Mese: Febbraio 2011

«Insegnare in trasferta sarà un miraggio per i docenti precari. L’esecutivo mette mano al sistema delle supplenze», di e.r.

Nel decreto Milleproroghe approvato in prima lettura al Senato si elimina la migrazione dei docenti Insegnare in trasferta sarà un miraggio per i docenti precari. L’esecutivo mette mano al sistema delle supplenze. Nel decreto Milleproroghe approvato in prima lettura al Senato si elimina la migrazione dei docenti. A partire dal prossimo anno scolastico «l’inserimento nella prima fascia (supplenze brevi ndr) delle graduatorie di istituto è consentito esclusivamente a coloro che sono inseriti nelle graduatorie ad esaurimento della provincia in cui ha sede l’istituzione scolastica richiesta». In sostanza chi è inserito nella graduatoria di Salerno non può insegnare a Napoli o a Benevento o a Caserta ma non può neanche sperare in un posto a Roma, a Milano o a Venezia o a qualsiasi altra città. La condizione di precario per una manciata di mesi di insegnamento la si può solo esercitare nella regione di residenza. Una vera e propria inaspettata batosta. L’esercito di precari conta nella sola Campania più di 32mila persone. Le supplenze brevi (i dati si riferiscono al luglio scorso) vedono coinvolti poco …

"Quote rosa per legge nei cda? Sì, sono una spinta al talento. No, vanno conquistate sul campo", di Monica D'Ascenzo e Elena David

Perché le quote se siamo brave? È la domanda che si fanno le giovani laureate con il massimo dei voti, le professioniste affermate, le manager alla guida di grandi aziende. Se le prime devono ancora trovare una risposta, le altre, che ogni giorni provano a sfondare il tetto di cristallo, l’hanno già trovata. Tanto è vero che secondo un sondaggio l’80% delle manager italiane si dice a favore della legge che introduce le quote di genere nei consigli di amministrazione. Certo, con qualche sfumatura. Ci sono le convinte della prima ora e le meritocratiche pentite. No ai regali dal principe (di Elena David) A tutte piacerebbe arrivare solo per merito, eppure se quel tetto di cristallo non si sfonda diventa inevitabile un’affermative action che rompa lo status quo. Un’azione positiva prevista dall’articolo 3 della Costituzione e confermata da sentenze della Suprema Corte. E prevista a livello europeo, dopo la risoluzione del 2010 che esortava gli stati membri della Ue a «promuovere una presenza più equilibrata tra donne e uomini nei posti di responsabilità delle imprese». …

L´Italia vista dagli Usa "Con il premier Berlusconi il Paese è ormai in declino", di Fabio Bogo

Nelle carte di WikiLeaks scandali e incapacità: “Dobbiamo usarlo”. Quattromila cables riservati filtrati dall´ambasciata Usa a Roma, oltre 30 mila pagine di documenti finora segreti che raccontano l´Italia e i suoi protagonisti dal punto di vista critico e sferzante del suo più importante alleato. E molti di questi con un denominatore comune: il declino del ruolo internazionale dell´Italia è strettamente legato all´immagine di Silvio Berlusconi, l´uomo che la guida e la condiziona dal 1994, l´anno della sua discesa in campo. Dal 2002 al 2010 parlano ambasciatori, segretari di Stato, diplomatici di alto livello, politici di primo piano. Tutte comunicazioni rigorosamente classificate. Tutte rigorosamente destinate a restare riservate. Tutte, adesso, contenute nei cables che WikiLeaks ha ottenuto e che l´Espresso, in collaborazione con Repubblica, comincia da oggi a pubblicare. UN PREMIER CHE OFFENDE TUTTI “Il premier Silvio Berlusconi con le sue frequenti gaffes e la scelta sbagliata delle parole” ha offeso nel corso del suo mandato “quasi ogni categoria di cittadino italiano e ogni leader politico europeo”, mentre “la sua volontà di mettere gli interessi personali …

"Rubygate, una sfida per i cattolici democratici", di Ruggero Orfei

Volendo uscire dalla polemica, ormai separata, anche se non superata, sui risvolti di faccende personali del presidente del consiglio e dei suoi amici, non è facile ridurre a struttura l’insieme delle notizie concernenti le ultime vicende di cronaca politica. L’intrigo politico e morale rimane in un insieme di dibattiti, anche remoti, che riguardano l’assetto – se si può dire così – di costume degli italiani e dell’intero paese. Il comportamento di Silvio Berlusconi non è questione degli ultimi mesi. Certi suoi atteggiamenti hanno suscitato sensazioni non sempre plausibili e gradevoli anche tra coloro che politicamente sostengono la politica del Pdl. Il problema nasce dall’importanza del personaggio, protagonista della politica nazionale, i costumi e la rilevanza dei problemi che si pongono non come questioni di condotta privata ma di vita pubblica. Si tratta di un quadro di vari avvenimenti che vanno molto oltre le questioni giudiziarie che hanno un loro percorso, con possibili esiti diversi e imprevedibili, per imboccare quello dei principi più generali. Tra questi il più importante è il rapporto che deve avere un …

"Un sistema paternalistico e datato non aiuta chi ha davvero bisogno", di Chiara Saraceno

Le novità introdotte nel milleproroghe non intervengono sui criteri ancora troppo restrittivi dell´età e della cittadinanza. Nel decreto Milleproroghe ha trovato posto anche la conferma della social card, ovvero di una carta acquisti per un importo di 40 euro mensili, destinata a anziani ultrasessantacinquenni e bambini sotto i tre anni che si trovano al di sotto di una determinata soglia di reddito famigliare e sono cittadini italiani. Molti osservatori avevano a suo tempo segnalato che il doppio vincolo della età e della cittadinanza avrebbe escluso dal beneficio, per altro di importo troppo basso per fare davvero differenza, la grande maggioranza dei poveri, oltre ad esporre l´Italia (per l´esclusione degli stranieri legalmente residenti) al rischio di una procedura di infrazione da parte dell´Unione Europea. La povertà, in Italia, è infatti concentrata, oltre che tra gli anziani, nelle famiglie con tre o più figli minori, a prescindere dalla età di questi ultimi. Senza contare che un bambino non diventa meno povero per il fatto di compiere tre anni. Uno strumento, quindi, doppiamente limitato: nell´importo e nella platea …

Tutto il mondo si mobilita: «Tassare la speculazione», di Bianca Di Giovanni

Lo chiedono i sindacati di tutto il mondo, quelli dell’opulento occidente e quelli del Terzo mondo: che sia la finanza a pagare la crisi, con una (piccola) tassa sulle transazioni finanziarie. Si è celebrata ieri la giornata globale di mobilitazione in sostegno alla ftt (financial transation tax), che vede unite sigle sindacali e associazioni della società civile in una battaglia senza quartiere contro la speculazione e i maxi-bonus dei miliardari. L’obiettivo è di porre la proposta sul tavolo del G20 di marzo, per arrivare finalmente al varo definitivo in quello di novembre. «Se ne parla già da molto tempo, Francia, Germania e Consiglio europeo hanno già fatto ampie aperture: il governo italiano è l’unico che non ha ancora preso posizione», ha denunciato Danilo Barbi, segretario confederale della Cgil, presentando ieri l’iniziativa in Corso d’Italia. La leader Cgil, Susanna Camusso, ha scritto una lettera a Berlusconi e Tremonti invitando chiedendo che il governo sostenga la proposta nelle diverse sedi internazionali. ZEROZEROCINQUE Contemporaneamente in Piazza Montecitorio le associazioni aderenti alla campagna ZeroZeroCinque (tra gli altri, le Acli, …

"Uno scandalo della democrazia", di Massimo Giannini

Forse avrà qualche ragione Umberto Bossi, che nella sua deriva neo-dorotea dichiara «oggi è un buon giorno per la maggioranza». Ma una cosa è certa: l´ulteriore compravendita di parlamentari appena conclusa dalla coalizione forzaleghista è una giornata nera per la democrazia. Ce n´erano state già tante altre, in questi mesi nei quali il berlusconismo da combattimento non ci ha risparmiato proprio nulla: dall´attacco contro lo Stato al killeraggio contro gli avversari. Ma ora il quadro si completa con l´accusa di Gianfranco Fini, che per la prima volta denuncia a viso aperto quanto già era evidente nel chiuso dei giochi di Palazzo: la tenuta di questo centrodestra si deve anche e soprattutto al «potere mediatico e finanziario» del presidente del Consiglio.Fini, com´è evidente, parla prima di tutto da «parte lesa». Il calcio-mercato dei senatori e dei deputati si gioca soprattutto dentro la sua metà campo, già terremotata dalle lotte intestine esplose al congresso di Milano di domenica scorsa. Una battaglia di retroguardia che ha il sapore amaro della peggiore Prima Repubblica, e che restituisce al Paese …