È dodicesima per produttività tra i 630 deputati. Prosegue il nostro viaggio tra i parlamentari modenesi per verificare cosa fanno a Roma. Oggi tocca alla deputata carpigiana Manuela Ghizzoni.
Capogruppo Pd alla cultura è stata impegnata a fronteggiare il ministro Gelmini sulla riforma. Sabato primo dell’anno 2011 sul suo sito (www.manuelaghizzoni.it) si potevano leggere ben quattro post: uno dedicato al messaggio Tv della sera prima del presidente Napolitano agli italiani, uno di commenti allo stesso messaggio, un terzo sulla manifestazione romana della comunità di Sant’Egidio per la pace e la libertà religiosa (erano appena arrivate dall’Egitto le notizie e le immagini del terribile attentato alla chiesa cristiana di Alessandria), il quarto riportava tre articoli di Bill Emmott, Enzo Bettiza e Fulvio Caprara sul decennio appena concluso. Se il buon giorno si vede dal mattino, come dicevano i nostri vecchi, Ghizzoni insomma era già al lavoro il primo dell’anno. E già che parliamo del suo sito internet lo vogliamo segnalare a esempio di come un parlamentare può fornire con efficacia e semplicità il resoconto costante di quel che fa e dice. Nella sezione “il lavoro da deputata” c’è proprio tutto e non è un caso che i visitatori del sito siano tanti ogni giorno. Oltre all’assenza dei dati della dichiarazione patrimoniale, che è mancanza comune nei siti dei parlamentari, se proprio vogliamo trovare una smagliatura nelle sue pagine web, scusabilissima soprattutto per una donna ma non per una brava storica come la Ghizzoni, segnaliamo che nella sezione “mi presento” l’età di Manuela è ferma da qualche anno.
Cattiveria a parte la Ghizzoni, che è già alla seconda legislatura, essendo entrata in parlamento nel 2006, è tra le più attive e stimate parlamentari italiane. Tanto da conquistare in assoluto (uomini compresi) le primissime posizioni tra i deputati. Vediamo il tabellino-verità utilizzando come sempre i dati di www.openparlamento.it.
Presenze: 95,71% (7466 votazioni in aula su 7801), la media dei deputati, lo ricordiamo, è del 77,11%. Assenze: 4,29 % (335 su 7801) contro una media dei deputati che è del 14,67%. Assenze per missione: 0 (la media è dell’8,22%).
Ricordate come la deputata Pdl Isabella Bertolini, la prima esaminata ai raggi X tra i parlamentari modenesi, apparisse già come una instancabile lavoratrice? Ebbene la Ghizzoni è stata presente in aula alle votazioni oltre ottocento volte in più di Isabella. E a proposito di assenze, siccome ci è stato chiesto, chiariamo che alla Camera, come al Senato, le assenze sono registrate come assenze e basta, sia che si tratti di malattia o di fancazzismo.
Come vota Manuela? Non val la pena neppure chiederlo, vota con disciplina secondo le indicazioni del gruppo Pd, con pochissime eccezioni. Voti ribelli: 62, pari allo 0,83% contro una media dei deputati dello 0,94%. A riprova che le donne, come abbiamo visto anche per la Bertolini, sono più disciplinate degli uomini.
Dove la Ghizzoni esprime il meglio di sé è, ovviamente, nel lavoro parlamentare vero e proprio, dove è impegnata nella VII Commissione, quella che si occupa di Cultura, come capogruppo per il Pd, già dalla scorsa legislatura. Anche qui i numeri confermano la performance della Ghizzoni. I numeri si riferiscono alle iniziative prese come prima firmataria e tra parentesi quelle come co-firmataria. Disegni di legge: 7 di cui 6 come relatore (102). Mozioni: 3 (29). Interpellanze: 3 (42). Interrogazioni a risposta orale: 4 (11). Interrogazioni a risposta scritta: 34 (27). Interrogazioni in commissione: 101 (114). Risoluzioni in commissione: 4 (12). Risoluzioni conclusive: 0 (6). Odg in assemblea: 17 (130). Emendamenti: 550 (604). Dati aggiornati al 9 febbraio.
Da queste cifre, per quanto scarne, si vede come per un parlamentare di opposizione il grosso del lavoro sia soprattutto concentrato in interrogazioni ed emendamenti nel tentativo di spronare il governo e di cambiare le leggi proposte. Per la Ghizzoni il dato riassuntivo, quello dell’indice di produttività parlamentare, tocca quota 3,54 che la pone al 12º posto su 630 deputati.
A favorire questa posizione è stata anche la contingenza politica della discussione e poi approvazione della contestatissima riforma Gelmini dell’Università che ha visto la Ghizzoni più che mai impegnata sul fronte, quello della cultura e dell’istruzione, che assorbe in toto la sua attività. A differenza di altri parlamentari tuttologi la Ghizzoni sta sul suo tema con competenza riconosciutale anche dagli avversari politici. Ciò non toglie che poi, all’occorrenza, si occupi anche degli interessi del suo collegio e della gente che l’ha eletta. Come il provvedimento a favore dei Comuni con meno di 5000 abitanti o come il riconoscimento di monumento nazionale al campo di concentramento di Fossoli o l’istituzione della Fondazione del museo di psichiatria a Reggio Emilia, solo per citarne alcuni.
E non è un caso se, dentro al partito, si pensa a lei, una volta terminato il secondo mandato, come possibile prossimo sindaco di Carpi.
La Gazzetta di Modena 16.02.11
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