"Per le regole, non per la virtù", di Federico Orlando
Domani donne e uomini manifesteranno in tante piazze d’Italia per contestare – ha spiegato la promotrice dell’iniziativa, Cristina Comencini – la rappresentazione che del rapporto uomini- donne ha dato il presidente del consiglio. Liliana Cavani, regista di una generazione più adulta, ha aderito con questo slogan: “Mi riprendo il mio futuro”. Le ricorda le donne partigiane, che hanno dato all’Italia il suffragio universale, la repubblica e la Costituzione. Il cammino delle donne era cominciato così. Ma la crescita fu fermata, il sonno della passione civile ha provocato per un quarto di secolo il sonno della Costituzione, e la maggior parte delle donne fu relegata nel “privato”. Il futuro delle donne, ch’era cominciato, “è stato interrotto”. Ora è il momento di rimetterlo in moto. Si deve ricongiungere il presente alla breve stagione delle lotte sociali, civili, studentesche, femministe degli anni Settanta e Ottanta: la stagione d’oro delle nostre conquiste, volute dai gruppi più avanzati della società. Bisogna sbrigarsi a riprendere quella strada. L’Italia sembra Acciaio, il romanzo di Silvia Avallone. Siderurgia, famiglie, scuole, uomini, donne, giovani, …