Giorno: 17 Febbraio 2011

"Quando il paese si divide sulla festa dell´Unità d´Italia", di Carlo Galli

Le polemiche sul giorno di vacanza per celebrare il 150° dello Stato unitario rivelano la carenza di una “religione civile” condivisa dalla nazione Esponenti importanti delle élites non sono più in grado di distinguere la politica dall´economia Sono giornate in cui una comunità celebra in pubblico le ragioni della propria esistenza. Il 17 marzo 1861 il parlamento sabaudo proclamò Vittorio Emanuele II re dell´Italia unita. Oggi, la destra al governo – assai diversa da quella, guidata da Cavour, che governava allora – ne fa una festa nazionale, in occasione del 150° anniversario dell´unità del Paese. Il provvedimento, in sé non sbagliato, suscita però l´aspra polemica dei leghisti e dei sudtirolesi – i primi lo contestano su base politica, discutibile, e finanziaria (mancherebbe la copertura economica della legge); i secondi su presunta base nazionale (austriaca), assurda e inammissibile (come ha detto il Capo dello Stato) –. Ma soprattutto il provvedimento incontra l´ostilità manifesta del mondo imprenditoriale, preoccupato perché un giorno di festa in più sarebbe un colpo per il nostro già disastrato Pil. Di qui, le …

"Le elezioni sono il male minore", di Luigi La Spina

Un futuro da brivido. E’ quello che aspetta l’Italia nei prossimi mesi sull’asse Milano-Roma. Da una parte, al tribunale di Milano, un processo a Silvio Berlusconi che rischia di essere tutt’altro che breve e sicuramente pieno di ostacoli, come ha spiegato, ieri su «La Stampa», Carlo Federico Grosso. Con imbarazzanti e imbarazzate sfilate di giovani testimoni, al bivio tra la difesa personale e quella del premier. Un rito, destinato a una via crucis dilatoria, tra eccezioni di incompetenza, appelli al legittimo impedimento, richieste di annullamento di atti, e stretto tra le contemporanee udienze di altri tre procedimenti, sempre a carico del presidente del Consiglio. Dall’altra parte, nelle aule del Parlamento, un governo che, con una risicatissima maggioranza, cercherà di far approvare riforme fondamentali, come quella sul federalismo o quella sulla giustizia, che richiederebbero un larghissimo consenso. Sia per superare gli ostacoli di una opposizione disposta a tutto pur di non farle passare, sia per evitare, come già successo, che l’arma del referendum vanifichi il risultato di tanti sforzi. Se questo è il cupo profilo che …

"Milleproroghe, sì alla fiducia Il Pd: una valanga di tasse sui deboli", di Bianca Di Giovanni

In Senato passa la fiducia sul decreto Milleproroghe (158 sì, 136 no e 4 astenuti). Nessuna novità, se non fosse che alla prima prova di voto dopo la costituzione del Fli, i finiani si dividono. Il capogruppo annuncia il no, c’è chi si astiene e chi non partecipa al voto. Quanto al merito, il Pd spara ad alzo zero. Anna Finocchiaro parla di «una Finanziaria-pasticcio che aumenta le tasse e premia chi non rispetta le regole». «Non bastava il picco storico delle tasse raggiunto da questo governo al 43,4% – aggiunge Giovanni Legnini (Pd) -mancavano alcuni tocchi i fantasia sul sistema tributario italiano come la tassa sul cinema che tutti i giorni pagheranno i ragazzi, pensionati e fasce deboli». Il Pd la ribattezza tassa-vergogna, e lancia una mobilitazione davanti ai cinema di Roma, Milano, Napoli, Torino, Firenze, Bologna, Bari, Genova, Palermo, Perugia, Pesaro ed altre città italiane, con volantinaggi, presidi, banchetti per sensibilizzare i cittadini. «Prorpio mentre il cinema italiano rinasce – dichiara Vincenzo Vita (Pd) – il governo tira questa mazzata». Non c’è solo …

"Se il centrodestra gioca con la Costituzione", di Pietro Rescigno

Caro direttore, la maggioranza di centro-destra, non contenta di ‘manipolare´ la seconda parte della Costituzione, quella che riguarda l´organizzazione dello Stato e la relazione tra i pubblici poteri, ora attacca anche i princìpi fondamentali e la Carta dei diritti e dei doveri dei cittadini. La norma presa di mira è quella sull´iniziativa economica privata, l´articolo 41, formulato in termini di moderazione e di equilibrio, come accadde in sostanza per tutti i temi su cui i cattolici, i socialcomunisti e la non trascurabile pattuglia liberale si sforzarono di perseguire una linea conciliativa di compromesso, per usare un termine usato anche dalla dottrina giuridica e che non è necessariamente sinonimo di ambiguità e di disimpegno. Gli enunciati delle proposizioni dettate dalla norma sono di chiara semplicità: l´iniziativa privata è libera; il limite all´esercizio è costituito dall´assenza di contrasto con l´utilità sociale e dall´evitare ogni possibile danno alla sicurezza, libertà e dignità umana; per l´attività economica così pubblica come privata è rimessa alla legge la determinazione di programmi e piani idonei ad indirizzarle e coordinarle a fini sociali. …

"Pronto il nuovo testo sul federalismo municipale. Ai comuni l'Iva sui consumi", di Eugenio Bruno

Nella “fabbrica di San Pietro” del federalismo i lavori non si fermano mai. Nel decreto attuativo sul fisco municipale – che il governo ha inviato alle Camere insieme alle osservazioni sul 15 a 15 registrato in bicamerale il 3 febbraio scorso – è apparsa la precisazione che l’Iva da distribuire ai comuni sarà legata ai consumi. Il perché lo spiegherà il ministro Roberto Calderoli sia martedì e mercoledì prossimo a Palazzo Madama, sia a inizio marzo a Montecitorio. Il dibattito parlamentare sul fisco comunale inizierà a marzo. Ma con o senza voto fiducia? «Si vedrà», si è limitato a rispondere il responsabile della Semplificazione. Tutto ciò mentre in bicamerale è ufficialmente partito l’esame del provvedimento su tributi regionali e costi standard sanitari.Il calendario del dibattito parlamentare è stato fissato dalle rispettive conferenze dei capigruppo. Anche se per la discussione davanti ai deputati una data precisa ancora non c’è. Ieri i presidenti dei gruppi si sono limitati a prendere atto che per tutta la prossima settimana l’assemblea sarà impegnata sulla conversione del dl milleproroghe e che …

"Immigrati, cosa chiedere alla Ue", di Tito Boeri

Da tre giorni non ci sono più sbarchi di disperati sull´isola di Lampedusa. Secondo il ministro Maroni il flusso è comunque in aumento ed è destinato a portare in poco tempo sulle nostre coste 80.000 persone in cerca di asilo. Sono persone provenienti dai paesi del Nord Africa in rivolta contro i regimi totalitari. Non è dato sapere come il Ministro sia arrivato a questa stima. È tuttavia significativo che si tratti più o meno dello stesso numero di rifugiati evacuati dalla Macedonia e trasportati in Germania, Norvegia e Turchia dopo la guerra in Kosovo in quella che è stata sin qui la più grande operazione di “burden sharing”, condivisione dell´onere umanitario fra paesi, di fronte ad un´emergenza umanitaria. Oggi il governo italiano, proprio in nome del burden sharing, chiede all´Europa di farsi carico del problema degli sbarchi a Lampedusa, non solo contribuendo ai costi del pattugliamento delle nostre frontiere, come sta già facendo con Frontex, ma anche offrendo ospitalità almeno a una parte dei rifugiati arrivati sulle nostre coste. Abbiamo chiesto all´Ungheria, presidente di …

"Inizia l'era Gelmini Super poteri ai rettori", di Roberto Ciccarelli

Inizia l’era Gelmini Super poteri ai rettori Con la «riforma» del governo, entro l’autunno gli atenei dovranno dotarsi di nuovi Statuti. Così in tutta Italia è partita la corsa alla scrittura delle nuove regole. Senza nessuna collegialità, a fare tutto sono i rettori Gli atenei scrivono (e approvano) i nuovi statuti A Bologna e Torino le proteste degli studenti. A poco più di un mese dall’approvazione della riforma Gelmini, l’aria che si respira negli atenei è tesa e malmostosa. All’università di Padova si vuole riscrivere in fretta lo statuto adeguandolo alle norme del governo sugli organi accademici. Il rettore Giuseppe Zaccaria ha chiesto ai ricercatori e al personale amministrativo di inviare ad una casella mail le loro osservazioni sulla legge fondamentale che regolerà a lungo la vita dell’ateneo. Non è stato trovato il tempo sufficiente per modificarla con la partecipazione degli studenti e dei docenti come richiesto da una petizione sottoscritta da oltre 500 persone ad inizio febbraio. Il problema della democrazia interna è stato così ridotto al più classico dei thread caotici e risentiti …