Giorno: 16 Febbraio 2011

Il centrosinistra chiede le dimissioni. Bersani: "Ora elezioni anticipate", di Alberto D'Argenio

Fli: non è un golpe. L´Udc chiede “chiarezza subito”. Di Pietro parla di “conflitto che si può risolvere solo con le dimissioni del premier”. L´opposizione con una sola voce: l´imputato Silvio Berlusconi si deve dimettere. Dopo la decisione del gip di Milano di disporre il giudizio immediato per il premier – accusato di concussione e prostituzione minorile – in Parlamento sono tutti d´accordo. Dai democratici ai finiani, passando per Di Pietro. Il Cavaliere faccia un passo indietro per il bene dell´Italia e della sua immagine internazionale. Lo dice chiaro e tondo il segretario del Pd Pier Luigi Bersani: «Noi chiediamo le sue dimissioni perché è una situazione insostenibile, se ha minimamente un profilo di statista deve togliere il Paese dall´imbarazzo». E ancora, «non ci occupiamo di reati perché questo è il lavoro della magistratura. Non ci occupiamo di peccati perché se ne occupa la chiesa. Noi ci occupiamo dell´Italia e non vogliamo che l´Italia sia allo sbando». Il leader del primo partito dell´opposizione vede una sola via d´uscita: le elezioni anticipate. E su Berlusconi che …

"Manuela Ghizzoni è una primadonna", di Antonio Ramenghi

È dodicesima per produttività tra i 630 deputati. Prosegue il nostro viaggio tra i parlamentari modenesi per verificare cosa fanno a Roma. Oggi tocca alla deputata carpigiana Manuela Ghizzoni. Capogruppo Pd alla cultura è stata impegnata a fronteggiare il ministro Gelmini sulla riforma. Sabato primo dell’anno 2011 sul suo sito (www.manuelaghizzoni.it) si potevano leggere ben quattro post: uno dedicato al messaggio Tv della sera prima del presidente Napolitano agli italiani, uno di commenti allo stesso messaggio, un terzo sulla manifestazione romana della comunità di Sant’Egidio per la pace e la libertà religiosa (erano appena arrivate dall’Egitto le notizie e le immagini del terribile attentato alla chiesa cristiana di Alessandria), il quarto riportava tre articoli di Bill Emmott, Enzo Bettiza e Fulvio Caprara sul decennio appena concluso. Se il buon giorno si vede dal mattino, come dicevano i nostri vecchi, Ghizzoni insomma era già al lavoro il primo dell’anno. E già che parliamo del suo sito internet lo vogliamo segnalare a esempio di come un parlamentare può fornire con efficacia e semplicità il resoconto costante di …

"Accettare il giudizio", di Sergio Romano

Credo che Berlusconi, dopo la decisione del giudice per le indagini preliminari, debba calcolare attentamente i possibili effetti delle sue parole e iniziative. Può criticare alcuni magistrati, ma non può attaccare la magistratura. Può persino spingersi sino a denunciare l’esistenza di un disegno malevolo nei suoi confronti, ma non può rifiutare procedure che appartengono ai compiti e alle funzioni dell’ordine giudiziario. Non potrebbe farlo un cittadino senza assumere implicitamente un atteggiamento eversivo. Non può farlo, a maggiore ragione, un presidente del Consiglio perché il suo atteggiamento verrebbe percepito come un atto di guerra e l’inizio di un insanabile conflitto istituzionale. In tribunale i suoi avvocati possono sollevare eccezioni (compresa quella dell’incompetenza della sede di Milano) e servirsi di tutti gli strumenti che la giustizia garantisce a un cittadino. Ma l’imputato, quando è capo dell’esecutivo, non può rifiutare il giudizio senza esprimere contemporaneamente un voto di sfiducia contro l’intera magistratura e autorizzare obbiettivamente i suoi connazionali a comportarsi nello stesso modo. È possibile d’altro canto che l’accettazione del giudizio gli assicuri qualche punto di vantaggio. Darà …

"La fattoria degli italiani", di Barbara Spinelli

Dice il presidente del Consiglio che un golpe morale è in atto contro di lui, e che a cospirare sono le procure, i giornali, le donne che domenica hanno manifestato contro un premier giudicato indegno della carica che ricopre.Dice ancora, anticipando quella che sarà la sua strategia difensiva: «Io sono un uomo separato e sono libero di fare quel che voglio a casa mia. Vogliono farmi dimettere e basta». Sventola la bandiera della libertà, grida al lupo indicando il Tribunale di Milano che ieri l´ha rinviato a giudizio con rito immediato per concussione e prostituzione minorile, ma in questo suo sventolare c´è qualcosa che non va. Pur occupando il potere, non cessa di presentarsi come uomo privato, nella cui vita nessuno può interferire. S´identifica addirittura col piccolo mugnaio di Federico II, che ai soprusi del despota replicò: «C´è pur sempre un giudice a Berlino». Al tempo stesso, nella qualità di uomo pubblico, accampa diritti a un´impunità che nessun cittadino o mugnaio possiede. Difficile sottrarsi al dubbio che si mimetizzi nella folla, diventandone il megafono, per …

"Precari ma in casa propria. Bloccate tutte le graduatorie", di Pippo Frisone

A pochi giorni dalla sentenza della Consulta che ha giudicato incostituzionali le code alle graduatorie ad esaurimento, passa nelle Commissioni Bilancio e Affari costituzionali un emendamento della Lega che ne vanifica in larga parte gli effetti. Le graduatorie provinciali ad esaurimento vengono bloccate e prorogate senza alcun aggiornamento fino al 31 agosto 2012. E’ vero che il MIUR dovrà porre comunque rimedio a quanti hanno aperto un contenzioso dinanzi al Tar del Lazio o al Capo dello Stato. Si stimano in almeno 15mila i ricorrenti. Se l’emendamento verrà definitivamente approvato dal Parlamento, verrà bloccata anche la possibilità di cambiare provincia nelle graduatorie d’istituto di prima fascia. Spazzate le code, ognuno dovrà restare incatenato alla provincia della propria graduatoria principale per tutto il 2011/12. Poi si vedrà. Ma il divieto di spostamento era già stato oggetto di censura perché in contrasto con l’art.51 della Costituzione e la normativa europea. Tutti i cittadini possono accedere ai pubblici uffici in condizioni di uguaglianza, senza alcuna discriminazione territoriale. Fino al biennio 2009/11 i docenti precari son stati liberi di …

"La misura è colma", di Ezio Mauro

Ci sono elementi di prova sufficienti per mandare subito Silvio Berlusconi a processo. Questa la decisione del gip, ieri, dopo aver vagliato le fonti di prova dei procuratori, in 15 pagine. Dunque l´inchiesta è chiusa e si apre il processo, dal 6 aprile. L´atto d´accusa, che ha già fatto il giro del mondo, riguarda due reati gravissimi per un Primo Ministro: concussione e prostituzione minorile. Secondo l´accusa si tratta di reati collegati tra loro. Il Capo del governo ha esercitato una pressione illecita sulla questura di Milano per far liberare nottetempo la giovane Ruby, proprio perché voleva impedire che la ragazza parlasse delle notti ad Arcore da minorenne, compreso il bunga bunga di Stato. La vera cifra di questa vicenda è l´abuso di potere. Una concezione di sé e del mondo all´insegna della dismisura sia nel privato che nel pubblico, un potere che non riconosce limiti, sproporzionato e dunque abusivo nella sua pretesa di essere impudente e impunito, fuori da ogni regola, ogni legge e ogni controllo. Ieri la “struttura Delta” (che si muove sul …

"Se non ora quando?", di Daniela Del Boca

In Italia le donne sono la maggioranza e la parte più istruita della popolazione, ma solo il 47 per cento ha oggi un lavoro. Sono sistematicamente discriminate anche sul piano dei guadagni. Ridotta al minimo la presenza femminile nei consigli di amministrazione. Il problema ha radici lontane, ma negli ultimi dieci anni la situazione è peggiorata rispetto a paesi simili a noi. Mentre i media hanno contribuito a diffondere una cultura che le umilia. Ecco perché le donne chiedono un cambiamento, adesso. Da internet. La manifestazione indetta dal coordinamento “Se non ora quando?” è stato un enorme e inaspettato successo in tutte le 230 città italiane dell’appuntamento e altrove nel mondo. I numeri sono noti: intorno al milione di persone, forse di più, 200mila a Roma, 100mila a Torino e Milano, e migliaia e migliaia in altre piazze italiane e straniere. IL SUCCESSO IN PIAZZA Le manifestazioni non sono state tutte uguali: in alcune città prevalevano le donne, dalle più alle meno giovani, in altre erano in maggioranza i più giovani, uomini e donne, in …