Mese: Febbraio 2011

Libia: Segreteria Pd chiede forte correzione atteggiamento Governo

Bersani: “Dobbiamo essere noi a dire all’Europa cosa fare. Per tradizione politica e per collocazione geografica, l’Italia è sempre stata un Paese guida per l’Europa nei rapporti con la sponda sud del Mediterraneo”. La segreteria nazionale del Partito Democratico si è riunita questa mattina ed ha affrontato diversi temi, a cominciare dalla preoccupante situazione venutasi a creare in Libia. In particolare, è stata denunciata la gravità del comportamento del governo e la drammatica inadeguatezza della iniziativa politica del presidente del Consiglio e del ministro degli Esteri di fronte alla sanguinaria risposta del colonnello Gheddafi nei confronti della richiesta di democrazia da parte del popolo libico. “Per tradizione politica e per collocazione geografica, l’Italia è sempre stata un Paese guida per l’Europa nei rapporti con la sponda sud del Mediterraneo” ha detto in particolare il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani. “ Avremmo dovuto essere noi a dire all’Europa che cosa fare. Invece il governo è rimasto a lungo inerte, silente, nel tentativo troppo a lungo prolungato di non disturbare anche in circostanze così sanguinose un …

Napolitano: Milleproroghe "Vizi d'incostituzionalità". Berlusconi conviene su osservazioni

Il capo dello Stato scrive al governo: ” D’ora in poi rinvio su casi simili”. Il premier concorda. Fini sospende l’esame dell’Aula. Il Pdl aveva chiesto l’interruzione della discussione alla Camera dopo il tentativo di ostruzionismo da parte dell’opposizione, con lo scopo di far decadere il decreto che scade il 27 febbraio. Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha inviato una lettera al governo per spiegare che nel Milleproroghe ci sono elementi di incostituzionalità, su cui chiede delle correzioni. ”Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha oggi inviato una lettera ai Presidenti delle Camere e al Presidente del Consiglio, nella quale ha richiamato l’attenzione sull’ampiezza e sulla eterogeneità delle modifiche fin qui apportate nel corso del procedimento di conversione al testo originario del decreto-legge cosiddetto Milleproroghe”,si legge in una nota del Quirinale. ”Il Capo dello Stato, nel ricordare i rilievi ripetutamente espressi fin dall’inizio del settennato, ha messo in evidenza – si legge ancora – che la prassi irrituale con cui si introducono nei decreti-legge disposizioni non strettamente attinenti al loro oggetto si pone in …

Corte conti: corruzione è patologia, nessun ottimismo

Pg: “Intercettazioni essenziali contro lotta corruzione, ddl governo non le garantisce”. La corruzione e la frode, soprattutto nel settore dei contributi nazionali e dell’Ue, sono ”patologie” che ”continuano ad affliggere la Pubblica amministrazione” e i cui dati ”non consentono ottimismi”. A sottolinearlo e’ il procuratore generale della Corte dei Conti, Mario Ristuccia. Nel 2010 dalle forze dell’ordine sono stati segnalati 237 casi di corruzione (+30,22% rispetto al 2009), 137 di concussione (-14,91%), 1090 di abuso di ufficio (-4,89%). In calo, pero’, persone denunciate nel 2010: 709 per corruzione (-1,39% rispetto al 2009), 183 per concussione (-18,67%) e 2.290 per abuso di ufficio (-19,99%). Non appare ”indirizzato a una vera e propria lotta alla corruzione il disegno di legge governativo sulle intercettazioni”. Nella sua relazione il Pg Mario Ristuccia indica nelle intercettazioni ”uno dei piu’ importanti strumenti investigativi utilizzabili” nel contrasto alla corruzione. www.ansa.it ****** CORTE CONTI: CORRUZIONE È PATOLOGIA, DATI SCIOCCANTI ROMA – La corruzione come patologia, con lo strumento delle intercettazioni fondamentale per la lotta al malaffare e alla frode, e il ddl governativo …

Il MIUR annuncia 30.000 posti vacanti, ma per le immissioni in ruolo meglio non illudersi

Il calcolo deriva dalla somma dei prossimi 27.000 pensionamenti agli attuali 23.000 posti vacanti, meno i previsti 19.700 tagli eredità della Legge 133/08. Le riduzioni orarie alle superiori potrebbero però superare le aspettative, soprattutto nelle classi di concorso più tecniche. Ed in ogni caso il Mef non formula le assunzioni sulla base del massimale. Sperare non fa male e non costa nulla, ma meglio non illudersi. È di questi giorni la notizia che il ministero dell’Istruzione avrebbe comunicato ai sindacati la proiezione delle cattedre vacanti in vista del prossimo anno scolastico: il numero è consistente, perché si tratta di 30.000 posti, e deriva principalmente dall’alta richiesta di pensionamenti (oltre 27.000) da parte dei docenti a fine carriera. I restanti 3.000 posti liberi deriveranno dalla sottrazione dagli attuali 23.000 posti vacanti dei 19.700 tagli previsti dalla terza ed ultima tranche della Legge di risparmio 133/08. Su quest’ultimo punto, quello del ‘restringimento’ d’organico, il Miur ha già scoperto le carte: procederà all’innalzamento di un decimo di punto del rapporto alunni-classi, all’adozione del tempo scuola di 27 ore …

"Addio welfare comunale, tagli dell´80% neppure un euro a nidi e non autosufficienti", di Luisa Grion

Meno servizi per i disabili, meno aiuti agli anziani, un taglio ai programmi d´integrazione per gli immigrati, le politiche per l´infanzia e per la famiglia costrette ad aspettare. Mettere a posto i bilanci dello Stato ha un costo: molto spesso lo paga il welfare. E i primi a dover fare i conti con la drastica riduzione imposta dall´ultima Finanziaria ai Fondi statali di carattere sociali sono i sindaci. La manovra per il 2011 è destinata a lasciare un pesante segno sulle politiche di assistenza messe in atto dai comuni. Dal 2008 ad oggi i dieci principali canali d´investimento (dal fondo per l´affitto a quello per i servizi d´infanzia) hanno subito una riduzione del 78,7 per cento: dai 2 miliardi e 527 milioni stanziati quattro anni fa si è passati ai 538 milioni di oggi. Alcuni capitoli di spesa sono stati semplicemente azzerati: il fondo per i non autosufficienti, per esempio, l´anno scorso aveva ottenuto 400 milioni di euro, quest´anno non è stato rifinanziato. Stessa cosa per i servizi d´infanzia: dai cento milioni dell´anno scorso (investimenti …

"La valutazione si fa una e trina", di Alessandra Ricciardi

La riforma spunta nel decreto milleproroghe. La sfida ora si sposta sul regolamento attuativo. Il modello di valutazione è tutt’altro che definito. E però mentre le due sperimentazioni sulla valutazione dei docenti e delle scuole annaspano, a dispetto di dati ufficiali che parlano addirittura di una corsa degli istituti a farne parte (il modello reputazionale, secondo dati ministeriali, avrebbe raccolto circa 45 richieste, non più di 25 saranno accolte), chi valuterà è deciso: la riforma è spuntata nel Milleproroghe approvato al senato e ora è al vaglio definitivo della camera. Firmata prima dal relatore, Lucio Malan, poi recuperata dal governo nel maxiemendamento su cui c’è stata la fiducia, nel nuovo sistema rispunta l’Indire, con il compito di documentazione e supporto all’autonomia scolastica, si riportano indietro le lancette dell’Invalsi, che si occuperà essenzialmente di fare i test sugli apprendimenti degli studenti, e poi si rinforza il corpo ispettivo, che agirà nell’ambito del ministero e che però sarà dotato di «autonomia e indipendenza». Sulla falsa riga del modello anglosassone, saranno gli ispettori a occuparsi della valutazione «delle …

"Perché Calderoli ha fermato la diretta", di Rudy Francesco Calvo

Perché Calderoli ha fermato la diretta Nervosismo e incertezza caratterizzano il Carroccio che blocca “In mezz’ora” Era facile prevedere che lo stop imposto al filo diretto di Radio Padania Libera con la trasmissione di Lucia Annunziata In mezz’ora avrebbe suscitato polemiche e sospetti sulla sintonia tra i vertici leghisti e la base. Eppure Roberto Calderoli ha deciso di muoversi comunque, a pochissime ore dalla messa in onda su Raitre, per bloccare l’operazione Carroccio on air. Una toppa che ha creato qualche problema, ma che ha tappato appena in tempo un buco che, se si allargasse ancora, rischierebbe di far affondare la barcarola già instabile del governo Berlusconi. Per capire cosa sarebbe potuto andare in onda dagli schermi di Raitre bastava sintonizzarsi anche ieri sulle onde di Radio Padania, che ha riaperto puntualmente per tutta la giornata i propri microfoni ai contributi degli ascoltatori. O recuperare qualche registrazione delle trasmissioni passate. Si sarebbero potuti ascoltare paragoni azzardati tra Napolitano e Togliatti o che «i napoletani, come nel caso del presidente, sono diversi dai lombardi». Per non …