Giorno: 18 Febbraio 2011

Milleproroghe, salta il voto delle commissioni. Il governo non rischia e porta il testo in Aula

La maggioranza, facendo auto-ostruzionismo, si era iscritta in massa a parlare. Martedì il passaggio alla Camera, inevitabile la fiducia per blindare il testo del decreto ROMA – Salta il voto delle commissioni Affari costituzionali e Bilancio della Camera sul Milleproroghe e la conta ci sarà direttamente in Aula martedì prossimo. Il governo si salva così da sicure sconfitte nelle votazioni sugli emendamenti e nel voto finale. Alla luce dell’auto-ostruzionismo della maggioranza – i deputati di Pdl e Lega si erano iscritti in massa a parlare -, l’ufficio di presidenza delle Commissioni ha preso atto che non c’erano le condizioni per procedere alle votazioni e spedito il testo direttamente al giudizio dell’Aula. L’operazione è stata fatta proprio per evitare bocciature nei due organismi dove l’opposizione aveva i numeri teorici per prevalere: 25 contro i 24 della maggioranza alla commissione Bilancio; 24 a 24 nella Affari costituzionali (Karl Zeller, Svp, non era presente). Martedì, a riferire in aula al posto dei relatori saranno i presidenti delle due commissioni, Giancarlo Giorgetti (Bilancio) e Donato Bruno (Affari costituzionali), mentre …

Bindi: le democratiche protagoniste dell’oltre Berlusconi

L’intervento di Rosy Bindi alla Conferenza delle donne democratiche di Rosy Bindi Care democratiche e care sorelle d’Italia, benvenute e tutte auguro a ciascuna di noi due giorni di lavoro sereno, serio, fecondo. Come serio, sereno e fecondo è stato il lavoro che ci ha condotto fin qui e del quale dobbiamo ringraziare tante e soprattutto Roberta Agostini, alla quale formulo i migliori auguri anche per il lavoro futuro che l’attende. Questa nostra Conferenza non potrebbe celebrarsi in un momento più opportuno. All’indomani di una grandissima e, unica nella storia del nostro paese, manifestazione di partecipazione popolare in nome della dignità della donna. Una manifestazione che si colloca dentro un lungo cammino delle donne che è ripreso e che non si fermerà. Non siamo emerse dal nulla e non torneremo in una condizione di invisibilità. Domenica, le donne non sono sbucate in strada e nelle piazze come funghi all’improvviso. Il malessere è profondo e cova da tempo. Un malessere culturale e sociale vissuto nell’esperienza quotidiana di milioni di donne che non hanno pari diritti, che …

Festa 17 marzo, Lega: follia. Bersani: vergogna

Al decreto legge che ha istituito la festa il 17 marzo non hanno aderito tre ministri. Lo ha detto il ministro della Difesa, Ignazio La Russa, in una conferenza stampa a Palazzo Chigi. Per evitare il problema degli oneri derivanti dall’istituzione della festa del 17 marzo, gli effetti giuridici e contrattuali della festa delle Forze Armate del 4 novembre per il 2011 sono spostati sulla nuova data. È il ministro della Difesa Ignazio La Russa a spiegare la soluzione trovata dal Consiglio dei Ministri all’obiezione sollevata dai ministri della Lega. Soluzione che però non è stata sufficiente a convincere i ministri leghisti a votare il decreto. «Si è fatto notare correttamente che l’istituzione del 17 marzo comportava oneri per lo Stato, ma vengono coperti con la decisione contestuale di trasferire gli effetti economici e gli istituti giuridici del 4 novembre al 17 marzo», spiega La Russa in conferenza stampa. Dunque «il Cdm in tempi ragionevolmente brevi ha risolto il problema, sia pure con una riserva e con la non adesione di tre ministri e si …

«Nessuna alleanza. Sfidiamo la Lega sul federalismo». Intervista a Pier Luigi Bersani, di Benedetta Ravizza

«Ricordo che sono stato io, negli ultimi mesi, a sollevare il tema di una Lega che dice Roma ladrona e poi vota le leggi per i quattro ladroni di Roma; io ho fatto scrivere i manifesti “Slegati”; io ho fatto votare contro un decreto sulla fiscalità comunale che mette patrimoniali sulle piccole imprese e non c`entra niente col federalismo; io ho detto che il 17 marzo si festeggia» Nessuna tattica o «appeasament», pacificazione. L`intervista alla «Padania» è piuttosto «una linea». Tradotto dal gergo bersaniano «una sfida alla Lega, di fronte al tramonto dei berlusconismo». È lo stesso segretario nazionale del Pd a spiegarlo, dopo aver letto su «L`Eco» di giovedì il commento dei vicedirettore Franco Cattaneo. «Noi non vogliamo l`alleanza con la Lega, né tanto meno rincorrerla – dice Pier Luigi Bersani -. Però se stacca la spina al governo Berlusconi, garantiamo di essere pronti a portare fino in fondo il federalismo. La nostra è la posizione combattiva di un partito autonomista che su questi temi non si accoda a nessuno». L`intervista al giornale del …

Milleproroghe, anche Modena tra gli atenei colpiti

L’Università di Modena e Reggio rischia il blocco del turn over nonostante le spese di personale non superino il 50 per cento del bilancio consolidato. L’on. Manuela Ghizzoni del Pd denuncia la mancata proroga per gli atenei dello sconto nel calcolo delle spese di personale rispetto ai trasferimenti dello Stato. Ecco la sua dichiarazione. «Siamo al paradosso: nel decreto Milleproroghe manca una proroga, importantissima, quella che riguarda lo sconto nel calcolo delle spese di personale degli atenei rispetto alle risorse trasferite dallo Stato. Questo vuol dire, in soldoni, che quasi la metà degli Atenei supereranno la soglia del 90 per cento del fondo di finanziamento ordinario utilizzato per spese di personale, e subiranno pertanto il blocco del turn-over con conseguenze gravi per l’offerta formativa e per l’attività di ricerca. Tra gli atenei colpiti c’è anche quello di Modena e Reggio. Nonostante sia in ottime posizioni nelle classifiche sulla qualità didattica e scientifica rischia lo “splafonamento” delle spese; non per incapacità programmatoria o attitudine allo sperpero, ma perché si allarga sempre di più la forbice tra …

«Insegnare in trasferta sarà un miraggio per i docenti precari. L’esecutivo mette mano al sistema delle supplenze», di e.r.

Nel decreto Milleproroghe approvato in prima lettura al Senato si elimina la migrazione dei docenti Insegnare in trasferta sarà un miraggio per i docenti precari. L’esecutivo mette mano al sistema delle supplenze. Nel decreto Milleproroghe approvato in prima lettura al Senato si elimina la migrazione dei docenti. A partire dal prossimo anno scolastico «l’inserimento nella prima fascia (supplenze brevi ndr) delle graduatorie di istituto è consentito esclusivamente a coloro che sono inseriti nelle graduatorie ad esaurimento della provincia in cui ha sede l’istituzione scolastica richiesta». In sostanza chi è inserito nella graduatoria di Salerno non può insegnare a Napoli o a Benevento o a Caserta ma non può neanche sperare in un posto a Roma, a Milano o a Venezia o a qualsiasi altra città. La condizione di precario per una manciata di mesi di insegnamento la si può solo esercitare nella regione di residenza. Una vera e propria inaspettata batosta. L’esercito di precari conta nella sola Campania più di 32mila persone. Le supplenze brevi (i dati si riferiscono al luglio scorso) vedono coinvolti poco …

"Quote rosa per legge nei cda? Sì, sono una spinta al talento. No, vanno conquistate sul campo", di Monica D'Ascenzo e Elena David

Perché le quote se siamo brave? È la domanda che si fanno le giovani laureate con il massimo dei voti, le professioniste affermate, le manager alla guida di grandi aziende. Se le prime devono ancora trovare una risposta, le altre, che ogni giorni provano a sfondare il tetto di cristallo, l’hanno già trovata. Tanto è vero che secondo un sondaggio l’80% delle manager italiane si dice a favore della legge che introduce le quote di genere nei consigli di amministrazione. Certo, con qualche sfumatura. Ci sono le convinte della prima ora e le meritocratiche pentite. No ai regali dal principe (di Elena David) A tutte piacerebbe arrivare solo per merito, eppure se quel tetto di cristallo non si sfonda diventa inevitabile un’affermative action che rompa lo status quo. Un’azione positiva prevista dall’articolo 3 della Costituzione e confermata da sentenze della Suprema Corte. E prevista a livello europeo, dopo la risoluzione del 2010 che esortava gli stati membri della Ue a «promuovere una presenza più equilibrata tra donne e uomini nei posti di responsabilità delle imprese». …