«All'Italia servono 50mila infermieri», di Paola Simonetti
Sono sempre più necessari a un paese che invecchia, ma i neolaureati e il ricorso agli stranieri non colmano la lacuna. La metà degli studenti abbandona i corsi. Paradossalmente, anche su questa categoria si affaccia lo spettro della disoccupazione Sono il pilastro dell’assistenza sanitaria alla persona, in un paese dove l’incidenza di anziani genera una delle più grandi urgenze sociali a lungo termine mai viste in Europa. Eppure il reclutamento degli infermieri in Italia arranca, funestato da problemi di varia natura. All’appello dei bisogni delle strutture ospedaliere, del Centro-Nord soprattutto, ne mancano ad oggi circa 50mila, stando alle ultime stime della Federazione dei Collegi degli infermieri (Ipasvi). Alla fine del 2007 nel nostro paese c’erano circa 5,4 infermieri ogni mille abitanti, contro i 9,8 della Germania, i 12,8 dell’Olanda o, addirittura, i 14,8 dell’Irlanda: la quota era di circa il 27% inferiore alla media dei Paesi Ocse. Il nodo pensionamenti All’emorragia di infermieri provocata dai pensionamenti non riesce a mettere un argine il flusso dei neolaureati di settore proveniente dalle 40 università attive da oltre …