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Sit-in del PD per la scuola pubblica

Bersani:”da Berlusconi schiaffo inaccettabile alla scuola. Gelmini dimettiti”

In difesa della scuola pubblica, attaccata ieri dal premier – in una delle sue ormai consuete uscite che hanno il solo scopo di distrarre l’opinione pubblica dai suoi guai giudiziari – il PD ha promosso MARTEDI’ 1° MARZO ALLE 17 E 30 un sit-in sotto Palazzo Chigi (Via del Corso – lato Galleria Colonna) per una scuola pubblica, garanzia della libertà di pensiero.

Oggi sono arrivate le parole di Pier Luigi Bersani, a giudizio del quale “la scuola pubblica è nel cuore degli italiani, da Berlusconi arriva uno schiaffo inaccettabile. Con richiami di sapore antico – ha sottolineato il segretario del Partito Democratico – il premier se la prende con comunisti e gay, insultando così l’intelligenza e la coscienza civile del Paese.
All’elenco, Berlusconi stavolta ha aggiunto gli insegnanti della scuola pubblica. Uno schiaffo inaccettabile a chi lavora con dedizione in condizioni rese sempre più difficili dal governo. La scuola pubblica – ha concluso Bersani – è nel cuore degli italiani, è il luogo in cui l’Italia costruirà il suo futuro. Noi siamo con la scuola pubblica e non permetteremo che Berlusconi la distrugga”. Proprio per questo il segretario dei democratici chiede a Maria Stella Gelmini di rassegnare le dimissioni: “Se la Gelmini fosse un vero ministro, invece che arrampicarsi sui vetri per difendere Berlusconi, dovrebbe prendere atto degli inaccettabili attacchi che il premier ha rivolto agli insegnanti e alla scuola pubblica e dimettersi”. (Vi invitiamo a diffondere le proposte per la scuola approvate dall’Assemblea Nazionale del PD).

Per Francesca Puglisi, responsabile Scuola della segreteria nazionale del partito, “a Berlusconi, amico di dittatori e rais, e ballerino di bunga bunga, dà fastidio la scuola pubblica, perché è scandalizzato dalla cosa più pericolosa che la scuola produce: il pensiero”. La Puglisi ricorda che “per il massacratore Gheddafi, intimo amico del nostro premier, al quale ha dedicato un mega poster di sette piani in una via centralissima di Tripoli, chi pensa è un nemico pericoloso. Lo è per l’ex agente Kgb Putin che non sopporta critiche di sorta. Dopo essersi impossessato del 90% dei mezzi di informazione, dopo aver delegittimato la magistratura, ora Berlusconi punta a distruggere il luogo dove si formano le coscienze civili, dove le menti imparano a essere libere di ragionare e di criticare”. A giudizio della Puglisi, l’obiettivo del premier è quello di “dirottare fondi verso istituti elitari, per famiglie ricche, scuole facilmente controllabili perché economicamente ricattabili: l’idea di qualsiasi regime autoritario che anziché prendere il potere con le armi, lo afferra occupando le istituzioni”.

da www.partitodemocratico.it