Giorno: 20 Febbraio 2011

"Don Giovanni all'inferno e Benigni in paradiso", di Eugenio Scalfari

Tanto era stato retorico e melenso il Festival di Sanremo, con le sue canzoni nuove e mediocri e quelle antiche ridotte ad ali di farfalla appiccicate al muro con lo spillo, e tanto si è trasformato in una festa popolare, colorata, irriverente e istruttiva non appena Roberto Benigni è apparso sul palcoscenico dell´Ariston sul cavallo bianco e con in mano la bandiera dai tre colori. Così, per quaranta minuti, 20 milioni di italiani hanno riso, hanno applaudito, hanno preso a cuore il Risorgimento e una patria creata da una minoranza di giovani coraggiosi che hanno dato la vita per far sorgere una nazione. Benigni ha toccato tutti i tasti del suo inimitabile repertorio, ha lanciato bonariamente le frecce della sua micidiale comicità ed ha contemporaneamente dispensato preziosi insegnamenti di etica pubblica che forse molti degli ascoltatori avevano dimenticato. Ha dato anche notizie di fatti antichi probabilmente ignoti ai più; la più commovente è stata quella del ventenne autore del nostro inno nazionale che pochi mesi dopo averlo composto morì nello scontro di Porta San Pancrazio …

Scuola, dal 2012 l'Austria abolirà la bocciatura

Il ministro per l’Istruzione pubblica in Austria, Claudia Schmied del partito socialdemocratico del cancelliere Werner Faymann (Spoe), ha annunciato di voler procedere a un cambiamento storico nel sistema scolastico nazionale: l’abolizione della bocciatura dal prossimo anno. Dopo i risultati disastrosi dello Studio Pisa 2009 in Austria, risultata al 31/mo posto su 34 paesi, il governo federale vuole correre ora ai ripari con un nuovo sistema scolastico. “I cambiamenti sono inevitabili”, ha argomentato la Schmied. La sua idea è di introdurre per gli studenti che ne hanno bisogno al ginnasio e nelle scuole superiori un sistema di corsi, in particolare per il tedesco, la matematica e le lingue straniere. “Ha a che fare con la cultura scolastica più che con il profitto degli alunni”, ha detto la Schmied, sottolineando che la bocciatura non aiuta alla competitività. Secondo uno studio commissionato dalla Commissione Ue, circa il 9% dei 15/enni in Austria è stato bocciato almeno una volta, come nella media europea. La Schmied è convinta che oggi ci si debba “concentrare su una nuova cultura dell’apprendimento e …

"Scoppia il caso Sevel, Fim e Uilm con la Fiom", di Antonella Baccaro

Dopo Pomigliano e Mirafiori, scoppia il caso Sevel. Nello stabilimento Fiat con sede a Atessa (Chieti), che produce veicoli commerciali leggeri, ieri il 50%degli operai ha aderito allo sciopero proclamato dalla Fiom-Cgil per il turno di straordinario del mattino. E quelle di ieri avrebbero dovuto essere le prime ore di straordinario, secondo un accordo discusso da Fiat con tutti i sindacati che, alla fine, è stato firmato solo da Fismic. L’intesa, resasi necessaria per «sfruttare la ripresa del mercato dei veicoli commerciali leggeri» , come ha detto lo stesso ad della Fiat, Sergio Marchionne, prevedeva l’applicazione di un vecchio accordo del 1985 che consentiva di aggiungere due sabati lavorativi straordinari ai 5 previsti dal contratto nazionale. In cambio i sindacati ottenevano l’assunzione di 150 persone e il trasferimento dalla ex-Bertone di Torino a Chieti di altri 150 lavoratori. Il tavolo, per tutti tranne Fismic, è saltato quando i sindacati si sono visti presentare per la firma un testo in cui erano state introdotte da Fiat la clausola di esigibilità e le clausole sanzionatorie previste già …

"Quel bisogno di alzare lo sguardo", di Mario Calabresi

Può un Paese vivere nella perenne attesa del Giorno del Giudizio, convinto che sia programmato sempre per domani mattina? Da mesi non si fa altro che parlare della resa dei conti finale e della caduta di Silvio Berlusconi e del suo governo, gli occhi sono sempre puntati su una data cruciale, considerata definitiva: il discorso di Fini a Mirabello all’inizio di settembre, quello di Berlusconi del 29 dello stesso mese alla Camera, le dimissioni dei ministri finiani, il voto di fiducia del 14 dicembre, le rivelazioni di Ruby, l’arrivo delle carte sulle feste di Arcore a Montecitorio, la decisione del giudice per le indagini preliminari di Milano, ora il giorno dell’apertura del processo al premier il prossimo 6 aprile. Nel frattempo il presidente del Consiglio ha prima visto franare la sua maggioranza fin sotto la soglia fatidica dei 316 voti alla Camera, poi l’ha ricostruita tornando a stare a galla e incassando svariati voti di fiducia (l’ultimo questa settimana al Senato). L’ attenzione del governo, dell’opposizione e dell’informazione è spasmodicamente puntata su questo pendolo, che …

"Maserati, i silenzi di Sergio Marchionne", lettera aperta dei parlamentari modenesi del Pd

I parlamentari modenesi del Partito democratico – Manuela Ghizzoni, Ricardo Franco Levi, Ivano Miglioli, Giulio Santagata, Giuliano Barbolini e Mariangela Bastico – intervengono in merito alla vicenda Maserati all’indomani dell’audizione dell’amministratore delegato della Fiat Sergio Marchionne davanti alla commissione Attività produttive della Camera. Ecco la loro lettera aperta. «Continua il silenzio di Sergio Marchionne sul futuro della Maserati. Di molto ha parlato l’amministratore delegato della Fiat nel corso dell’audizione alla Commissione attività produttive della Camera, eppure lo stabilimento Maserati non ha mai avuto l’onore di essere citato. In quanto rappresentanti del territorio modenese, sul quale Fiat è presente con gli stabilimenti di Maserati, Ferrari e CNH (ora in Fiat Industrial), condividiamo e ci facciamo interpreti della preoccupazione che la mancanza d’informazioni suscita nei lavoratori dello stabilimento Maserati (circa 700) e nelle Istituzioni locali, che nel tempo molto hanno investito per valorizzare la tradizione automobilistica modenese, dal Museo Casa natale Enzo Ferrari alla pista prove di Marzaglia, da Modena Città di Motori alla Motor Valley. Tale omissione non pare giustificata dal timore di avvantaggiare la concorrenza …

«All'Italia servono 50mila infermieri», di Paola Simonetti

Sono sempre più necessari a un paese che invecchia, ma i neolaureati e il ricorso agli stranieri non colmano la lacuna. La metà degli studenti abbandona i corsi. Paradossalmente, anche su questa categoria si affaccia lo spettro della disoccupazione Sono il pilastro dell’assistenza sanitaria alla persona, in un paese dove l’incidenza di anziani genera una delle più grandi urgenze sociali a lungo termine mai viste in Europa. Eppure il reclutamento degli infermieri in Italia arranca, funestato da problemi di varia natura. All’appello dei bisogni delle strutture ospedaliere, del Centro-Nord soprattutto, ne mancano ad oggi circa 50mila, stando alle ultime stime della Federazione dei Collegi degli infermieri (Ipasvi). Alla fine del 2007 nel nostro paese c’erano circa 5,4 infermieri ogni mille abitanti, contro i 9,8 della Germania, i 12,8 dell’Olanda o, addirittura, i 14,8 dell’Irlanda: la quota era di circa il 27% inferiore alla media dei Paesi Ocse. Il nodo pensionamenti All’emorragia di infermieri provocata dai pensionamenti non riesce a mettere un argine il flusso dei neolaureati di settore proveniente dalle 40 università attive da oltre …