottenuto la fiducia alla Camera, è stata infatti stralciata la norma congela graduatorie, che bloccava fino al 31 agosto 2012 le graduatorie degli insegnanti precari. La misura presentata dal senatore leghista Mario Pittoni, e oggi stralciata, avrebbe anche impedito ai docenti in graduatoria in una certa provincia di spostarsi in un’altra usufruendo del proprio punteggio, penalizzando in particolar modo i precari del Sud Italia. Esulta l’Anief, che con il presidente Marcello Pacifico parla di trionfo della giustizia e del buon senso, «perché il prossimo anno tutti i precari potranno aggiornare il punteggio e inserirsi nella provincia che sceglieranno, mentre i ricorrenti otterranno il ruolo, soldi e punti per gli anni pregressi». Tra le prossime battaglie l’Anief annuncia poi quella per la stabilizzazione dei precari e per la parità di diritti con i colleghi a tempo indeterminato. Ma se da …

"Ruby, ecco tutti i bonifici di Berlusconi alle ragazze", Piero Colaprico

È una lettura molto preziosa, quella delle 782 pagine della richiesta del giudizio immediato per Silvio Berlusconi. Fanno impressione i bonifici del premier a tredici nomi di donne. Ci sono, in questo corposo fascicolo processuale, anche gli assegni che Lele Mora, agente in bancarotta, fa ad Emilio Fede, direttore del Tg 4, il quale li incassa. E c´è molto altro, ma queste pagine, scritte dai pm e accettate dal gip Cristina Di Censo, regalano, alla primissima impronta, una precisa chiave di lettura: la procura ha «investito» sulle informazioni di Ruby. Non ha preso per oro colato i suoi verbali «da vittima», pubblicati in esclusiva da Repubblica e più che sufficienti a comprendere il «contesto» di una minorenne, scappata di casa, che si ritrova a Villa San Martino, ricoperta di gioielli e denari, e circondata dai complimenti e dalle voglie di un uno di 74 anni, ricchissimo. I pubblici ministeri hanno in parte tralasciato alcune parole, si sono concentrati su quelle che portano ai reati. E, pagina dopo pagina, rendono chiaro come e perché intendono procedere …

"Marchionne non fa tendenza. Parola di Emma Marcegaglia", di Giuseppe Vespo

Marchionne? Fra gli industriali non fa tendenza. Parola di Emma Marcegaglia, secondo cui il modello voluto dal manager Fiat per governare gli stabilimenti del Lingotto non è stato ripreso da nessuna altra impresa italiana. Edi conseguenza, non avrà nessun impatto sulle future relazioni industriali. La leader di viale dell’Astronomia lo assicura a Susanna Camusso, insieme alla quale è intervenuta al Festival «Manifutura» a Bologna. Alla segretaria della Cgil, invece, Marcegaglia chiede di rilanciare il tavolo sulla produttività e di trovare un «accordo complessivo » con i sindacati. Perché Fiat è Fiat, sostiene l’industriale mantovana, ha delle sue specificità che vengono dal passato, come l’assenteismo di alcuni stabilimenti. Ma il resto del mondo industriale è un’altra cosa, e quindi altrove va cercata la soluzione all’impasse delle attuali relazioni tra imprese e sindacati. «Non bisogna più ragionare con vecchie logiche perché la competizione è durissima – dice Marcegaglia alla Camusso – dobbiamo lasciare l’ideologia da parte, rispettandoci reciprocamente, ma lo dobbiamo fare». Va bene, sembra rispondere la segretaria di Corso Italia: lavoriamo a un tavolo di discussione …

"Le centrali (nucleari) della disinformazione", di Giovanni Valentini

Con l´irrevocabile responso emesso dal Giurì per l´autodisciplina pubblicitaria, su ricorso dei senatori Francesco Ferrante e Roberto della Seta (Pd), il bombardamento mediatico a favore del nucleare per il momento è stato interrotto. Ispirata dal presidente del Consiglio per persuadere e convertire gli italiani a questa scelta, come se si trattasse di un detersivo, di una bibita o di una crema miracolosa, la campagna a colpi di spot è stata sovvenzionata dal “Forum nucleare italiano”, organizzazione ufficialmente non profit di cui però i soci fondatori sono l´Edf e l´Enel, cioè i due soggetti maggiormente interessati al business atomico: dalla vigilia di Natale all´Epifania, oltre 400 passaggi televisivi, per un costo di circa 6 milioni di euro. “Pubblicità ingannevole”, ha sentenziato ora senza mezzi termini il Giurì. E così l´aveva già definita anche Antonio Di Pietro in un esposto all´Autorità sulle Comunicazioni, seguito a ruota da un altro parlamentare dell´Idv, Elio Lannutti, che ha presentato una raffica di interrogazioni al Senato. Lo spot pubblicitario ha messo in scena una partita a scacchi collettiva. Bianco e nero, …

"L'agricoltura insegna il buongoverno", di Ernesto Ferrero

Ogni riforma della scuola si è sempre dimenticata di introdurre una innovazione piccola ma fondamentale. Mi riferisco all’istituzione di un orto di classe, in cui dalle elementari i bambini possano fare esperimenti di coltivazione. Imparerebbero molto con poca fatica e grande divertimento, e si vaccinerebbero contro i pericoli di una vita troppo virtuale, che preoccupa giustamente pedagogisti, psicologi, neuroscienziati e genitori responsabili. Oggi più che mai occorre ripartire dalla terra come momento fondamentale di conoscenza, crescita e di autoformazione. Parlerò di tre italiani diventati grandi attraverso esperienze agricole dirette. Molto ha imparato Cavour dalla sua esperienza di imprenditore agricolo, avviata nel 1835 e durata una dozzina d’anni, sino alla discesa in politica. Ne è teatro la vasta tenuta di Leri, nel Vercellese. Quando il padre Michele deve onorare le cariche pubbliche cui è chiamato a Torino, di Leri si deve occupare Camillo. All’inizio non è semplice passare dai salotti torinesi a un reclusorio in cui non si parlava che di riso, fieno e letame. L’apprendistato è faticoso. Poi la nuova attività lo appassiona. Nel 1841 …

"Milleproroghe per il nuovo millennio", di Tito Boeri e Giuseppe Pisauro

Duecentoventuno commi, centonovantasei in più del testo originario. Le nuove procedure di bilancio ci hanno consegnato una Finanziaria (si chiama ormai Legge di stabilità) più snella, ma decreti omnibus più grassi e pieni di nuove norme oltre che di semplici proroghe. Diminuisce cosi la trasparenza delle decisioni di politica economica. Ha fatto bene il Presidente della Repubblica a porre il problema. Il “Milleproroghe” è una creatura del nuovo millennio. Il primo provvedimento comunemente indicato con questo nome è il decreto legge 30 dicembre 2005 n. 273. Un’innovazione di successo, divenuta un appuntamento tradizionale: puntualmente, ogni fine anno viene presentato un nuovo decreto legge recante “Proroga di termini previsti da disposizioni legislative”. Ai Milleproroghe di San Silvestro si aggiungono quelli approvati in occasione del cambio di legislatura: così il Dl n. 73 del 12 maggio 2006 e il Dl n. 113 del 30 giugno 2008. Insomma, il decreto in discussione in questi giorni è già l’ottavo esemplare della specie. Il fatto stesso che ogni anno sia necessario affrettarsi a emanare un decreto con centinaia di commi …

"Turismo senza sorrisi", di Stefano Landi

L’ottimismo manifestato da più parti sull’andamento del turismo in Italia non sembra giustificato dai dati. Nel 2010 sono calati, e molto, i giorni di vacanza e i viaggi d’affari. Tradotti in euro significano perdite significative per gli operatori. E gli italiani hanno rinunciato soprattutto alle microvacanze e ai week-end lunghi. Ovvero a quel superamento della stagionalità che rappresenta la speranza di consolidamento e crescita del settore. Manca in particolare una politica del turismo per il mercato interno. Domenica 20 febbraio si è conclusa l’edizione 2011 delle Borsa internazionale del turismo di Milano, la principale rassegna del settore in Italia. Ma le note ottimistiche diramate dal ministro Michela Vittoria Brambilla e dal presidente dell’Enit Matteo Marzotto non riescono a far sorridere le imprese, che registrano un calo molto drastico della domanda interna, il principale mercato di riferimento. RITORNO AL PASSATO Nel turismo la crisi non è finita, o più probabilmente il settore ne ha risentito in ritardo rispetto ad altre branche della nostra economia. E l’analisi critica è lecita, stando alle cifre pubblicate dall’Istat proprio il …