Giorno: 21 Febbraio 2011

Sondaggio: Bersani batte centrodestra 36 a 29

Pier Luigi Bersani batte 36 a 29 Silvio Berlusconi nei sondaggi elettorali di Mannheimer. Durante la registrazione di Porta a Porta di stasera Renato Mannheimer presenta le ultime rilevazioni basate sull’ipotesi che centrosinistra e terzo polo si presentino separati alle elezioni. Se si votasse ora il centrosinistra guidato da Bersani prenderebbe il 36 % dei consensi e Berlusconi il 29. Questo accadrebbe il terzo polo fosse guidato da Casini al quale andrebbe il 15 % dei consensi. Con Fini invece i terzisti prenderebbero solo l’11 %, mentre il centrosinistra guidato da Bersani avrebbe il 39 % e il centrodestra guidato da Berlusconi solo il 30. Mannehimer commenta che «È la prima volta da mesi che il centrosinistra dimostra di avere delle possibilità». Peraltro, come candidato premier Bersani sarebbe più forte di Rosy Bindi. L’ipotesi di un centrosinistra guidato dalla vicepresidente della Camera è gradita al 34 % degli elettori. In questo caso il centrodestra di Berlusconi prenderebbe il 29 % mentre il terzo polo a guida Casini avrebbe il 17. Tutte le rilevazioni sono al …

Si allarga lo scandalo dell'Affittopoli a Milano

Martina: “Siamo all’epilogo di una decennale cattiva gestione del patrimonio pubblico. Serve subito e senza tentennamenti un commissariamento dei vertici del Pio Albergo Trivulzio”. È arrivata affittopoli a Milano. La gestione del patrimonio pubblico meneghino è al centro di uno scandalo senza precedenti dopo la scoperta di affitti low cost al Pio Albergo Trivulzio, al Policlinico e al Redaelli. La macchia d’olio si sta allargando sempre di più e non è ancora prevedibile fino a che punto possa coinvolgere Vip o meno che hanno potuto usufruire di tanti benefici e sconti. Negli cinque ultimi anni circa quaranta immobili pubblici sono stati venduti a privati dal Pio Albergo Trivulzio dopo una serie di aste andate deserte al fine di portare ad un notevole ribasso della quotazione rispetto alla valutazione iniziale dell’Agenzia del Territorio. I giornali si stanno sbizzarrendo (ovviamente Libero e Il Giornale in testa) nel toto-nomi dei beneficiari ma quello che più importa è che a far parte del gioco, l’interesse è stato trasversale. “La vicenda affittopoli – ha dichiarato Maurizio Martina, Segretario PD Lombardia …

"Dal decreto milleproroghe sparisce l’emendamento su Pompei", di Salvo Sapio

Pompei nelle mani del peggior dilettantismo politico: la maggioranza, in pieno delirio confusionale, riesce per l’ennesima volta a lasciare il sito nel più completo abbandono. Niente stanziamenti adesso perché, secondo il governo, i fondi potrebbero essere erogati in maniera più compiuta «tra uno o due mesi attraverso un altro provvedimento, che potrebbe essere anche un decreto legge». A spiegarlo è il sottosegretario ai Beni Culturali, Francesco Maria Giro che argomenta così la decisione del governo: «Pur essendo l’emendamento su Pompei di fondamentale importanza per il sito, l’esecutivo ha deciso di ritirarlo per non stravolgere, come è accaduto in passato, la natura del decreto milleproroghe che, come si evince dal nome, dovrebbe contenere solo proroghe». Ufficiale comunque «l’intenzione di ripresentarlo» con l’inserimento di nuove norme che «daranno la possibilità alla Soprintendenza di Pompei di arginare il sistema burocratico, che appesantisce l’azione dei soprintendenti, dandole maggiori poteri per quanto riguarda spese, appalti e cantieri. Nonostante il blocco del turn over del pubblico impiego, la Soprintendenza avrà la possibilità di assumere nuovo personale. Teniamo presente – ha concluso …

"Il Paese comincia a reagire, ma lui è capace di tutto", intervista a Dario Franceschini di Stefano Collini

Cominciamo dal messaggio lanciato al premier da Napolitano? Di Berlusconi che rilancia la legge sulle intercetta zioni e la riforma della giustizia? O magari da Fli che perde un altro pezzo? Ma no, risponde Dario Franceschini, «partiamo da Sanremo». Sta scherzando? «Può sembrare una battuta ma non lo è. Il capogruppo del Pd alla Camera si prepara a un`altra settimana snervante, con un Parlamento «ridotto alla paralisi» e una maggioranza che «porterà in Aula tutte le porcherie che ha in cantiere, anche a costo di devastare tutto, solo per salvare Berlusconi». Un quadro a tinte fosche, nel quale però Franceschini individua un barlume di luce. Che viene da Sanremo? Sorride, e inizia a spiegare: «Negli ultimi mesi ho visto un`assuefazione preoccupante nel Paese. La capacità di reagire e indignarsi è apparsa affievolita, anche se confrontata con quella a cui abbiamo assistito tra il 2001 e il 2006 di fronte a vicende anche di minore gravità. Ecco, nelle ultime settimane, prima con l`iniziativa al Palasharp, poi con le grandi manifestazioni in tutta Italia a difesa della …

Immunità, il Pd si schiera contro "Da parte nostra nessuna ambiguità"

Il capogruppo alla Camera: “Non esiste che per bloccare i processi di Berlusconi si dia l’immunità a lui e ad altri 944 parlamentari”. Immunità, il Pd si schiera contro “Da parte nostra nessuna ambiguità” Dario Franceschini ha assicurato che il partito democratico non appoggerà la reintroduzione dell’immunità parlamentare. “La posizione del Pd è contraria senza nessuna ambiguità – ha assicurato il capogruppo alla Camera rispondendo ai cronisti a Montecitorio – Non esiste che per bloccare i processi di Berlusconi si dia l’immunità a lui e ad altri 944 parlamentari”. Sgombrando in campo dalle indiscrezioni che descrivevavano i democratici possibilisti sul provvedimento. “Per ora non ci sono assolutamente le condizioni. Ma in un clima diverso si potrebbe affrontare la questione. Penso a un’immunità a tempo per una sola legislatura e votata con la maggioranza di due terzi o della Camera o del Senato a seconda dell’appartenenza del parlamentare” conferma Luciano Violante, ex presidente della Camera ed ex capo dei deputati Ds, intervistato da Affaritaliani.it. Contraria anche l’Udc. “Non posso essere complice di un percorso che mira …

Il governo promette e non mantiene: senza risorse gli studenti ciechi e sordi

Oggi ricorre la la Giornata nazionale del Braille,ma Unione Ciechi ed Ente Sordi hanno deciso di non partecipare alle manifestazioni ufficiali per protesta contro i ministri dell’Istruzione e dell’Economia Una protesta che grida più di ogni altra: oggi ricorre la “Quarta Giornata Nazionale del Braille”, ma l’Unione Italiana dei Ciechi (Uic) e l’Ente Nazionale Sordi (Ens) non parteciperanno alle manifestazioni ufficiali, in segno di protesta nei confronti dei Ministeri dell’Economia e dell’Istruzione che, ormai da 11 anni, non si decidono ad emanare il regolamento attuativo della legge 69 del 2000. Una legge che stanzia importanti risorse economiche per il sostegno all’integrazione scolastica dei disabili e in particolare dei minorati sensoriali, cioè ciechi e sordi. Le risorse -che non arrivano- sono destinate all’Istituto Statale per i sordi “Tommaso Silvestri” e alla scuola di metodo “Augusto Romagnoli”, entrambi enti pubblici. In una nota l’Uic e l’Ens sottolineano che i due enti “dovranno utilizzare le risorse economiche per effettuare ricerche sulla didattica e la pedagogia speciale, offrire formazione professionale agli insegnanti di sostegno, consulenza ai genitori e interventi …

"Il premier: le toghe contropotere politico Anni di galera a chi passa le intercettazioni", di Lorenzo Fuccaro

Il Pd: sordità istituzionale. L’Udc: così scava un fossato incolmabile. Come è ormai una consuetudine da qualche tempo a questa parte, la domenica Silvio Berlusconi rivolge un videomessaggio con il quale fa un bilancio di quanto fatto nella settimana appena terminata e annuncia le iniziative future. Il Cavaliere insiste che il governo da lui guidato «non si è mai fermato neppure un momento. E ora possiamo e vogliamo andare avanti grazie a un passo che è reso ancora più spedito dall’uscita dalla nostra maggioranza di Fini e dei suoi che avevano sempre da ridire su ogni nostra iniziativa e ritardavano di proposito le riforme, in particolare come sapete quella della giustizia e quella sulle intercettazioni» . Chi passerà ai giornali i contenuti delle conversazioni registrate, sottolinea, «rischierà, come già avviene in tutti i Paesi civili e negli Stati uniti, la galera e ci resterà per anni» . Riforma della giustizia e legge sulle intercettazioni sono in cima ai suoi pensieri e all’agenda delle cose da realizzare, conferma il Cavaliere parlando ai Promotori della Libertà. Dice …